Dossier: DAI LUCE ALLA TUA PELLE

Con il cambio di stagione sei più attenta al tuo viso. È ora di occuparsi di lui. Soprattutto se è opaco e segnato da piccole imperfezioni. Per averlo di nuovo splendido, segui i consigli di un esperto che ti spiega quali sono i requisiti di una crema efficace, i cibi preziosi per proteggere l’epidermide e le abitudini sbagliate che favoriscono le rughe. E se desideri sottoporti a un trattamento estetico, ecco a che cosa fare attenzione. Senza perdere di vista questa regola: il viso più bello è quello più naturale possibile.

L’AZIONE DEL TEMPO

Non sempre ci prendiamo cura di lei nel modo giusto. Salvo allarmarci quando, all’improvviso, notiamo una ruga, un cedimento. Il libro di Antonino Di Pietro La bellezza autentica (Sperling & Kupfer, 15 euro) descrive come funziona la pelle e quali trattamenti sono davvero utili ed efficaci. L’autore, medico chirurgo specialista in dermatologia, si occupa da oltre vent’anni dei processi legati all’invecchiamento cutaneo. Ed è proprio da qui che partiremo. Anche se ad occhio nudo non puoi vederlo, ogni giorno il tuo corpo lavora per mantenerti giovane.

Come? Eliminando le cellule vecchie o malate e sostituendole con altre nuove. Si tratta di un ricambio automatico e impercettibile, ma costante. L’apoptosi (si chiama così questo processo), però, funziona bene fino a una certa età. Poi il ricambio rallenta. E da quel momento che cominciano a comparire i segni del tempo. Ma tu puoi correre ai ripari. Perchè molto dipende dal tuo stile di vita. Seguendo delle buone abitudini, puoi fare molto per regalarti una pelle più giovane. Qualunque sia oggi la tua età.

UN PÒ DI NUMERI

In un centimetro quadrato di pelle ci sono: un metro di canali vascolari, quattro metri di fibre nervose e tre milioni di cellule. E poi: 100 ghiandole sudoripare, 15 sebacee e da 100 fino a 500 recettori sensoriali. L’insieme di questi elementi forma una rete di collegamento tra l’ambiente esterno, le nostre emozioni e il cervello. Per questo, dal colore, dal tono e dalle imperfezioni dell’epidermide si può capire, per esempio, se abbiamo un temperamento tranquillo o collerico, se viviamo in campagna o in città.

IN CONTATTO CON IL CERVELLO

Ti sei mai chiesta perchè, quando una persona ti piace, istintivamente provi il desiderio di toccarla o di abbracciarla? Al contrario, se sei di fronte a una persona antipatica, automaticamente tendi a starle lontana, evitando anche il minimo contatto fisico. Succede perchè le emozioni sono strettamente collegate alla pelle. È una storia che comincia dall’embrione: derma e sistema nervoso, infatti, hanno origine dallo stesso gruppo di cellule. Dopo l’incontro tra ovulo e spermatozoo, si formano tre “foglietti”: l’endoderma, che darà origine ai visceri, il mesoderma, che formerà l’apparato scheletrico e muscolare, l’ectoderma, che andrà a costruire il sistema nervoso, la pelle e le mucose. I tre foglietti, poi, si sviluppano per formare il bambino. E questo spiega perchè pelle e cervello sono cosi intimamente connessi.

DA COSA DIPENDE L’ASPETTO

Ci sono cinquantenni che hanno un viso fresco e trentenni con la pelle segnata e stanca. Ciascuno di noi invecchia in un modo personale, in relazione al cronoaging (invecchiamento nel tempo). È un processo spontaneo, legato all’avanzare degli anni e al patrimonio genetico (quindi è in gran parte ereditario). Fino ai vent’anni l’organismo riesce a produrre la stessa quantità di cellule che ogni giorno vengono distrutte. Con il passare del tempo, la capacità di rinnovamento diminuisce, lo spessore del derma si riduce e la pelle mostra le prime grinze. Ma c’è una buona notizia. Mentre l’invecchiamento dipende per il 60 per cento dal tuo patrimonio genetico, l’altro 40 per cento è legato allo stile di vita: dall’alimentazione al fumo, dall’esposizione ai raggi del sole all’uso di un prodotto giusto per la tua pelle.

LO SPECCHIO DELLE TUE EMOZIONI

Sudore, rossori, pallori, ma anche la comparsa di macchie o di dermatiti, sono tutti segnali visibili sul corpo e condizionati dalle emozioni. Merito di venti miliardi di cellule nervose, che tengono costantemente in contatto il derma e il cervello. Il loro dialogo è indipendente dalla tua volontà: viene diretto dall’ipotalamo, la parte dell’encefalo che funziona come una sorta di centralino delle emozioni. Tutto dipende da due ormoni, l’adrenalina e la noradrenalina, che regolano la nostra emotività. A dosi basse, queste due sostanze aumentano la reattività; a dosi elevate, invece, scatenano manifestazioni che si presentano a fior di pelle: rossore, dolore, prurito e sudorazione.

COME NASCONO LE RUGHE

La pelle è formata da epidermide e derma. La prima, quando invecchia, si presenta ispessita, irregolare e di colore non uniforme a causa del rallentamento del ricambio delle cellule cornee. In pratica, le cellule dello strato corneo non sono più ben compatte, ma si possono paragonare a un pavimento sconnesso, con tante piccole fessure. Più in profondità, il derma subisce danni strutturali, in particolare dopo esposizioni prolungate ai raggi infrarossi e ultravioletti. Le conseguenze? Le cellule collagene ed elastiche si alterano e diminuiscono di quantità. Possiamo fare il paragone con una mela che ha raggiunto la sua maturità: la polpa (paragonabile al derma) con il passare del tempo comincia a disidratarsi e tutta la struttura rimpicciolisce, poichè al di sotto si verifica una perdita di volume, l’epidermide, al pari della buccia della mela, non ha più la stessa compattezza e appaiono piccoli solchi, che poi diventano rughe.

PERCHÈ CONTA LO STILE DI VITA

Se è vero che ognuno ha, in base al suo patrimonio genetico, un orologio biologico diverso, è anche vero che sulla pelle influisce un altro processo. È il fotoaging (invecchiamento per la luce), legato all’azione degli agenti atmosferici (sole, calore, freddo, vento). Mentre sul primo aspetto non puoi intervenire, sul secondo sì, perchè gli effetti del fotoaging sono condizionati dal tuo comportamento. Facciamo un esempio. Due gemelli hanno lo stesso cronoaging, ma possono avere un fotoaging completamente diverso. Se uno diventa avvocato e l’altro velista arriveranno a sessant’anni con due invecchiamenti cutanei diversi. Il secondo, più esposto a sole, vento e freddo avrà più rughe e sembrerà decisamente più vecchio del gemello. Il fotoaging, infatti, distrugge le fibre elastiche e il collagene.

CURA LA PELLE A TAVOLA

Un aspetto tonico e fresco, e non solo della pelle, deriva innanzitutto da una corretta alimentazione. “Tre porzioni di verdura e due di frutta al giorno” è la regola raccomandata dai nutrizionisti. Frutta e verdura, infatti, contengono vitamine e sali minerali indispensabili all’organismo per mantenersi in forma. Le vitamine, in particolare, sono sostanze organiche necessarie in piccole quantità per lo svolgimento del metabolismo cellulare. Indispensabili nei processi di crescita e nel mantenimento delle funzioni vitali, puoi assumerle attraverso il cibo. Ecco le più utili per rallentare i segni degli anni che passano.

ü La vitamina E ha un’azione antiossidante, ed è fondamentale contro i radicali liberi. La trovi in arachidi, germe di grano, frutta secca, spinaci, uova, cavoletti di Bruxelles. La contengono anche gli oli spremuti a freddo.

ü La vitamina C, invece, aumenta le difese immunitarie. La puoi assumere mangiando peperone verde, pomodori, ribes nero, fragole, kiwi, papaia e arancia.

ü La vitamina A (o retinolo) ripara e rinnova le cellule della pelle. È presente in fegato, burro, tuorlo d’uovo, aringa, ostriche, acciughe, latte intero, albicocche, asparagi, carote, cavolo, lat- tuga, melone, spinaci e zucca.

ü La vitamina K, insieme al retinolo, è utile per combattere l’inestetismo delle occhiaie. La contengono bietole, broccoli, cavolfiore, insalate verdi, yogurt, soia, spinaci, uova, verza.

L’AZIONE DELLE CREME

Mantenere un aspetto giovane dipende anche dal tuo comportamento. Non basta assicurare al tuo viso idratazione e nutrimento attraverso un’alimentazione ricca di vitamine e praticando un’igiene corretta. Anche le creme sono importanti per ritardare il manifestarsi dei segni del tempo e proteggere l’epidermide dagli agenti esterni. Quando ti esponi molto al sole, per esempio, i tessuti cutanei hanno bisogno di una quantità maggiore di ossigeno. Smog e polveri, invece, depositano sulla pelle idrocarburi combusti, sotto forma di particelle di carbone, che possono favorire la comparsa di macchie. Le creme cosmetiche nell’ultimo decennio hanno avuto un’importante evoluzione. La semplice crema idratante è diventata supernutriente, i prodotti specifici antirughe, antimacchie e ristrutturanti sono stati perfezionati tanto da riuscire a ottenere effetti visibili immediati. Qui ti puoi aggiornare sulle ultime novità.

IDRATARE E NUTRIRE

Molti prodotti hanno soprattutto il compito di mantenere l’equilibrio di acqua e grassi. L’acqua, infatti, imbeve le fibre collagene e aumenta lo spessore della cute conferendole turgore, compattezza ed elasticità. Per una buona idratazione è fondamentale impermeabilizzare la superficie dell’epidermide e frenare in questo modo l’evaporazione dell’acqua dai tessuti. Ma è altrettanto importante mantenere le cellule cornee ben cementate tra di loro. Il compito viene svolto dalle ceramidi e dai fosfolipidi. Queste due sostanze lipidiche abbondano naturalmente nella pelle dei bambini, ma con gli anni la loro percentuale diminuisce. E a cinquant’anni ne abbiamo il 60 per cento in meno. Ecco perchè, tra gli ingredienti delle creme idratanti, sono spesso presenti entrambi. Ma l’uso di un cosmetico è importante anche per un altro motivo. Serve a mantenere la pelle vitale. I nutrienti contenuti nei prodotti, come le vitamine, hanno il compito di favorire la produzione di nuovo collagene ed elastina e di migliorare la microcircolazione. Lo scopo? Aumentare lo scambio di ossigeno ed eliminare i residui del metabolismo. L’assorbimento dei nutrienti avviene più velocemente attraverso la cute che con il cibo. Uno studio ha verificato che, a parità di dosaggio, la vitamina C presa con una crema è molto più efficace sulla pelle (fino al 70 per cento in più) di quella assunta per bocca. Questo vale anche per altre sostanze come gli omega 3 e gli omega 6, acidi grassi ricavati dal pesce e da alcuni semi oleosi che mantengono l’idratazione profonda. La vitamina K, indispensabile nel processo di coagulazione del sangue, applicata sulla pelle chiude i vasi capillari molto superficiali, migliorando la couperose e gli arrossamenti.

QUALE PRODOTTO SCEGLIERE

La crema va scelta in funzione dell’età, del sesso, della stagione e del problema da correggere. Usare lo stesso prodotto per tutta la vita non è, dunque, una buona cosa. Il problema non è l’assuefazione ai principi attivi, ma piuttosto la necessità di adattarsi ai cambiamenti legati ai diversi periodi della vita, e alle conseguenti variazioni ormonali e fisiologiche. La diminuzione progressiva di acqua nei tessuti, per esempio, è uno dei fattori che determinano le rughe, la crema antietà deve essere allora, prima di tutto, idratante. Ma deve anche stimolare la formazione di nuovo collagene ed elastina e mantenere efficiente la microcircolazione. Desideri una pelle luminosa? Allora devi scegliere le creme che, grazie a un’azione leggermente esfoliante, determinano una maggiore compattezza dell’epidermide. Più le cellule cornee sono ben serrate le une alle altre, infatti, più i raggi luminosi sono riflessi in modo ordinato, facendo apparire la pelle liscia e giovane.

UN CONSIGliO IN PIÙ. Non applicare la crema antirughe solo al mattino, ma più volte al giorno. Non essendo un farmaco, non ci sono rischi di sovradosaggio. Anzi, si dovrebbe stendere un velo di crema ogni volta che si sente la pelle secca o la si vede opaca. In questo modo, puoi ottenere risultati migliori in un tempo minore.

TRE IDEE DA SFATARE

Non è vero che le creme da notte ricche di principi attivi riparino i danni che la cute ha subito durante il giorno. La pelle rimedia subito. In più, applicare prima di andare a dormire una crema molto corposa costringe la pelle a un lavoro impegnativo per metabolizzare le sostanze contenute.

ü La crema doposole calma l’arrossamento ma non ripara dai danni causati dai raggi. Per proteggere la pelle è più utile, un mese prima delle vacanze, prepararla al sole con prodotti presolari in modo da irrobustire i capillari.

ü Non è vero, infine, che per contrastare la secchezza della pelle sia necessario bere di più. I tessuti vengono continuamente idratati dai liquidi del sangue e, per evitare che evapori parte dell’acqua, la natura ha dotato l’epidermide di una barriera formata da uno strato di cellule cornee, ben serrate e compatte, e di grassi. Se beviamo più del necessario, l’acqua in eccesso non va a idratare la pelle, ma si disperde attraverso il sudore e l’urina. Per evitare la disidratazione è più efficace non eliminare i grassi che impermeabilizzano lo strato corneo con detergenti e schiume aggressive.

COSA DICE LA LEGGE

Dal settembre 2004, la legge obbliga le aziende di tutti i Paesi dell’Unione europea a indicare in etichetta la data di scadenza di un cosmetico a partire da quando la confezione è stata aperta. La nuova direttiva impone, inoltre, l’obbligo di dichiarare gli ingredienti e il consumatore ha diritto di conoscere la formula di una crema, la quantità di sostanza pericolosa contenuta o l’incidenza degli effetti collaterali. La tollerabilità, infatti, è uno dei requisiti fondamentali richiesti a un buon prodotto: ogni sostanza chimica che entra in contatto con l’organismo può provocare reazioni negative, fino a sviluppare allergie. Se una crema, dopo l’applicazione, ti provoca arrossamento, prurito o bruciore, devi smettere subito di usarla. Attenzione anche alla dermatite da campioncino omaggio. I danni possono dipendere da alterazioni del prodotto non ben conservato. I campioncini sono quasi sempre privi di una vera confezione protettiva e gli sbalzi termici, sia in estate sia in inverno, possono trasformare un’ottima crema in un prodotto nocivo.

COME EVITARE I SEGNI

LE ZAMPE DI GALLINA. Sono molte le persone che, pur essendo miopi, si rifiutano di portare gli occhiali. Di conseguenza, strizzano continuamente gli occhi per mettere a fuoco, e accentuano le rughe conosciute come “zampe di gallina”. Alle stesse conseguenze vai incontro se non usi gli occhiali da sole nelle giornate particolarmente luminose o in un ambiente con molto riverbero, come in montagna e al mare.

RUGHE SU DI UN LATO DEL VISO

Un’altra abitudine dannosa è dormire sempre sullo stesso fianco: si formano piccole pieghe cutanee dal lato in cui il viso è schiacciato: nel tempo diventeranno rughe.

LE OCCHIAIE

Sono causate da un’alterazione del microcircolo, provocata dagli sbalzi di temperatura, dalla stanchezza, dalla mancanza di riposo notturno che può far rompere i capillari più piccoli. La conseguenza? Nelle zone sotto le palpebre si deposita l’emosiderina che, essendo ricca di ferro, dà una colorazione più scura rispetto al normale colore della pelle. C’è poi un altro caso. Se dormi con la testa troppo bassa e soffri di fragilità capillare, durante la notte possono formarsi delle borse molto evidenti. Ecco esattamente che cosa succede. Da sdraiati, una grande quantità di sangue defluisce verso la testa. I numerosi capillari della zona intorno all’occhio si gonfiano e trasudano siero, che si raccoglie nel grasso sotto le palpebre (lo assorbe come una spugna) e tu ti svegli con gli occhi gonfi. Se stai in piedi mezz’ora, tutto torna come prima. Quando, però, il fenomeno si ripete ogni notte, è facile che si formi una specie di ristagno cronico che rende fibroso il grasso. E le borse diventano permanenti.

AI LATI DELLA BOCCA

Fumare molto aiuta la formazione di pieghe verticali intorno alla bocca dette anche “codice a barre” tipiche del movimento meccanico dell’aspirare.

L’AZIONE DEL MEDICO

Hai imparato a mangiare in modo equilibrato, pratichi regolarmente un pò di attività sportiva e cerchi di osservare uno stile di vita sano. I risultati si vedranno anche sul tuo viso, su cui si possono leggere distensione e benessere invece che stress e stanchezza. In ogni caso, puoi avere la voglia di migliorarlo. E un desiderio legittimo, che però non deve,mettere in pericolo la salute o farti spendere tempo e denaro inutilmente. Insomma, se decidi di ricorrere alla chirurgia estetica, è fondamentale valutare i pro e i contro. Per prima cosa, devi tenere a mente un principio fondamentale: ogni correzione deve armonizzarsi costantemente con il naturale aspetto fisico. Non tutti i trattamenti, poi, sono uguali. Ci sono quelli superficiali, che interessano solo l’epidermide, e quelli profondi, che agiscono sul derma. Esistono, infine, anche quelli da evitare, come ti spieghiamo in queste pagine.

INTERVENTI SOFT

Per gli interventi superficiali si utilizzano i peeling, cioè l’esfoliazione leggera della pelle, che favorisce il ricambio cellulare e stimola la produzione di nuove cellule. I peeling possono essere di due tipi: chimici o con il laser. I primi si fanno con degli acidi. Vediamo quali sono quelli più usati.

ü peeling all’acido glicolico (detto anche agli acidi della frutta) è ancora più efficace quando all’acido vengono unite le destrine. In questa combinazione, chiamata glicodex, le destrine si comportano da microspugne: si imbevono dell’acido e, a contatto con la cute, lo rilasciano in modo graduale. Questo peeling non è aggressivo e per ottenere risultati apprezzabili sono necessarie più sedute. Talvolta, per eliminare il più possibile le rughe, si commette l’errore di eseguire peeling molto aggressivi e profondi che causano la perdita della trama superficiale e la naturale porosità della pelle. Questi trattamenti esasperati rendono la pelle liscia e lucida come una pellicola tesa e trasparente, togliendole però l’aspetto naturale.

ü Peeling all’acido salicilico è molto utilizzato per le pelli grasse e per eliminare foruncoli. È efficace anche per migliorare le macchie superficiali e, per ottenere buoni risultati, sono richieste tre-quattro sedute.

ü Peeling all’acido tricloroacetico è utile per cancellare le cicatrici postacneiche e i segni dell’invecchiamento cutaneo. Non è, invece, indicato per le persone con la pelle scura, perchè può lasciare delle macchie persistenti.

I trattamenti con il laser, invece, si differenziano a seconda delle sorgenti luminose. I più utilizzati sono:

ü Laser Erbiurn- Yag: indicato per attenuare piccole rughe. Basta una sola seduta e i risultati durano anni.

ü Laser Neodimio-Yag: riduce fortemente le rughe superficiali e moderatamente quelle più profonde. In pratica stimola il collagene del derma a produrre nuove fibre elastiche.

ü Laser a luce pulsata (una sorgente di energia con un fascio di luce che sfrutta le proprietà delle diverse lunghezze d’onda) è una tecnica soft di ringiovanimento efficace contro macchie, acne, couperose e cicatrici.

C’È FILLER E FILLER

I filler sono sostanze che vengono iniettate per colmare gli avvallamenti provocati dalle rughe. Ma attenzione, i filler possono essere riassorbibili o permanenti. Tra questi ultimi ci sono il silicone liquido (vietato per legge) e gli acrilati, che possono creare problemi. Da un punto di vista biologico, infatti, una sostanza che non si riassorbe è un corpo estraneo. Se l’organismo non riesce a metabolizzarlo, può verificarsi il rigetto anche a distanza di molti anni. Quando succede, la pelle inizia a gonfiarsi e si possono formare granulomi con l’apertura di fistole verso l’esterno. L’unica soluzione è intervenire chirurgicamente, con la conseguenza di ritrovarsi il viso deturpato da cicatrici permanenti.

TRATTAMENTI PROFONDI

Sono quelli che utilizzano, con metodi differenti, microiniezioni di acido ialuronico. Si tratta di un polisaccaride, cioè uno zucchero naturale molto simile in tutte le specie viventi. Viene utilizzato per riempire le rughe (nel metodo filler) e per rivitalizzare la pelle migliorandone l’elasticità, l’idratazione e aiutandola a proteggersi meglio anche dall’azione aggressiva dei raggi solari.

BOTULINO: SÌ O NO?

Botulino o “botox” , come dicono gli americani. La tossina (sì, è proprio una specie di veleno) , iniettata sotto la pelle, paralizza quei muscoli del viso che, contraendosi, provocano i segni di espressione. Così l’epidermide diventa immobile, quindi senza imperfezioni. In realtà, la bellezza di un viso dipende dalla sua capacità di esprimere emozioni. Ecco perchè l’uso della tossina botulinica per spianare le rughe è il rimedio più innaturale a cui si possa ricorrere. Non solo. Quando un muscolo si muove, fa circolare meglio il sangue e la linfa nella pelle, mantenendola giovane. Quanto agli studi sugli effetti del botulino, quelli seri riguardano solo l’uso di piccolissime quantità iniettate in zone delimitate, come per esempio sul muscoletto che, contraendosi, provoca la ruga tra le sopracciglia. Non si conoscono con sicurezza gli effetti per il trattamento di vaste zone del viso. Un altro intervento da evitare è quello con cui vengono introdotti nel viso dei fili per “tirare su” la pelle. In pratica, con un ago il medico inserisce un filo chirurgico non riassorbibile e lo ancora ai tessuti profondi. Al momento l’effetto è notevole. Ma, con il passare degli anni, la pelle cede e i fili, rimasti sottocute, potrebbero ledere i vasi sanguigni oppure entrare in contatto con le strutture nervose, dando dolori acuti.

PER NON SBAGLIARE FAI COSÌ

ü Informati su quali sono gli effetti collaterali delle terapie proposte. Chiedi quale tipo di risultato, minimo e massimo, puoi ottenere.

ü Non fidarti di chi sostiene di essere l’unico in grado di eseguire un trattamento: consulta un altro medico. Fidati di un dottore che spiega tutto con chiarezza ed è sempre reperibile.

ü Non farti iniettare sostanze senza prima conoscere gli effetti collaterali nel tempo ed evita quelle non riassorbibili (silicone e acrilati).

ü Non fidarti di medici che esercitano in strutture non qualificate (gabinetti estetici e saloni di bellezza).

ü Non dimenticare che gli esiti non sono mai uguali per tutti e ricordati che i risultati migliori sono quelli più naturali. Per maggiori approfondimenti, consulta il sito www.isplad.org (dell’Associazione Italiana di Dermatologia Plastica).

LA DIETA CHE FA BENE ALLA TUA PELLE

Una volta la settimana, mangia così.

Se hai fra i 30 e 40 anni

Un menu ricco di antiossidanti, utile a prevenire le prime rughe e a mantenere la tonicità muscolare.

COLAZIONE: tè verde, fette biscottate con marmellata.

SPUNTINO: un’arancia.

PRANZO: risotto alla zucca, frittata di spinaci, insalata di crescione, lattuga, carote.

MERENDA: una fetta d’ananas.

CENA: minestrone di verdure miste e farro, spiedini di sarde e finocchietto, insalata di verza e noci.

Se hai fra i 40 e i 50 anni

Un menu adatto a prevenire disturbi alla circolazione, migliorare la microcircolazione, tenere sotto controllo colesterolo e couperose.

COLAZIONE: caffè d’orzo, biscotti con farina integrale e uvetta.

SPUNTINO: una mela (anche cotta) con uvetta e cannella.

PRANZO: spaghetti con il pomodoro, insalata di verdure cotte al vapore (carote, cipolle, broccoli) e fagioli di Spagna, con una manciata di rucola tritata.

MERENDA: macedonia.

CENA: risotto con i funghi, merluzzo con pomodorini e olive nere, spinaci saltati in padella.

Se hai fra i 50 e i 60 anni

Questa combinazione è ricca di alimenti antiossidanti e fattori protettivi contro i disturbi che possono insorgere a questa età, dalle vampate di calore all’osteoporosi.

COLAZIONE: un bicchiere di latte di soia con muesli con noci e mandorle, albicocche disidratate.

SPUNTINO: uno yogurt alla soia.

PRANZO: fusilli, branzino al cartoccio, insalata di rucola, carote e tarassaco con un cucchiaino di semi di zucca tostati.

MERENDA: due kiwi.

CENA: zuppa d’orzo con carciofi, fagioli e zucca. Cime di rapa saltate in padella.

CAPELLI IN FORMA

Capelli e unghie sono appendici naturali della pelle. I capelli crescono sul cuoio capelluto, cute del cranio che si differenzia dal resto dell’epidermide per una maggior consistenza e perchè i peli che vi crescono sono molto più numerosi, più forti e provvisti di ghiandole sebacee più sviluppate. La loro crescita è legata all’età. A 10-15 anni escono dallo stesso follicolo pilifero due o tre capelli. In seguito, dallo stesso foro spunta un solo capello e con un diametro inferiore. Molti dei capelli che cadono, dunque, non vengono più rimpiazzati. In più, in alcuni periodi, la perdita è maggiore. Succede nelle stagioni fredde, perchè la diminuzione delle ore di luce altera il meccanismo di produzione della melatonina (in autunno ne cade dal 20 al 30 per cento in più). Ecco perchè diventa importante preservarli e curarli con l’avanzare dell’età.

SEI REGOLE D’ORO

1. Ti piace lavare i capelli tutti i giorni? Usa uno shampoo molto delicato e fai un solo lavaggio. Una percentuale elevata di tensioattivi (presente nei prodotti che fanno molta schiuma) può danneggiare la sottile pellicola idrolipidica che protegge la guaina del capello.

2. Attenzione al phon, che non va mai usato troppo caldo; la temperatura elevata durante l’asciugatura porta a ebollizione l’acqua presente nel capello e ne danneggia le proteine.Il calore è dannoso per la microcircolazione del cuoio capelluto e può indurre la formazione di bolle d’aria nel fusto, con conseguente rottura della cuticola e formazione di doppie punte.

3. Lacca, schiume e lozioni dopo-shampoo non rovinano i capelli. Anzi, li avvolgono con una sottilissima patina e li proteggono dalle aggressioni di sole, vento e smog. La sera, però, va eliminata ogni traccia di qualsiasi prodotto, spazzolando a lungo i capelli, così che durante la notte possano respirare.

4. Non pettinare o spazzolare i capelli bagnati. In questo stato, sono meno resistenti alla trazione ed è più facile superare il punto di rottura. Prima di usare il phon, non frizionarli, ma tampona l’acqua in eccesso: li asciugherai più in fretta.

5. Prediligi acconciature morbide e cambia spesso pettinatura, riga, posizione di fermagli, forcine e cerchietti. Ti aiuta a evitare la cosiddetta alopecia da trazione.

6. Se hai i capelli fragili, infine, può essere utile assumere degli integratori specifici. Dopo aver consultato il dermatologo, puoi scegliere ferro, rame, zinco e bitotina, acquistabili in farmacia, in erboristeria oppure nei supermercati.

PROTEINE E SALI LI PROTEGGONO C’è un legame inscindibile tra alimentazione e salute della chioma. Una dieta senza proteine, già dopo pochi giorni, fa ridurre il diametro del bulbo dei capelli causando una perdita del pigmento; la carenza di minerali o di vitamine può provocare, invece, una caduta massiccia. La dieta giusta? Eccola a seconda del tipo di capelli che hai.

ü Se hai capelli fragili: le vitamine A, C, D, E e H, presenti in carote e albicocche, peperoni, cereali (soprattutto miglio), pane integrale, uova, soia e miele hanno proprietà rinforzanti.

ü Se vuoi combattere forfora e caduta. Bloccali con il selenio, contenuto per esempio nel germe di grano.

ü Se hai i capelli opachi. Soia e lievito di birra, grazie a colina, inositolo, biotina e acido pantoteico ridanno tono e luminosità.

Se hai i capelli grassi. Per te sono adatti lievito di birra, germe di grano, miglio integrale, pinoli, arachidi, noci, pistacchi.

di Silvia Calvi

Donna Moderna – 13 aprile 2005

redazione

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