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Difendiamo le unghie

Igiene, frutti di bosco e farmaci giusti respingono l’attacco dei funghi

Manicure e pedicure fai-da-te, tacchi vertiginosi, palestre e piscine. Il risultato può essere un problema che colpisce 6 milioni e messo di persone: l’onicomicosi. Ecco le raccomandazioni del dermatologo in vista della bella stagione

Da qui a poco, via calze e scarpe chiuse: le unghie dei piedi torneranno finalmente alla luce del sole. E sarà anche l’occasione per dedicare un doveroso check-up alle nostre estremità. Già, perché qui la questione non è solo cosmetica. «Manictire e pedicure fai-da-te, trattamenti estetici esasperati, magari effettuati da personale non esperto o con prodotti di dubbia provenienza. possono aprire la strada a microbi e infezioni. innanzitutto quelle da funghi, che costituiscono oltre la metà dei disturbi ungueali e sono in crescita esponenziale: ne soffrono circa 6,5 milioni dl Italiani», sottolinea il dottor Antonino Di Pietro. dermatologo plastico e direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis Sant’Ambrogio di Milano. Il segnale che c’e in atto un onicomicosi (cosi si chiama in gergo medico la situazione in cui un fungo infetta una o più unghie) inequivocabil: l’unghia cambia colore, con macchie bianche o gialle, perché il microrganismo s’insinua tra le cellule di cheratinae le distrugge, modificando anche il pH (la misura dell’acidità o dell’alcalinità di un certo ambiente biologico: nel nostro caso, da acido diventa alcalino). «L’unghia può anche presentarsi più spessa del normale, fragile, deformata, opaca. Se non viene curata con tempestività, l’infezione attacca tutta l’unghia e conquista anche quelle delle altre dita. Spesso le micosi si trasmettono con manicure o pedicure: la forbice raccoglie i miceti e li “semina” su altre unghie». spiega Di Pietro. Ancora più a rischio sono i piedi, soprattutto se si frequentano palestre e piscine, dove i funghi abbondano favoriti dal caldo umido. «Anche le scarpe con i tacchi vertiginosi. strette e a punta, causano traumi e compressione delle dita e una minore irrorazione sanguigna che, a sua volta, provoca ispessimento e fragilità della lamina ungueale, favorendo le infezioni».

L’IMPORTANTE È AGIRE SUBITO
Se si sospetta una micosi, è bene rivolgersi subito al dermatologo. «La diagnosi precoce è importante per evitare la propagazione dell’infezione e il rischio di perdere l’unghia». Tra i rimedi più efficaci, figurano farmaci di uso topico locale. «II trattamento richiede sei mesi di terapia per le unghie delle mani e fino a 12 mesi per quelle dei piedi. Nei casi più gravi si può ricorrere ai farmaci per bocca o persino all’intervento chirurgico». Non mancano le novità anche in questo campo: c’è un nuovo rimedio a base di lattato di etile, acido lattico e acido citrico, che agisce in 12 settimane, ma migliora l’aspetto deil’unghia infetta già in sette giorni. Lo si trova sotto forma di smalto e di penna (ideale in viaggio e per il mantenimento) e si asciuga subito. Va applicato due volte al giorno per le prime quattro settimane e poi una volta alla settimana, senza bisogno di limare e pre-trattare l’unghia.
Il consiglio di Di Pietro: «Non è corretto tenere smalti, gel e unghie posticce tutto l’anno: bisognerebbe fare delle pause per consentire all’unghia di “respirare”. L’asportazione frequente di gel o smalti con le frese. poi, assottiglia pericolosamente la lamina ungueale e facilita Io sviluppo di un’infezione».

MISSIONE: NUTRIRSI BENE
Anche l’alimentazione conta. «Le cellule della matrice sono nutrite, attraverso il sangue, da ossigeno, sali minerali, aminoacidi solforati e zinco. Per non farseli mancare, sì a frutta secca, legumi, cereali, carne rossa e frutti di bosco, ricchi di flavonoidi, preziosi per il microcircolo», dice Di Pietro. «In casi specifici, il dermatologo valuterà se prescrivere integratori mirati a base di biotina, silicio e zolfo». Particolare attenzione, inoltre, devono prestare certe categorie professionali, come meccanici, benzinai, panettieri, baristi e parrucchieri, per il contatto continuo con acqua, prodotti chimici e detersivi. «È consigliabile usare guanti e asciugarsi sempre con cura. Infine. per rimuovere lo sporco sotto le unghie, basta metterle nell’acqua calda per un minuto, quindi sotto l’acqua tiepida e poi pulirlo con uno spazzolino. Vietati gli oggetti appuntiti: oltre al rischio di causare ferite, spingono lo sporco in profondità e facilitano le infezioni».

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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