Non c’entra sempre l’imbarazzo, può essere colpa anche di alcune malattie della pelle. Scopri con la nostra “mappa” qual è la tua causa

Potrebbe dipendere dall’emozione
Quando ci si trova in una situazione imbarazzante, oppure si deve affrontare una prova importante come un esame, le guance possono colorarsi di rosso. Questo avviene perché il corpo si difende (in modo simile al camaleonte che cambia colore), mettendo in atto una reazione inconscia, che fa sì che i vasi capillari si dilatino. Al contrario, se ci si sente in pericolo e ci si spaventa si diventa pallidi, perché tutte le energie si concentrano verso gli organi vitali e il sangue viene richiamato all’interno del corpo, rendendo la pelle più chiara.

Può trattarsi di dermatite seborroica
È una delle malattie della pelle più frequenti (ne soffre circa il 4-5% della popolazione) e si manifesta all’inizio con un rossore persistente al quale, con il progredire del disturbo, si aggiunge la desquamazione della pelle. Esistono diversi tipi e gradi di intensità di dermatite seborroica: per questo è meglio farsi consigliare dal dermatologo la cura migliore. Uno degli ultimi prodotti nati, che si è dimostrato molto efficace, è l’alukina, un composto che svolge un’azione antisettica e antinfiammatoria, allevia il prurito e stimola il rinnovamento cellulare.

C’è un legame con il ciclo ormonale
Durante alcune fasi del ciclo ormonale delle donne può capitare di vedere le guance arrossate perché gli ormoni estrogeni favoriscono la dilatazione dei vasi capillari. In questo modo affluisce più sangue nella
parte superficiale del derma, che si colora di rosso. Si tratta di una manifestazione naturale e non deve preoccupare se non dura a lungo mentre, se persiste fino a diventare cronica, significa che il rossore dipende da altro e, quindi, è meglio consultare il proprio medico curante.

Attenzione alla rosacea
In passato, la rosacea era considerata un tipo di acne per via della sua manifestazione con pustole e brufoli. In realtà, questa malattia non ha nulla a che vedere con l’acne perché non vi sono comedoni, ma è dovuta a un’infiammazione delle ghiandole sebacee. Di solito si manifesta dopo i 40 anni e, anche se le cause possono essere molte, uno dei principali responsabili è il Demodexfolliculorum, un acaro che vive sulla pelle e che prolifera quando è infiammata. Di solito, viene curata con gli antibiotici
o con il metronidazolo.

La colpevole può essere l’eritrosi
Si tratta di una malattia dovuta alla debolezza e alla perdita di elasticità della fitta ragnatela dei vasi capillari, che in questo modo si indebolisce e si disidrata. Colpisce moltissime persone ed è piuttosto difficile da trattare, soprattutto quando è in uno stadio avanzato. Le cure devono essere scelte dal dermatologo in base al tipo di eritrosi, ma di solito possono essere prescritti farmaci vasocostrittori, oppure ci si può sottoporre a trattamenti lasero di luce pulsata.

Meglio consultare uno specialista
L’arrossa mento del viso può essere dovuto al caldo, al freddo, a una forte emozione, al consumo di alcol o di alcuni cibi: tutti casi che normalmente non destano preoccupazione. Tuttavia, può anche essere un campanello d’allarme per alcune malattie della pelle. Per questo, se il rossore persiste nel tempo e non passa dopo alcune settimane, se si accompagna a bruciore, prurito e fastidio oppure se si
associa alla comparsa di pustole, papule, desquamazioni ed eruzioni cutanee, è meglio farsi visitare dal dermatologo.

I consigli utili
Non esiste una vera e propria prevenzione per il rossore, tuttavia dal momento che sono coinvolti i vasi capillari, si può fare qualcosa per proteggerli e rinforzarli. Per esempio è utile introdurre i flavonoidi (si trovano nei mirtilli e nelle more) e la vitamina C (in agrumi, pomodori e kiwi).
E poi importante scegliere creme idratanti con una funzione fortificante della pelle, a base di fosfolipidi e glucosamina associata alla vitamina E. Inoltre, è buona norma evitare di mangiare cibi piccanti e di bere alcolici, perché dilatano i vasi sanguigni, e non mettere a contatto del viso sciarpe di lana o alzare il bavero della giacca fino alle guance, perché lo sfregamento potrebbe generare un arrossamento. Infine, bisogna stare attenti agli sbalzi di temperatura che possono facilmente provocare la rottura dei capillari.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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