Ricordi? L’hai marcata stretta a lungo, con un abile miscela di conversazioni amabili e affondi sempre più espliciti. Ripassavi mentalmente tutti i nostri consigli. E alla fine sei riuscito a portartela a letto. Quando è stato? Quest’estate? O era ottobre? O capodanno? Cavolo, con tutto quello che avevi bevuto ….
Così tanto da non ricordare proprio se te lo sei infilato o no, il profilattico. E non cominciare con la solita tiritera di “che palle” e “cosa vuoi che sia, per una volta”. A un mese dalla giornata nazionale dell’Aids (è stata il 1° dicembre) l’Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia: le infezioni sessuali stanno aumentando drammaticamente, perché proprio noi, nazioni più “evolute”, prendiamo il problema sottogamba.
Abbiamo più partner nel corso della vita. Sfidiamo la sorte con il sesso non protetto. Così, basta una serata un po’ più trasgressiva per finire nei guai. Ma, maledizione, possono essere dolori, anche se fai coppia fissa.
7 GIORNI DOPO
PASSIONI CHE BRUCIANO
Se la pelle del prepuzio inizia a desquamarsi (come se producesse una specie di forfora secca), è probabile che si tratti di candidosi, un’infezione dovuta a un fungo. È facile che il glande pruda, e che si formino dei punti rossi in rilievo, spiega il professor Antonino Di Pietro, specialista in dermatologia e venereologia a Milano. Agghiacciante, lo ammettiamo. Ma non troppo preoccupante. La soluzione è una cura con farmaci a base di sostanze antimicotiche, dice Di Pietro.ci vuole solo pazienza. Parecchia.
15 GIORNI DOPO
SULLA BOCCA DI TUTTI
E all’improvviso, un giorno, te lo ritrovi un po’ gonfio, arrossato, infiammato. Se, per di più, ti accorgi della presenza di qualche piccola vescica, qualche puntino rosso sparso sulla sua punta rubizza, allora le probabilità che si tratti di herpes sono più che una semplice possibilità. L’herpes genitalis è un virus della stessa famiglia di quello delle febbri al labbro, quindi è facile che te lo sia beccato durante un rapporto orale, probabilmente avvenuto un paio di settimane fa, suggerisce Di Pietro. Per scoprirlo basta un esame del sangue, per debellarlo un antivirale specifico. Unico problema: difficilmente il virus viene eliminato del tutto. Rimane “dormiente” in qualche cellula, e rischia di risvegliarsi nei momenti di stress. Quando succede, torni a essere infettivo…
3 MESI DOPO
TUTTA COLPA DELL’AUTOGRILL?
Uhm… cos’è questa piccola, orrenda protuberanza carnosa e molliccia? Ti facciamo rispondere dal professor Di Pietro: un condiloma, volgarmente detto anche cresta di gallo, perché ne ricorda la forma. Causato da un papilloma virus, viene diagnosticato passando una soluzione di acido acetico sulle mucose: se le escrescenze diventano bianche, si ha la certezza che si tratta di condilomi, spiega Di Pietro. Dici che è impossibile, che ti sei sempre protetto, che sei in astinenza da un anno? I condilomi sono subdoli: possono attaccarti anche nelle toilette pubbliche, se non ti lavi con cura le mani. La soluzione? La crioterapia: ti congelano la zona con azoto liquido oppure con un laser ad anidride carbonica. Certo, è un po’ doloroso, ma molto efficace, ammette Di Pietro. Attento anche al colore della tua pipì: se diventa scura, e il tuo colorito vira verso il giallastro, il rischio di essere stato colpito da un’epatite virale è alto. Per la forma più grave, la C, l’associazione di interferone e antivirali è in grado di eliminare il virus definitivamente fino all’80% dei casi.
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