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Quel prurito in erba

Macchie brune, irritazione cutanea e un’improvvisa necessità di grattarsi gambe e braccia. È la perfida dermatite da prato, che spesso rovina i primi pic-nic. Ma se la conosci la eviti

Hai voglia di sdraiarti finalmente su un prato? Stendere la tovaglia e farti un pic-nic nel verde? Bellissimo. Ma attenzione: per alcuni, questi istanti possono trasformarsi in una situazione spiacevole, quando, dopo poche ore, sulle zone del corpo entrate in contatto con l’erba, iniziano a comparire fastidiose macchie pruriginose di colore bruno chiaro. Si tratta di una particolare tipologia di dermatite, detta appunto da prato. Da cosa è causata, per quanto tempo si manifesta e come si può prevenire?

LE CAUSE
La dermatite da prato è provocata dalla furocumarina, una sostanza presente nell’erba. A seguito della pressione esercitata dal corpo sulle piante, le fiirocumarine sono sprigionate e si depositano sulla cute. A questo punto interviene l’effetto dei raggi ultravioletti del sole, che attivano queste molecole vegetali, rendendole irritanti per la pelle. Simili reazioni possono essere determinate anche da altre specie vegetali appartenenti alla famiglia delle ombrellifere (come la pastinaca sativa, l’heraclem, la daucus carota o l’amnimaius), delle rutacee (come il limone, l’arancia e il bergamotto), delle moracee (come il fico), ma anche da piante più comuni come edera, primule e gerani.

QUANTO DURA
Solitamente per non vedere più le macchie è sufficiente pazientare circa un mese, trascorso il quale scompaiono.

COME PERVENIRLA
Poter mostrare gambe e braccia in totale tranquillità, senza dover nascondere queste antiestetiche macchie, è molto più semplice di ciò che si possa immaginare. È sufficiente evitare di sdraiarsi con la pelle nuda su un prato, esponendosi al sole. E se non si può proprio fare a meno della tentazione, basta avere l’accortezza di usare un plaid o un telo da spiaggia.

SCOPRITE LE GAMBE! LA CERETTA PERFETTA
Per sentire meno dolore e rendere più efficace la ceretta, bisogna fare un lavoro di preparazione fin dal giorno precedente. Si deve lavare la zona da depilare in modo accurato con un prodotto leggermente esfoliante. per eliminare la pelle vecchia. Occorre poi applicare sull’area interessata un velo di talco: così la ceretta agirà maggiormente sui peli da togliere e molto meno sulla cute e si sentirà meno dolore. A fine depilazione bisogna infine spalmare un po’ di olio di mandorla, che aiuterà a rimuovere le tracce della ceretta, oltre che a idratare e lenire la pelle arrossata.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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