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La forfora: verità e falsi miti

In termini tecnici la forfora si definisce una situazione parafisiologica, perché è un’alterazione della pelle della testa. In pratica, le squamette fini e puntiformi che si vedono sono il prodotto finale di un accelerato ricambio delle cellule dello strato corneo della cute, che staccandosi in notevole quantità diventano visibili. Quando alla forfora è legato un eccesso di sebo, per cui le squame sono untuose e «pesanti», si parla di forfora grassa. La forfora secca, invece, è associata a una cute disidratata per cui le squame sono asciutte e «leggere». Secondo recenti studi, in entrambi i casi all’origine del problema c’è una componente costituzionale e una predisposizione familiare. Ma cos’altro c’è da sapere su questo fenomeno? Vediamolo di seguito.

C’è correlazione fra forfora e caduta dei capelli?

Contrariamente al sentito dire, non c’è alcun collegamento tra la forfora e la caduta dei capelli. A volte però i due fenomeni si presentano in contemporanea. In questo caso si tratta di solito di forfora grassa, collegata a una eccessiva stimolazione sebacea e a capelli grassi. Questa situazione dipende da un aumento degli ormoni androgeni, da cui dipende anche la calvizie androgenica (la forma più diffusa).

Chi soffre di forfora deve lavare i capelli meno spesso?

No, anche se si soffre di forfora si può benissimo fare lo shampoo tutti i giorni. A patto però di utilizzare, due volte la settimana, un prodotto antiforfora specifico, e negli altri giorni uno shampoo molto delicato che non aggredisca la pelle.

In molti casi la forfora è infatti legata a un’intolleranza alle sostanze contenute in alcuni shampoo, gelo lacche per i capelli. In questo caso la desquamazione è una forma di difesa messa in atto dalla pelle del capo. Ovviamente ci deve essere sempre una predisposizione al problema. In ogni caso, se la forfora è scatenata da un prodotto per i capelli, per risolvere il problema basta interromperne l’applicazione.

Quando la forfora è lieve si può eliminare utilizzando con regolarità uno shampoo medicato antiforfora, una o due volte alla settimana, per tre mesi. Si tratta di prodotti che contengono principi attivi, come il solfuro di selenio, in grado di ridurre la desquamazione. Quando invece la forfora è più forte, ed è accompagnata da prurito, bisogna applicare anche una specifica lozione alcol-salicilica che aiuta l’eliminazione delle cellule cornee morte e il loro rinnovamento. Va applicata 1- 2 volte al giorno per circa tre settimane. Ricordate, però, che nonostante le cure la forfora tende a ripresentarsi ciclicamente, anche a distanza di lungo tempo.

La forfora aumenta con lo stress?

Problemi sul lavoro, in famiglia, o comunque uno stato continuo di tensione, favoriscono la comparsa della forfora. Lo stress provoca infatti uno squilibrio degli ormoni androgeni, che altera il film idrolipidico superficiale della pelle. Si crea così uno stato di sofferenza delle cellule dello strato corneo, con conseguente maggiore desquamazione e formazione di forfora. Tutto questo, però, solo se si è,già predisposti a soffrire di forfora.

Stare all’aria aperta migliora o peggiora il disturbo?

Stare all’aria aperta di solito fa scomparire il disturbo: si regolarizzano infatti il ricambio cellulare e la produzione sebacea. Non bisogna però esagerare con il sole: anche la pelle della testa si può scottare (e, quindi, desquamarsi).

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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