Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Nella lotta contro l’invecchiamento della pelle uno degli obiettivi prioritari è la sicurezza. La ricerca di formule sempre più efficaci e di ingredienti superattivi per riparare i danni del tempo procede, infatti, di pari passo con la prevenzione di eventuali effetti collaterali, come irritazioni o arrossamenti cutanei. Se finora i cocktail di principi attivi sembravano offrire maggiori garanzie, ora la tendenza è opposta: si torna alla semplicità, con l’impiego di trattamenti monosostanza, cioè a base di un solo ingrediente. Questo vale sia in campo dermocosmetico, che nel caso di piccoli interventi non invasivi, dai filler alla rivitalizzazione.

PIU’ EFFICACI DA “SINGLE”

Anche in campo dermocosmetico la tendenza è quella di creare emulsioni, oli e sieri a base di un solo ingrediente attivo, unito a eccipienti vettori che lo aiutano a penetrare nell’epidermide. L’esempio più “brillante” sono le creme (o le garze, da applicare come maschera) a base di acido ialuronico, dice Antonino Di Pietro, dermatologo. Hanno un altissimo potere idratante e stimolante e un rischio intolleranze praticamente nullo, proprio per l’innocuità dell’unico ingrediente della formula. Ma ci sono altre sostanze che rendono meglio da sole, gli isoflavonoidi di soia, per esempio. Sono fitoderivati che combattono gli effetti dell’invecchiamento, mantenendo elastica e compatta la pelle. Si preferisce evitare la combinazione con altre sostanze antiage come il retinolo (vitamina A), perché può provocare secchezza cutanea, specie se l’epidermide ha già carenza d’acqua.

Di Gabriella Gerosa