Silicone addio: le labbra a canotto, gonfiate in modo esagerato e innaturale che deturpano la bocca e trasformano i lineamenti del viso, sono ormai un lontano ricordo. Finalmente per ottenere labbra toniche e ben delineate i dermatologi ricorrono a trattamenti e a prodotti naturali.
Sono molte le donne, anche quelle del mondo dello spettacolo, che si sono pentite dei ritocchi alle labbra che, siliconate e prorompenti, hanno stravolto l’espressività del loro volto e, in alcuni casi, hanno creato problemi di allergie e di intolleranze. La nuova tendenza della medicina estetica è di utilizzare prodotti naturali e rigeneranti, come il collagene e l’acido ialuronico, per rendere più morbide le linee delle labbra e per riempirne le rughe o gli svuotamenti di volume.
I ritocchi si fanno ogni tre mesi
Quali sono i trattamenti riempitivi più utilizzati per dare volume alle labbra? Lo chiedo al professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’Isplad, società di dermatologia plastica e oncologica.
I filler riassorbibili al collagene e all’acido ialuronico sono la soluzione migliore. Si tratta di piccole iniezioni sotto pelle che riempiono le rughe e che permettono di modellare o di ricreare il il volume delle labbra in modo naturale. All’inizio si fanno un paio di sedute a distanza di un mese: la prima volta si crea una basa che poi, appena assestata, si modella a seconda del volume desiderato. Poi i ritocchi si effettuano mediamente ogni tre mesi, anche se la durata dell’effetto riempitivo varia da soggetto a soggetto e in alcuni casi si possono aspettare anche più di sei mesi.
Si usano collagene e acido ialuronico
Ci sono controindicazioni?
No, non ci sono problemi perché, una volta riassorbita la sostanza di collagene o di acido ialuronico, le labbra tornano come prima. Così se non ci si piace più, è sufficiente aspettare il totale riassorbimento delle sostanze iniettate. Invece il discorso cambia quando si effettuano filler permanenti, cioè quando si usano prodotti non riassorbibili, come il silicone e i metacrilati, che creano problemi. Infatti, queste sostanze plastiche, che non si riassorbono, si comportano da corpo estraneo e con il tempo vi sono alte probabilità che vengano rigettate dall’organismo con conseguenti e antiestetici rigonfiamenti o addirittura con granulomi. A quel punto, il rimedio è solo chirurgico (con inevitabili cicatrici), e comunque difficile, perché la sostanza si infiltra nel tessuto come una macchia d’oli.
E’ meglio l’acido ialuronico o il collagene?
Vanno bene entrambi, ma l’acido ialuronico è la soluzione più utilizzata perché, a differenza del collagene, non necessita di un test allergologico.
Di Ida Bini
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