Poco sole. Peeling schiarenti. E tanta vitamina C. Per un viso senza macchia.
La nuova seduzione? Il viso radioso e la carnagione uniforme che fanno sembrare una donna più giovane. A dispetto dell’età. E il risultato di uno studio condotto dal dipartimento di Psicologia del Massachusetts General Hospital di Boston su un campione di duecentocinquanta uomini. Mentre infatti le rughe preoccupano meno la popolazione femminile, una pelle senza macchie è la nuova aspirazione per il 68%delle donne. E per le case cosmetiche, che puntano sempre più spesso su principi attivi in grado di ripristinare l’omogeneità cromatica. Tra i maggiori imputati ci sono ancora i raggi Uv che, a vari livelli, creano parecchi danni tra cui l’iperpigmentazione. Lo sanno bene cinesi e giapponesi, per le quali il culto di una carnagione senza ombre ha tradizioni millenarie: loro, da tempo, hanno rinunciato al sole. Una consuetudine portata all’estremo quest’estate. Sulle affollatissime spiagge cinesi furoreggiava face-kini. una sorta di chador antisolleone a difesa della loro carnagione. Ma anche le donne europee, sull’esempio delle asiatiche, si sono abituate a utilizzare prodotti schiarenti tutto l’anno per omogeneizzare il colore. Ma soprattutto a proteggere il viso in città: l’abbinamento sole-inquinamento e gli stress ambientali rendono la pelle più sensibile. Con il risultato che, per reazione, aumenta la produzione di melanina.
PROGRAMMA ANTI-SPOT
Un’esposizione sconsiderata, pure a fine stagione, presenta il conto con macchie e perdita di luminosità. La colpa è di invecchiamento cutaneo, squilibri ormonali, pillola anticoncezionale, formaci, ceretta, cicatrici… E il primo passo per ritrovare una pelle omogenea consiste nel cambiare abitudini alimentari. «Esistono cibi che migliorano la distribuzione della melanina come frutta e verdura di colore giallo e rosso», sostiene Antonino Di Pietro, direttore del servizio di Dermatologia plastica dell’ospedale di Inzago Milano. «Pomodori, peperoni, carote e ananas contengono betacarotene, una sostanza che promuove un colorito più omogeneo. Mentre mandarini e arance, ricchi
di vitamina C, ne regolarizzano la produzione-. Senza dimenticare di utilizzare sempre un detergente non aggressivo, -da abbinare a trattamenti a base di fosfolipidi estratti dalla soia, che favoriscono un più veloce assorbimento della macchia. Oppure a scrub su misura, che aiutano a eliminare gli accumuli superficiali di melanina», suggerisce Di Pietro. Anche la viniferina, un principio attivo contenuto nell’uva, contribuisce alla luminosità dell’incarnato. Da provare come peeling dolce.
Di Gabriella Pavesi
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