COLLO IN MOSTRA

A meno che non sia lungo e slanciato come lo dipingeva Modigliani, al collo sono riservati solo sguardi distratti. Si fa notare, e parecchio, invece, quando inizia a perdere freschezza, diventando una temibile spia dell’età. Succede attorno ai 45 anni: le rughe appena accennate si fanno più profonde, la pelle appare meno compatta e, sotto il mento, tende a cedere. Correre ai ripari è ancora possibile, ma bisogna agire tempestivamente e in diverse direzioni. Anzitutto sugli strati cutanei più superficiali, per rinforzarne la struttura; poi sui tessuti profondi, dove avviene la produzione di fibre elastiche; infine sui muscoli, che devono essere ben tonici ed elastici, in modo da fornire all’epidermide un supporto adeguato.

Azione profonda

Se in superficie la pelle ha bisogno soprattutto di protezione, negli strati più profondi (non raggiungibili dai cosmetici) occorre intervenire con metodiche capaci di stimolare la sintesi di tutte quelle sostanze responsabili del tono e della compattezza dei tessuti. A questo scopo può essere utile un ciclo di microiniezioni di acido ialuronico, dalle proprietà fortemente idratanti; abbinato a glucosamina, una componente delle fibre di collagene, che costituiscono l’impalcatura del derma, consiglia Antonino Di Pietro, dermatologo plastico a Milano. I risultati si notano dopo sei trattamenti con cadenza settimanale.

Esercizi tonificanti

Ha uno spessore di pochi millimetri ma coinvolge una zona molto vasta: parte dai contorni inferiori del viso e si estende fino all’inizio del decolleté. Dal punto di vista estetico, il platisma è sicuramente il muscolo più importante del collo perché si aggancia direttamente alla pelle, sostenendola e mantenendola levigata. Con gli anni, però, tende ad allargarsi e ad allungarsi. Conseguenze: le rughe diventano più profonde e si creano due antiestetici cordoni laterali. Ma la soluzione c’è. Grazie ad adeguati esercizi di ginnastica, infatti, è possibile evitare che il principale supporto della pelle si deformi e perda forza. Ecco il più efficace: sdraiate, appoggiate il dito medio sotto il lobo delle orecchie, esercitando una certa pressione; alzare lentamente la testa di qualche centimetro, poi riabbassarla, per 25 volte. Quindi ruotare il capo da destra a sinistra e viceversa, senza mai appoggiarlo, per 30 volte. Eseguire l’esercizio ogni giorno, mattina e sera.

redazione

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