Non sono punti di vista

Nella fase più lieve, li vedi piccoli e neri. Ma possono degenerare in brufoli sempre più antiestetici e vistosi. E non pensare che riguardi solo le adolescenti, perché l’acne può colpire anche dopo i trent’anni. Ma a tutto c’è rimedio…

Il termine l’ha inventato un medico bizantino del VI secolo, Ezio di Amida: akmé, cioè punta. Questo significa che uno dei cosiddetti disturbi giovanili della pelle in realtà è vecchio come l’uomo e che affligge i nostri volti da oltre mille anni. Ma è sbagliato pensare che riguardi solo ragazzi e ragazze in età puberale.

COLPISCE ANCHE IN MENOPAUSA
Da che cosa dipende la formazione dell’acne? Una delle cause principali è l’eccesso di sebo prodotto dalle ghiandole deputate, accanto a una tendenza all’ispessimento della pelle. L’età puberale e la menopausa sono i due momenti maggiormente favoriti da questa produzione poiché nell’organismo si verificano importanti modificazioni ormonali generate nel primo caso da un aumento degli androgeni, ossia degli ormoni maschili che, anche se in quantità limitate, hanno anche le donne nella pubertà, e nel secondo caso dall’aumento del progesterone. Sono persone particolarmente sensibile a questi tipi di ormoni a sviluppare questa dermatosi che in molti casi tende a scomparire da sola dopo un certo numero di anni, ma che rischia di segnare la pelle con profonde cicatrici se non curata adeguatamente.

CAUSE EREDITARE
Ci sono alcuni fattori predisponenti? Sì. Tra i principali fattori vanno riconosciuti quelli genetici, vale a dire che una pelle particolarmente grassa può essere ereditata, sebbene essa non abbia una diretta correlazione con lo sviluppo di acne o con il fatto che i figli di genitori con acne possano soffrire a loro volta di questo disturbo. Un secondo elemento è l’eccessiva produzione ormonale, che può riscontrarsi sia a livello cutaneo che nel sangue.

TRE LIVELLI DI GRAVITÀ
L’acne colpisce circa il 10% delle popolazione. È una patologia della pelle molto frequente e che ormai non interessa solo i ragazzi ma sempre di più anche gli adulti e non riguarda solo il viso ma anche petto, spalle dorso. Si distinguono tre forme di acne: quella lieve, quella moderata e quella severa. Lame lieve è caratterizzata soprattutto dalla presenza sulla pelle di punti neri e brufoli isolati. Quella moderata vede una maggiore fioritura di brufoli, che si presentano molto rossi, solidi e tesi. La pelle del paziente con acne moderata appare lucida, come coperta da una patina grassa. Infine, l’acne severa si riconosce perché i brufoli sono grandi, possono superare anche il centimetro di diametro e si sviluppano in profondità nella pelle fino a formare veri e propri noduli arrossati. Non è raro che essi siano infetti e, quindi, presentino una punta ingiallita.

C’ENTRA QUEL CHE MANGI?
Si è sempre attribuita all’alimentazione “sbagliata” una delle origini principali dell’acne, ma secondo gli studi più recenti si è verificato che in realtà non dipende dalle abitudini ali-mentari, se non in minima parte. Per prudenza, è però bene limitare il consumo di zuccheri e di formaggi grassi. È inoltre consigliabile mangiare verdure fresche, specialmente quelle che contengono vitamina A, che aiuta a rendere la pelle più elastica e contribuisce al rinnovamento cellulare. Essa si trova soprattutto nelle carote, nei pomodori e nel radicchio.

LA NOVITÀ DELL’ALUKINA
C’è una novità che viene dal mondo scientifico ed è l’associazione tra l’Alukina, che agisce sull’attività delle ghiandole sebacee, quindi regolarizza la produzione di sebo, e delle micro spugne di argento, che è un metallo molto utilizzato nella medicina da secoli e che riesce ad avere un’ottima azione sui batteri presenti in caso di acne.
L’associazione tra l’Alukina e queste micro spugne di argento ha dato dei risultati estremamente interessanti nelle forme di acne iniziali che colpiscono i giovani ma anche in quelle che colpiscono soggetti più adulti. Le creme che contengono queste sostanze sono già attualmente utilizzate e disponibili. Vanno applicate al mattino e alla sera e in genere già dopo un primo mese di terapia si possono osservare dei buoni risultati. La prima crema che è stata messa in commercio con questo principio attivo è la Alusac e la si trova ormai normalmente in tutte le farmacie.

CHE COS’ È L’ALUKINA
Alukina è il nome non commerciale di un composto di sostanze specifiche che agiscono sulla cute in maniera sinergica. Il primo componente è l’Allume di Rocca, una sostanza minerale dalle proprietà naturali astringenti e sebostatiche. II secondo componente è il Retinil Palmitato, a base di vitamina A, che favorisce i processi immunitari della pelle e aiuta a stimolare le immunogammaglobuline. II terzo componente di Alukina è l’Acido 18-beta-glicirretico, una sostanza naturale estratta della liquirizia, che favorisce la cicatrizzazione delle lesioni e restituisce alla pelle compattezza.

E TRUCCO O NON TRUCCO? SI PUÒ A PATTO CHE…
• In presenza di acne è possibile truccarsi. È però importante seguire i consigli del proprio dermatologo di fiducia sull’uso dei cosmetici da impiegare, ricordando poi di rimuovere sempre il trucco in maniera accurata.
• Le pelli a tendenza acneica sono spesso grasse. Bisogna quindi puntare sui prodotti opacizzanti. Assicurati che contengano la minor quantità di profumo possibile, non siano irritanti, siano ipoallergenici, non siano comedogeni.
• Per ottenere un risultato apprezzabile. la pelle deve essere ben lavata, pulita e uniforme. Per attenuare i rossori, applica un primer verde.
• Successivamente stendi il fondotinta. Oggi esistono delle formule coprenti che lasciano respirare la pelle. Attenzione anche alla nuance, che deve essere il più vicina possibile al colore della vostra carnagione.
• Per nascondere i brufoli, usa un correttore, sempre in una tonalità adatta a quella della pelle. Picchiettalo con la punta delle dita, per fonderlo con il fondotinta. Infine, spolvera un velo di cipria, per opacizzare.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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