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NASCE LA DERMATOLOGIA PLASTICA RIGENERATIVA

Sostituite il verbo riempire con plasmare e il verbo spianare con rigenerare. Con due parole avrete demolito il vangelo dei Dorian Gray disposti a tutto pur di rimanere giovani. Vi ritroverete anche in sintonia con il trend mondiale, capitanato dai pentiti della chirurgia estetica cattiva e dai detrattori di labbra a canotto & co. Da ultimo, avrete riassunto i principi che governano la Scuola di Dermatologia Plastica e Rigenerativa Italiana, che nascerà in autunno a Salsomaggiore, aperta ai medici che vorranno approfondire questa nuova branca. Negli stessi mesi verranno inaugurati gli ambulatori nella struttura termale.

Interventi estetici intesi come cura della pelle
Ma che significa Dermatologia Rigenerativa? «Il medico non deve intervenire seguendo solo i dettami di una bellezza omologante», spiega Antonino Di Pietro, fondatore e direttore della nuova Scuola, nonché presidente fondatore Isplad, l’associazione di dermatologia plastica e oncologica che riunisce oltre 2mila dermatologi italiani. «Prendiamo come esempio i solchi naso-labiali. Se si riempiono senza criterio, si rischia di dare alla faccia un effetto gonfio che ne altera la fisionomia. Un segno sul viso non va stirato ma curato a seconda della sua profondità e del tipo di pelle. Bisogna aiutare il volto a rinvigorirsi, non traumatizzarlo e paralizzarlo in un’espressione da clown».
Stop a filler permanenti. Sì all’acido ialuronico e alle sostanze riassorbibili e supportate da seria letteratura scientifica. «Molti studi hanno dimostrato che questa sostanza, che è naturalmente presente nell’organismo e quindi non dà intolleranza o rigetto, non solo liscia la pelle ma in determinate concentrazioni è in grado di aiutarla a ringiovanire da sola, anche quando l’effetto della puntura è finito», spiega Mariuccia Bucci, Dermatologa a Sesto San Giovanni e Vicepresidente del Consiglio Direttivo ISPLAD.
E sul resto del corpo? «Dal décolleté alla cellulite sono sempre più numerose le soluzioni dolci, senza bisturi», interviene Di Pietro. «E, anche in questi casi, metodi come radiofrequenza o microterapia non sono semplici rimedi estetici ma cure vere e proprie del derma».
Ecco una miniguida degli interventi di ultima generazione consoni alla filosofia della nuova dermatologia plastica e rigenerativa. Nulla di chirurgico e sempre soft. I costi indicati sono quelli medi di uno studio privato: gli ambulatori di Salsomaggiore applicheranno una tariffa ridotta fino al 50%

Picotage
«Il picotage è una biostimolazione della pelle, per ringiovanirla», spiega Di Pietro. «Si fanno microiniezioni di un gel di acido ialuronico puro a circa un millimetro di profondità, dove l’attività di riproduzione delle cellule cutanee è molto alta: così viene sfruttata al massimo la capacità della sostanza di attivare i fibroblasti, le cellule che compongono il tessuto connettivo».
Dove: su tutto il viso, collo, mani, décolleté.
Quando: dai trent’anni in su.
Durata del trattamento: un paio di sedute a distanza di un mese e poi una ogni tre mesi.
Costo medio: dai 600 euro a seduta.
Attenzione a… Le iniezioni sono molto superficiali, perciò solo in rarissimi casi provocano minimo dolore o rottura dei capillari.

Filler di acido ialuronico
I filler di acido ialuronico sono utili per le rughe più accentuate del viso e del collo. «Il gel viene iniettato a circa 2-3 millimetri di profondità, cercando di riempire il fondo della ruga senza pomparla, nel modo più naturale possibile», continua Andrea Romani, Dermatologo a Montecatini e Presidente del Consiglio Direttivo ISPLAD. L’effetto maggiore dura in genere qualche mese, fino a che la sostanza non è assorbita. Ma la pelle, anche dopo, sarà rigenerata, perché l’acido ialuronico l’ha stimolata a produrre il collagene.
Dove: per le rughe del collo e del viso, compresi solchi naso-labiali, fronte e zampe di gallina.
Quando: dai quarant’anni in su.
Durata: un paio di sedute a distanza di un mese e poi una seduta di mantenimento ogni tre mesi.
Costo medio: 600-800 euro circa a seduta a seconda della zona trattata.
Attenzione a… Le iniezioni, se non sono eseguite da esperti, possono provocare rigonfiamenti antiestetici (cordoncini) sulla fronte. Solo in rarissimi casi provocano minimo dolore o rottura dei capillari.

Peeling
Il peeling migliora la compattezza e la luminosità del viso, elimina le microrughe del viso e le macchie scure. «Con l’età il ricambio rallenta e le cellule morte che si depositano rendono la pelle ruvida e opaca», spiega Francesco Antonaccio, docente di Dermatologia Termale dell’Università di Parma. «L’esfoliazione leggera che si ottiene con i peeling chimici stimola la produzione di nuove cellule». L’effetto 3-6  mesi.
Dove: su tutto il viso.
Quando: dai trent’anni in su.
Durata: in genere una seduta a settimana oppure ogni due per quattro-sei mesi.
Costo medio: dai 300 euro a seduta.
Attenzione a… Non è indicato su cute infiammata. Possono comparire desquamazioni che spariscono dopo qualche giorno. Meglio non fare il peeling d’estate: l’esposizione al sole può causare macchie e irritazioni.

Rimage
«Il rimage è una terapia nuovissima che consente di correggere i volumi del volto», spiega Di Pietro. «Si vanno a colmare con appositi filler (si usa collagene, o acido ialuronico, o acido polilattico) i vuoti che col passare degli anni vengono a crearsi lungo le guance, ai lati del naso, agli angoli della bocca. Si rimedia anche al mento che diventa sfuggente, agli zigomi che si abbassano e alle labbra che si assottigliano con l’età». L’effetto dura circa un anno.
Dove: lati del naso, labbra, zigomi e mento.
Quando: dai quarant’anni in su.
Durata: servono due-tre sedute in un anno, a distanza di un mese l’una dall’altra.
Costo medio: 800 euro a seduta.
Attenzione a… Per evitare di creare rigonfiamenti antiestetici, il dermatologo dovrà studiare il materiale adatto al tipo di pelle. Il rimage in certi punti può essere doloroso. Non va praticato sulla cute infiammata.

Luce pulsata
Il trattamento a luce pulsata è simile al laser e si pratica con un’apparecchiatura, passata sulla parte da trattare, che emette un particolare fascio luminoso. «Si tratta di una tecnica soft di ringiovanimento, che stimola la produzione di collagene e il ricambio cellulare, con un effetto che dura un anno circa», spiega Elisabetta Perosino, Coordinatrice del Master in Dermatologia Plastica dell’Università Tor Vergata di Roma. «Ma è efficace anche contro macchie e capillari di volto e mani (non delle gambe) e per la depilazione permanente (va bene per viso e corpo, gambe incluse, specie su peli scuri)». La tecnica è indolore. Si sente solo un leggero calore, seguito da un lieve rossore.
Dove: ringiovanisce volto e mani.
Quando: dai vent’anni in su.
Durata: da un minimo di due trattamenti.
Costo medio: da 250-300 euro in su a seduta.
Attenzione a… Non si esegue su pelle abbronzata. Non vanno assunti farmaci fotosensibili 24 ore prima del trattamento.

Laser frazionale
Il laser frazionale stimola la produzione di collagene e di elastina: le piccole rughe si attenuano e la pelle appare più elastica. «Si usano tanti minuscoli aghi di luce invece di un unico fascio», dice Ivano Luppino, docente di laserterapia all’Università Tor Vergata di Roma. «Agiscono a circa un millimetro di profondità, senza ledere la superficie dell’epidermide. Il frazionale non richiede anestesia e permette un recupero veloce. È indicato anche in zone delicate come collo e décolleté, per le quali i laser tradizionali sono di norma sconsigliati». L’effetto dura circa un anno.
Dove: volto, collo, décolleté, mani.
Quando: dai quarant’anni in su.
Durata: quattro-cinque sedute ogni due settimane.
Costo medio: da 1500 euro a seduta.
Attenzione a… Possono esserci arrossamento e gonfiore, che si riducono dopo 24 ore. Non bisogna esporsi al sole nei giorni precedenti il trattamento. Dopo, per qualche settimana, occorre proteggersi anche in città con una crema dal filtro solare molto alto. Il laser frazionale è controindicato su pelle infiammata o irritata, in gravidanza, durante l’allattamento.

Radiofrequenza non ablativa
«Per ridare turgore alla pelle rilassata si può ricorrere alla radiofrequenza», continua Luppino. «Si passa sulla zona da trattare, per qualche minuto, un apparecchio che riscalda il tessuto cutaneo, stimolando la formazione di fibre di collagene, con un effetto lifting di stiramento e compattamento della pelle, che dura circa due anni. La tecnica è indicata soprattutto contro la lassità della pancia o contro le tendine alle braccia, ma anche per le celluliti avanzate con rilassamento dei tessuti».
Dove: braccia, pancia, gambe, glutei, solchi profondi del viso.
Quando: dai quarant’anni in su.
Durata: minimo cinque sedute, ad alternanza settimanale o bisettimanale a seconda della zona trattata.
Costo medio: da 350 euro a seduta.
Attenzione a… In rarissimi casi la zona trattata può arrossarsi o gonfiarsi, ma i problemi si riducono nel giro di qualche giorno. Controindicata su cute infiammata e in persone con disturbi neurologici.

Microterapia
La microterapia è indicata per le forme di cellulite più lievi e localizzate. «È la versione aggiornata e indolore della mesoterapia: al posto dei farmaci, si usa una soluzione ipersalina», dice Alda Malasoma, docente nel Master in Dermatologia Plastica dell’Università Tor Vergata di Roma. «Grazie a iniettori monouso, lunghi un millimetro, viene rilasciato sotto cute un mix di sali minerali, che per osmosi richiamano i liquidi del tessuto adiposo verso il derma, dove i vasi sanguigni linfatici possono smaltirli con maggiore facilità. In altre parole: si elimina il tipico gonfiore, l’edema, e si riattiva il processo di combustione dei grassi, riducendo l’effetto buccia d’arancia e favorendo un rimodellamento della zona». L’effetto di un ciclo di sedute dura circa un anno. La tecnica non ha controindicazioni. L’ago è talmente sottile che di norma non provoca rotture di capillari o comparsa di lividi sulle zone trattate.
Dove:  glutei, pancia, gambe, ma anche zone delicate come l’interno coscia e le caviglie.
Quando: dai trent’anni in su.
Durata: minimo dieci sedute con cadenza settimanale.
Costo medio: da 150 euro a seduta.
Attenzione a… Durante le infiltrazioni si può avvertire un lievissimo bruciore. Subito dopo la parte trattata si arrossa, ma torna alla normalità nel giro di mezz’ora.

Overlap
La tecnica overlap usa acido ialuronico per attenuare le rughe del collo e ringiovanire le mani. Per i cosiddetti ‘anelli di Venere’ si interviene nella parte da trattare così da creare piccoli gonfiori e riempire i solchi. Sulle mani la sostanza è iniettata tra i tendini delle dita.
Dove: mani e collo.
Quando: dai cinquant’anni in su.
Durata: Due trattamenti a distanza di un mese.
Costo medio: da 800 euro a seduta
Attenzione a… i rigonfiamenti possono durare qualche ora prima di sparire.

Sempre, comunque, ricordate questi principi:

1. Ogni correzione deve armonizzarsi con l’aspetto fisico di ciascuno in quel particolare momento della sua vita.

2. Un intervento di dermatologia plastica non deve mai essere definitivo o irreversibile.

3. I trattamenti devono curare la pelle e aiutarla a rigenerarsi da sola, per esempio stimolandola a produrre
nuovo collagene ed elastina.

4. Gli interventi riusciti sono quelli che donano l’effetto più naturale.

5. I trattamenti devono essere eseguiti sempre e solo da un dermatologo esperto.

6. Non esistono cure miracolose: le promesse di vedere scomparire rughe, macchie e smagliature devono essere accompagnate da trattamenti medici studiati con il professionista.

7. Informatevi sugli effetti collaterali delle terapie proposte, non fidatevi di chi sostiene essere l’unico in grado di eseguire un trattamento, non fatevi iniettare sostanze senza conoscerne gli effetti nel tempo.

Le nuove punturine? A prezzi stracciati
Nascerà in autunno a Salsomaggiore la Scuola di Dermatologia Plastica e Rigenerativa Italiana. La struttura, collegata allo stabilimento termale della città, in provincia di Parma, sarà aperta a tutti i medici che vorranno specializzarsi nella materia. Dall’inizio del 2010 sarà affiancata da ambulatori che verranno convenzionati con le Terme, dove gli interventi dermatologici saranno proposti a prezzi inferiori anche del 50% rispetto a quelli di uno studio privato. Per iscriversi ai corsi rivolgersi alla segreteria dell’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Aestethic and Oncologic Dermatology) tel. 02/20404227, e-mail: organizzazione@isplad.org). Per avere notizie sui trattamenti, contattare la segreteria della direzione sanitaria delle Terme di Salsomaggiore, al numero 052.4582741 (numero verde 800.861385).

Crescono i pentiti di labbroni a canotto &co.
Cresce l’esercito dei pentiti del bisturi e dei riempitivi permanenti. “Dal 2004 a oggi le richieste di trattamenti per rimediare al flop di un intervento precedente o alla reazione scatenata da un filler tossico sono aumentate del 40%», avverte il dermatologo Antonino Di Pietro, citando un sondaggio dell’Isplad, che raduna duemila dermatologi italiani. «Il 70% degli errori sono del medico, come i labbroni innaturali, gli zigomi pompati troppo o una faccia ustionata per un trattamento laser male eseguito. Nel 30% dei casi c’è invece l’insoddisfazione, di natura estetica o psicologica, del paziente». In America la tendenza è già stata ribattezzata undoplasty, chirurgia plastica di ritorno: nuovi interventi per rimediare ai guai, peraltro cosa non facile.  E il pentitismo si fa strada anche da noi, da Anna Falchi a Simona Ventura.

Di Francesca Gambarini

redazione

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