Colpisce oltre l’80% delle donne italiane. E non fa distinzioni d’età ne tantomeno di peso. La cellulite, infatti, non è un disturbo che dipende da invecchiamento organico o cellulare e nemmeno dal sovrappeso. Il problema può essere invece di tipo ormonale o circolatorio: nel primo caso, a causa di un abbassamento del livello degli estrogeni, il naturale processo di lipolisi rallenta, provocando i cosiddetti cuscinetti adiposi. Se la cellulite, invece, è la conseguenza di un rallentamento del flusso sanguigno e del drenaggio linfatico, si verificano gonfiori degli arti inferiori che, a lungo andare, provocano, soprattutto sulle cosce, la tipica pelle dall’aspetto a materasso.
Il 25% delle donne soffre di cellulite genetica. Hanno cioè, per ereditarietà, una corporatura del tutto particolare, ad anfora, che si allarga dai fianchi in giù: quando ingrassano, i chili in eccesso si concentrano tutti su glutei e cosce; se poi dimagriscono, questi punti sono gli ultimi a beneficiarne. In questi casi, è importantissima un’azione preventiva dell’inestetismo. Cioè un’alimentazione ricca di frutta e verdura (esclusi i legumi) e povera di grassi. A cui abbinare, in sinergia, tanta attività fisica da svolgere almeno tre volte alla settimana per mezz’ora, con l’assistenza un esperto che indichi gli esercizi mirati. Occorre anche evitare il più possibile interferenze ormonali: è opportuno, pertanto, non usare la pillola anticoncezionale.
In alcuni casi, per esempio dopo una gravidanza, la cellulite può essere eliminata con più facilità. Venendo meno alcune delle principali cause dell’inestetismo (per esempio i problemi di circolazione del sangue o di ritenzione tipici della gestazione), diventa più semplice eliminarla sfruttando l’azione sinergica di una dieta specifica, abbinata al movimento. A tavola, ogni giorno si potrà scegliere tra agrumi, uva, mirtilli, prugne, ciliegie, more, melone, ananas, pomodori. Contengono, infatti, bioflavonoidi: sono vitamine del gruppo p che svolgono un’azione protettiva dei capillari e anti edematosa. Poi, almeno tre volte alla settimana, è fondamentale svolgere attività fisica. Prima di cominciare, però, converrà farsi consigliare da un esperto quella più adatta alle proprie esigenze estetiche.
Adottare una dieta adeguata è certamente un buon inizio: si impedisce, infatti, che si verifichino aumenti di peso che peggiorerebbero l’inestetismo. Da sola, però, la dieta non basta. La cellulite dipende da più fattori. Quindi, per combatterla davvero, occorre agire a 360 gradi, con dieta mirata, attività sportiva costante e trattamenti specifici.
In questi casi si consiglia un programma mirato e intensivo da seguire quotidianamente per almeno tre mesi e far diventare, poi, una buona abitudine. Prevede anzitutto attività sportiva leggera, da eseguire in palestra con l’assistenza di un allenatore che, dopo una valutazione, stabilisca gli esercizi più indicati. Poi, l’alimentazione: deve essere sana, ricca di frutta e verdura e integrata con bioflavonoidi. Per assumerne una dose importante, però, vale la pena di inserire nella dieta anche degli integratori a base di centella asiatica e ginkgo biloba.
La cellulite in età giovanile dipende da fattori ormonali, che possono coincidere con il primo approccio a metodi
anticoncezionali come la pillola. In altri casi, durante lo sviluppo il metabolismo subisce un cambiamento e rallenta la sua attività causando situazioni di sovrappeso che possono tradursi in una cellulite leggera con qualche adiposità localizzata come culotte de cheval. Dopo i quarant’anni, il disturbo è legato soprattutto al sistema endocrino femminile: quando la donna inizia a subire alterazioni ormonali, può insorgere. L’unico vantaggio, nel caso specifico, è se si è sempre fatto sport: si ha un corpo più tonico e scattante, con una circolazione migliore e tessuti più ossigenati. La cellulite in età giovanile p
A stretto contatto con inquinamento e smog, aumenta l’azione nociva dei radicali liberi, dai quali dipende l’ossidazione di cellule e capillari, responsabile dei disturbi tipici della cellulite. Ecco perché al mare, dove l’aria è ricca di iodio, una sostanza che stimola il metabolismo, ci si sente sempre più leggere e sgonfie.
Le scarpe con più di 5 cm di tacco alterano la postura corretta provocando, nel tempo, un’irritazione dei capillari delle gambe, i quali, diventando meno elastici, non si ossigenano correttamente. Alcuni indumenti elasticizzati, in particolare i jeans, comprimendo il corpo, non ossigenano bene i tessuti, ostacolando il naturale ritorno del sangue venoso verso l’alto e provocando ritenzione idrica che dà luogo ai gonfiori.
Hanno la funzione di favorire l’espulsione di tossine da parte dell’organismo e dell’epidermide. Ma, dato che agiscono attraverso il calore ad alte temperature, il rischio è che si verifichi una vasodilatazione che può accentuare il problema. Il calore è nemico della cellulite al contrario di quello che si pensa. Il vero alleato della vasocostrizione che agisce sulla circolazione sanguigna incentivandola è il freddo. Ottima soluzione è infatti preferire la doccia tiepida o fresca, al bagno caldo. Un consiglio in più? Prima di uscire dalla doccia concentra un getto di acqua fredda su glutei e cosce per aiutare il microcircolo.
Il massaggio è utilissimo perché, favorisce il drenaggio dei liquidi di ristagno aiutando lo scioglimento dei cuscinetti di cellulite. Non solo: attraverso la manipolazione, i principi attivi contenuti nei cosmetici anticellulite penetrano meglio e più facilmente. Molte delle nuove formulazioni, però, non richiedono massaggio. Si tratta di texture più leggere, in versione spray, facilmente assorbibili, e ideali per chi ha poco tempo. Qui gli attivi sono incapsulati e superconcentrati, veicolati dagli speciali microfori dell’erogatore. L’ideale, comunque, sarebbe alternare sempre l’applicazione di questi cosmetici a un massaggio localizzato.
Il peggioramento della cellulite dopo il massaggio può capitare se viene eseguito in maniera troppo energica. Se la cellulite è edematosa, ossia legata a problemi di ritenzione idrica, il massaggio energico è addirittura vietato, perché può rompere i capillari e peggiorare la situazione. Se, invece, la cellulite è legata a un problema di ipotonia, ovvero se si ha anche un cedimento dei tessuti cutanei e della muscolatura, l’ideale è alternare sedute di linfodrenaggio, che favorisce lo smalti mento dei liquidi di ristagno e un massaggio sportivo o connettivale piuttosto energico ma non pesante, che tonifichi la muscolatura.
Asportando costantemente lo strato superficiale cutaneo, carico di impurità e cellule morte, l’esfoliazione attenua l’effetto buccia d’arancia. In questo modo, migliora anche la qualità dell’epidermide che, purificata, ottimizza la capacità di assorbimento dei principi attivi specifici anticellulite. Per un’azione urto, l’ideale è fare, almeno una volta alla settimana, lo scrub a secco: sfregare la pelle asciutta con un guanto in luffa, insistendo su glutei , cosce e ginocchia.
Questa patologia risente di più fattori: problemi ormonali, circolatori, di ritenzione idrica sono delle costanti che non si eliminano con un trattamento estetico occasionale. Ogni programma, invece, deve essere seguito con costanza nel tempo. L’ideale sarebbe fare un ciclo completo (in genere dieci sedute in quattro settimane), quindi sospendere per tre mesi e ricominciare. Inoltre, è importante sapere che qualsiasi programma estetico funziona davvero solo se associato a una dieta equilibrata e a un regime di vita sano. Infine, il trattamento deve essere consigliato da un esperto, a seconda del tipo di cellulite.
Ci sono metodi più efficaci di altri su precisi tipi di cellulite. In generale, si distinguono quattro grandi categorie.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…
Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…
Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…
Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…
Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…