Chirurgia estetica, addio!

Si fa ma non si dice. Tanto non se ne accorge nessuno. Basta il tempo di una pausa pranzo e il gioco è fatto. E poi se ti fanno notare che hai un’aria nuova e uno sguardo luminoso, puoi sempre dire che è merito dei primi raggi di sole. Nessuno capirà che sei passata dal medico estetico a farti un minilifting (chiamiamolo cosi): un nuovo tipo di trattamento che toglie un po’ di anni dal viso senza ricorrere al bisturi. Perchè oggi, in fatto di bellezza, il taglia, tira e cuci non va più di moda. Piacciono le tecniche veloci: una punturina, un peeling o una macchina che cancellano o attenuano i segni del tempo. Nel linguaggio medico si definiscono tecniche non invasive: nelle confessioni di chi le sceglie, diventano piccoli miracoli. Vediamoli.

I rimedi antietà
L’ultima novità? È in arrivo dagli Stati Uniti e si chiama Plasma. In cambio di 2 mila dollari e due ore di tempo, un apparecchio a onde radio fa sparire le rughette intorno a occhi, bocca e sulla fronte. Le onde, infatti, stimolano la produzione di collagene, la sostanza che ridà la giovinezza. Non subito e non per sempre, però, Gli effetti del thermage sono visibili dopo qualche settimana e l’intervento va ripetuto almeno una volta l’anno per mantenere il risultato. Ma non è certo questo il problema. Anzi, è proprio l’idea di sottoporsi a sedute con effetti temporanei, quindi reversibili, che conquista le americane. Ma anche, e forse di più, le italiane. “Trovo orribili le facce rifatte, quelle cosi trasformate che non le riconosci più” dice Antonella Clerici, presentatrice tv. “lo l’unico trattamento che mi sono concessa è stato l’acido glicolico, qualche anno fa. Ma non ho nulla in contrario alle punturine per riempire una ruga che ieri non c’era. Se uno non è contento, non continua più e torna come prima”. E siccome a pensarla come la bionda conduttrice di La prova del cuoco e di Adesso sposami sono tante, ecco che si parla di boom. “Gli interventi estetici non chirurgici sono richiestissimi” conferma Antonino Di Pietro, presidente e fondatore dell’lsplad, la Società di dermatologia plastica ed estetica. ” Tanto che da quest’anno all’Università di Milano esiste una specializzazione post laurea proprio in dermatologia plastica. Del resto, su dieci persone che si rivolgono a un dermatologo, sei chiedono consigli su come mantenere la pelle più giovane, e cercano rimedi poco aggressivi che diano risultati molto naturali”. Per evitare l’effetto faccia da bambola, con pelle tirata e lucidissima, bocche a canotto e sguardi inespressivi. Quali sono, allora, queste tecniche? “Per le rughe più marcate, per esempio quelle tra naso e bocca o tra le sopracciglia si usano i filler” spiega Di Pietro. “Si tratta di prodotti biologici che vengono iniettati con aghi sottilissimi a una profondità di due, tre millimetri. La ruga si solleva e la pelle si distende. Fra i più usati c’è l’acido ialuronico, una sostanza che il nostro corpo produce naturalmente ma che, con il passare degli anni, diminuisce, provocando un assottigliamento del derma”. Gli effetti durano tre o quattro mesi e una seduta costa circa 400 euro. Per combattere la perdita di tonicità della pelle, poi, ci sono il Cross-linked (una rete di acido ialuronico che viene iniettato insieme a enzimi per favorire la produzione del colla- gene) e il Picotage: tante gocce di acido ialuronico puro, a distanza di un centimetro l’una dall’altra, dalla fronte al decollete.
Per cancellare le macchie tipiche dell’età che avanza, invece, ci sono i peeling che eliminano le cellule morte. Ne esistono di vari tipi” spiega Maurizio Vignoli, chirurgo plastico. “Più sono intensi, più sono efficaci, ma maggiore è il rischio che si corre. Alcuni, per esempio quelli fatti negli Stati Uniti, qui non li propone nessuno. Perchè basta poco per sbagliare e rovinare un viso”. E sì, perchè in Italia pare proprio che vinca la prudenza. Tanto è vero che il botulino, una tossina amatissima negli Stati Uniti per i suoi effetti distensivi sul volto (le dive che ricorrono a questa sostanza non si contano più) , in Italia è vietata per cure estetiche e si usa solo negli ospedali. Anche se poi nei salotti è facilissimo trovare signore e ragazze che confessano di averlo fatto. “Nei congressi ci scontriamo sempre con gli americani”, dice ancora Di Pietro. “Perchè noi non vogliamo essere degli spiana rughe, siamo medici attenti alla salute delle persone”.

redazione

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