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Infarto: attenzione alle arrabbiature forti

Prendere la vita con filosofia, cercando di evitare le arrabbiature forti, non è solo un antidoto per giornate più serene ma diventa anche uno strumento di prevenzione.  A quanto pare, infatti, gli attacchi d’ira o gli stati d’ansia intensi fanno aumentare il rischio di infarto.

A sostenerlo è un recente studio dell’Università di Sidney, che evidenzia come le arrabbiature intense possano scatenare attacchi di cuore nelle ore successive. Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno chiesto a 313 pazienti con sindrome coronarica acuta, se fossero state vittime di accessi di rabbia nelle 48 ore precedenti all’infarto.

Il livello d’ira è stato misurato con un punteggio da 1 a 7, in cui l’1 corrispondeva alla calma e il 7 al massimo della rabbia, con situazioni completamente fuori controllo in cui il paziente era arrivato al punto di scagliare oggetti, a farsi del male o a farlo agli altri. Al numero 5 corrispondeva, invece, un livello in cui il paziente risultava teso, molto arrabbiato e pronto a esplodere.

Dallo studio è risultato che sette tra i 313 partecipanti aveva avuto un attacco d’ira pari o superiore a 5 nelle due ore precedenti l’infarto. Un altro paziente aveva avuto un livello di arrabbiatura pari a 5 quattro ore prima dell’attacco di cuore, mentre il livello 4 era stato raggiunto da due persone due ore prima e da tre quattro ore prima dell’infarto. Le cause dell’arrabbiatura più frequenti sono, invece, risultate le discussioni nel luogo di lavoro e i litigi in famiglia.

Secondo gli specialisti, i dati emersi dalla ricerca evidenziano che un’arrabbiatura eccessiva o un significativo stato d’ansia rappresentano un pericolo concreto come fattore scatenante di un infarto. Di qui, suggeriscono gli studiosi, deriva la necessità di ideare strategie, capaci di proteggere le persone più a rischio, nei momenti di forte stress emotivo.

Di fronte ai risultati della ricerca, vale inoltre più che mai il detto inglese: “Take it easy“.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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