In seguito all’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti, alcuni farmaci e sostanze naturali accumulano energia, alterando il loro stato originario e causando diversi effetti sulla pelle. Queste reazioni possono essere suddivise in due tipi principali: danni da fototossicità e fenomeni di fotoallergia.

La fototossicità è dovuta all’assunzione di certi farmaci per bocca, iniezione, supposta. Dopo l’esposizione ai raggi, compaiono reazioni infiammatorie nelle zone esposte, come arrossamento, bruciore e macchie scure. Nei casi più seri si formano vescicole o bolle piene di liquido. La serietà del fenomeno dipende dalla dose di farmaco usata: maggiore è la quantità di principio attivo, più intensa è la reazione. Il disturbo compare dopo circa 6-18 ore dall’esposizione al sole e raggiunge il massimo dopo 36-72 ore.

La fotoallergia è dovuta all’uso di farmaci spalmati sulla pelle (creme, pomate, gel). Con la complicità del sole, il farmaco attiva il sistema di difesa dell’organismo e scatena reazioni allergiche a livello cutaneo e in altre parti del corpo non direttamente esposte ai raggi solari. Le manifestazioni allergiche lievi consistono in arrossamenti, chiazze pruriginose, a volte con vescicole e bolle piene di liquido, mentre le forme più serie possono causare lesioni estese ed esfoliazione. In genere, la fotoallergia compare solo dopo la prima esposizione al sole, non dipende dalla quantità di farmaco e può comparire anche dopo pochi minuti, raggiungendo il massimo entro alcune ore.

La lista degli “incriminati”
Alcuni gruppi di farmaci possono essere più a rischio di fotosensibilizzazione. Molto dipende anche dalle reazioni individuali: in alcune persone possono causare fenomeni di fototossicità, in altre di fotoallergia.
I farmaci più “a rischio sole” sono alcuni antibiotici, ansiolitici, ipnotici, neurolettici, diuretici, antimicotici, antidiabetici, antiaritmici, antinfiammatori, antistaminici e i contraccettivi orali.

Alcuni provocano macchie scure
A volte, invece di causare infiammazioni, alcuni farmaci possono macchiare la pelle, come quelli contenuti nella pillola anticoncezionale, nei farmaci per curare la malaria e in alcuni chemioterapici.
Con il sole, questi principi attivi possono stimolare troppo le cellule che producono melanina. Come conseguenza, sulla pelle compaiono macchie scure, che in alcuni casi regrediscono spontaneamente, mentre altre volte diventano permanenti.

Che cosa fare
Per ridurre i sintomi della fotosensibilizzazione da medicine, solo su consiglio del medico si possono prendere farmaci per bocca a base di cortisone o antistaminici.
Controindicato, invece, l’uso di creme o pomate, che possono peggiorare ulteriormente la situazione.
Per attenuare il fastidio, infine, vanno bene le creme emollienti e rinfrescanti.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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