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Farsi bene la barba mantiene la pelle giovane

Eliminare il sottile strato di cellule più superficiali e non più vitali della pelle delle guance e del collo stimola la ricrescita di quelle nuove ottenendo una pelle più compatta, risanata e tonica

«Farsi la barba aiuta a mantenere la pelle del viso più sana, tonica e luminosa perché, ogni volta che passiamo il rasoio sulle guance e sul collo, eliminiamo anche il sottile strato di cellule della pelle più superficiali, che non sono più vitali. In questo modo stimoliamo la ricrescita di nuove cellule ottenendo una pelle più compatta e risanata. Tuttavia, perché godano appieno di questo effetto rigenerante, ai pazienti consiglio di preparare la rasatura nel modo corretto. Infatti rasature frettolose possono causare problemi alla pelle quali arrossamenti e infezioni e vanificare così l’effetto benefico». Chi mi spiega perché farsi la barba è utile alla pelle e mi indica qual è il modo migliore di radersi è un grande dermatologo, il professor Antonino Di Pietro, presidente fondatore dell’Isplad, la società internazionale di dermatologia plastica, oncologica e rigenerativa, e attuale direttore scientifico degli Istituti Vita Cutis, ambulatori specializzati per la cura della pelle, il cui primo centro operativo è a Milano, presso la clinica Sant’ Ambrogio.

Professore, come consiglia di fare la rasatura perfetta?
«Anzitutto, bisogna preparare adeguatamente la pelle applicando sul viso, per due o tre minuti, un panno caldo e umido. Può essere preparato semplicemente immergendolo nell’acqua calda, ma va strizzato: l’acqua non deve colare dal panno».

A che cosa serve applicare un panno caldo e umido?
«A dilatare i pori: in questo modo si facilita la fuoriuscita del pelo e si ottiene una rasatura profonda e meno traumatica per la pelle. Il panno così applicato serve anche ad ammorbidire la cheratina, la sostanza di cui sono fatti i peli: in questo modo si facilita l’azione del rasoio».

A proposito di rasoio: suggerisce di utilizzare quello a mano o quello elettrico?
«Vanno bene entrambi. Molti pensano che il rasoio elettrico renda la barba più ispida quando ricresce, ma si tratta di una leggenda priva di fondamento scientifico. È invece vero che la rasatura fatta con la lama, se eseguita con cura, elimina i peli più in profondità e quindi risulta più duratura. Ma per quanto riguarda la salute della pelle non ci sono differenze».

Passiamo all’uso della schiuma da barba: è indispensabile?
«Sì, perché facilita lo scorrere del rasoio sulla pelle. La schiuma da barba deve essere applicata sulla pelle del viso in modo uniforme, avendo cura di non lasciare chiazze scoperte e coprendo anche la parte del collo in cui crescono i peli della barba. Questa è la zona più sensibile e, quindi, necessita di particolare attenzione. La schiuma può essere usata con parsimonia: un velo uniforme di un paio di millimetri è sufficiente. Del resto la sola schiuma che agisce è quella a contatto con la pelle e che avvolge il pelo, quindi metterne di più non serve. Piuttosto suggerisco di attendere un minuto, terminata l’ applicazione della schiuma, prima di iniziare la rasatura. In questo modo le sostanze emollienti contenute nella schiuma hanno il tempo di agire e di assicurare la giusta protezione della pelle».

Che cosa consiglia a chi si accorge proprio all’ultimo momento di non avere abbastanza schiuma?
«Gli suggerisco di applicare sulla pelle un po’ di acqua saponata. In questo caso davvero ne basta un velo e serve solo a facilitare lo scorrimento del rasoio: se i pazienti sono costretti a usare il sapone, consiglio di iniziare subito la rasatura. Infatti nel sapone comune non ci sono sostanze emollienti che hanno bisogno di tempo per agire. Al contrario, aspettare potrebbe fare seccare troppo la pelle e facilitare la comparsa di irritazioni».

Quante passate di rasoio suggerisce per fare la barba in modo corretto?
«Due. La prima seguendo il verso di crescita del pelo e la seconda in contropelo. In questo modo le probabilità che i peli ricrescano intrappolati sottopelle, causando la comparsa di piccoli brufoli, diminuiscono sensibilmente».

Quando si fa il contropelo, consiglia di procedere di nuovo all’applicazione della schiuma da barba?
«Sì, è meglio applicare nuovamente la schiuma, anche se il quantitativo può essere ancora minore rispetto a quello già messo in occasione della prima passata».

Al termine della rasatura che cosa raccomanda?
«Un abbondante risciacquo, senza usare saponi e detergenti, è indispensabile. Molte persone commettono l’errore di asciugarsi soltanto con una salvietta, dopo la rasatura. È una abitudine sbagliata perché ogni residuo di schiuma si deve eliminare accuratamente. Dopo il risciacquo e l’asciugatura, fatta tamponando la pelle senza sfregarla con l’asciugamano, suggerisco l’utilizzo di prodotti rigeneranti e idratanti».

Quali?
«Quelli che contengono fospidin, un composto di sostanze derivate dalla soia chiamate fosfolipidi e di glucosamina, che si estrae dal guscio dei crostacei. Insieme, aiutano a rinforzare la pelle dopo la rasatura e a mantenerla più elastica e idratata. Altre pomate sono poi utili per coloro che, dopo la rasatura, hanno la pelle particolarmente arrossata».

Quali pomate?
«Quelle a base di alukina, un composto di origine naturale che unisce le virtù di-sinfettanti dell’allume di rocca, quelle antinfiammatorie dell’acido glicirretico e le proprietà antiossidanti della vitamina A. Usate regolarmente, aiutano a limitare e, addirittura, a prevenire gli arrossamenti da rasatura».

Che cosa consiglia di fare in caso di piccoli tagli?
«Dopo la pulizia, suggerisco di applicare sulla ferita il nitrato di argento. È un composto minerale con proprietà cicatrizzanti e serve a fermare il sanguinamento. Si trova facilmente in farmacia sotto forma di vere e proprie matite che vanno bagnate sulla punta e poi applicate sulla piccola ferita».

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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