Le possibilità di sbizzarrirsi sono numerose. Infatti, c’è chi preferisce avere piccoli disegni, chi vuole esserne totalmente ricoperto e anche chi, prima o dopo, si stanca di averli.
A che cosa si può andare incontro
Il tatuaggio può essere pericoloso se chi lo fa non rispetta alcune semplici norme igieniche. Inoltre, le conseguenze sono molto più serie se il tatuatore è inesperto. Ecco quelle più frequenti:
Come comportarsi dopo
Finito il tatuaggio, è bene ricoprire la zona con una garza di cotone, in modo da evitare contatti con tessuti che possono irritarlo, e non bagnarlo nelle 24 ore successive. La garza può essere tolta dopo qualche giorno, quando l’eventuale arrossamento della pelle è scomparso.
Il giorno dopo fare frequenti impacchi freddi con soluzione fisiologica o con antisettici, per ridurre il naturale gonfiore che compare al termine dell’intervento, evitare di prendere il sole nei giorni successivi e non indossare vestiti particolarmente attillati, per non irritare la pelle tatuata.
Su consiglio del dermatologo, può essere utile spalmare sul disegno un leggero velo di crema ammorbidente e pulire con un disinfettante che non contiene alcol tutta la zona vicina.
Al primo segno di irritazione o di infezione (caratterizzato da rossore diffuso che non sparisce entro poche ore, prurito e fastidio) è necessario non perdere tempo e sentire al più presto il parere di uno specialista, che valutare se è presente un’infezione e come trattarla.
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