QUESTA LUCE VI CURERA’

BELLE A COLPI DI LUCE?

Rughe, macchie cutanee, cicatrici lasciate dall’acne, capillari, couperose, ipertricosi (eccesso di peli): ogni inestetismo del viso o del corpo, per esempio le smagliature, può essere trattato con un laser specifico. L’ultimo, approvato dalla Fda americana e presentato a Genova il 24/25 ottobre nel convegno dell’Isplad (International-Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology), è un apparecchio frazionale non ablativo: in tre sedute cancella le smagliature più difficili. Quelle bianche, tipiche dei palestrati che aumentano in modo eccessivo (anche con anabolizzanti) la tensione della pelle (per le smagliature rossastre si usa da tempo il laser vascolare). Le apparecchiature di ultima generazione, talvolta combinate con altre metodologie, consentono un approccio efficace e non invasivo, afferma Antonino Di Pietro, dermatologo plastico a Milano. Per eliminare le iperpigmentazioni (macchie brune) di viso e mani, o i tatuaggi, viene impiegato il laser q-switched; per un effetto lifting i risultati migliori si ottengono con i nuovi apparecchi ablativi frazionali. Funzionano così: il fascio di luce, frazionato e con minore energia, colpisce il derma creando microlesioni separate da “ponti” di tessuto intatto che rendono più rapida la guarigione.
Il processo di rigenerazione stimola la produzione di collagene ed elastina. Restituisce maggiore turgore, riduce le rughe e rende più uniforme il colorito, afferma Di Pietro. Il laser poi viene spesso associato ad altri metodi per potenziarne gli effetti: acido ialuronico, radiofrequenze, terapia fotodinamica, botox, luce pulsata. Un mix di tecniche che agiscono sulla pelle invecchiata o ipotonica ma non sostituiscono la chirurgia plastica né la medicina estetica. Il laser non è comunque la bacchetta magica per tutti i problemi. Per esempio, sottolinea Di Pietro, può provocare danni su pelli scure e olivastre. E non funziona sui peli biondi. Il Convegno di Genova, attraverso un’indagine condotta fra oltre 2 mila specialisti, ha posto l’accento sui rischi spesso sottovalutati da chi fa ricorso a queste terapie. Secondo il 56% dei medici, i laser ringiovanenti, antimacchia o epilatori possono provocare macchie scure o bianche; il 18% li ritiene responsabili di cicatrici, riscontrate anche (per il 36% degli specialisti) nei trattamenti con la luce pulsata.

Mariella Boerci

redazione

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