Per signore e signorine la guerra ai peli superflui è cominciata nella notte dei tempi. Addirittura era una pratica comune tra gli antichi egizi: usavano palline di una resina appiccicose che facevano rotolare sulle gambe. I romani avevano trovato un sistema un po’ più soft, la decolorazione. Il naturalista Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), nella sua Naturalis Historia, suggerisce una pozione di “bacche di sambuco, feccia d’aceto bruciata e olio di lentisco”. Il problema veniva affrontato in modo traumatico nei primi del ‘900, quando uno stregone pazzo inventò la Rusma turca: calce viva, salnitro, liscivia caustica, zolfo e acqua. La miscela andava distribuita fino a quando non si avvertiva la pelle pizzicare. E il pizzicorino era dato da un principio di ustione. Ora ci sono metodi meno cruenti, dice il professor Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia plastica a Milano e docente all’università di Pavia, ma sono ancora molti i luoghi comuni da sfatare. Cominciamo parlando della rasatura: non è vero che usare il rasoio fa ricrescere più forti i peli. Quelli ricrescono come prima, ma, invece di essere a punta, hanno il vertice tagliato di netto e questo, sotto le dita, dà la sensazione che i peli siano più grossi. Passiamo alla ceretta. Anche qui bisogna ripristinare la verità: è falso che, dopo la depilazione a strappo, i peli crescono più radi e più fragili. Il vantaggio rispetto alla rasatura è che le gambe rimangono lisce più a lungo. Questo sistema può provocare follicoliti e infezioni. Le prime sono infiammazioni del follicolo pilifero, la zona dove il pelo si forma all’interno della pelle: se si utilizzano cerette riciclate, è facile che capitino infezioni. Quindi, quando andate dall’estetista, controllate che vengano usate soltanto cerette monouso o strisce adesive. Chi soffre di vene varicose e fragilità capillare non deve fare cerette ad alta temperatura, perché il calore disturba i vasi sanguigni. È vero, invece,che caldo e stress aumentano la velocità di ricrescita del pelo: perché sono due le cause che influiscono sulla concentrazione di ormoni androgeni, che stimolano la crescita del pelo. Un consiglio: non esponetevi al sole subito dopo esservi depilate. Quindi è meglio che facciate la depilazione di sera. Inoltre, non mettete profumi sulla pelle appena depilata ed evitate indumenti stretti che possono far incarnire il pelo. Infine, c’è anche chi ha il problema contrario e fa il trapianto dei peli, in particolare del pube. Vi ricorrono le donne in menopausa: dopo una certa età, è assolutamente normale uno sfoltimento dei peli del pube. Per mascherare questo segno d’invecchiamento, alcune signore si rivolgono ai dermatologi cha fanno i trapianti dei capelli. L’operazione si esegue rinfoltendo la zona con i peli prelevati dall’ascella e può costare 5.000 euro.
Gente – 2 Giugno 2005
Patrizia Rusconi
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