La testa tenuta a posto

Malinconiche radici bianche, uno spento color castano la voglia di onde al platino o di ricci.

Alzi la mano quella donna che non ha la periodica tentazione di cambiare il colore o la foggia della chioma. E sono sempre di più anche gli uomini che al parrucchiere chiedono di mascherare i capelli bianchi o i “colpi di luna” per esaltare il fascino maturo.

Talvolta però si viene assaliti da i dubbi: ad esempio di fronte a una recente notizia circa la presunta pericolosità delle tinture responsabili di allergie quando non addirittura di forme tumorali. Cosa c’è di vero?

“Sotto accusa in questo caso è la presenza nei prodotti usati per colorare i capelli della parafenilendiammina, una sostanza che il compito di fissare la tinta sul fusto evitando che al primo lavaggio vada via – spiega il dermatologo Antonino Di Pietro -.Gli animali, di laboratorio esposti a veri e propri bagni di questa sostanza hanno in effetti sviluppato forme tumorali alla vescica. Ciò non significa assolutamente che chi si sottopone periodicamente a tinte debba essere a rischio di cancro, mentre è vero che l’uso frequente di questa sostanza può dare luogo a sensibilizzazione cutanea e conseguenti fenomeni di prurito, dermatite allergica e forfora. Conviene, quindi, limitare la frequenza dei trattamenti aggressivi sui capelli e fare attenzione a eventuali reazioni».

Ma anche chi non fa tinte o permanenti, in questo periodo pre-primaverile sarà alle prese con la più o meno accentuata perdita di capelli. Una “muta” fisiologica che può rappresentare l’occasione per dare nuova vita alla chioma, visto anche che presto i capelli saranno aggrediti dagli effetti non sempre benefici di sole, vento, piscine e mare.

Ecco allora in questa pagina qualche idea su come averne cura:

pagina a cura di Paola Tiscornia

I DISTURBI

Ecco alcuni dei disturbi che più frequentemente colpiscono capelli o cuoio capelluto

Dermatite allergica.
È un disturbo del cuoio capelluto caratterizzato da lesioni arrossate, squamose, giallastre e untuose, a forma di chiazza circolare.

Le cause: fattori genetici, modifiche delle componenti grasse della pelle oppure lo stress.

La cura: sospendere qualsiasi trattamento aggressivo, come permanenti, stirature, colpi di sole; non effettuare lavaggi troppo frequenti e mai con prodotti eccessivamente sgrassanti; non usare phon caldo. Si può provare a prendere argilla per bocca e a utilizzare piante ad azione drenante, come tarassaco e linfa di betulla.

Forfora.

È un prodotto della desquamazione del cuoio capelluto, che si manifesta come una polvere bianca o piccoli aggregati che si staccano dal cuoio capelluto. Colpisce soprattutto il sesso maschile.

Le cause: un fattore allergico, come ad esempio l’uso di uno shampoo sbagliato (eccessivamente aggressivo e sgrassante), dermatite seborroica oppure lo stress.

La cura: il dermatologo consiglierà, caso per caso, lo shampoo delicato più adatto; si utilizzano anche lozioni da frizionare sul cuoio capelluto a base di acido salicilico o principi attivi quale cheluamide o ceramidi fosfolipidi.

Doppie punte.

Il capello, giunto a una certa lunghezza, diventa più sottile e si divide.

Le cause: trattamenti sbagliati e aggressivi, conseguenza di malattie (come l’anemia) oppure di una debilitazione generale dell’organismo, spazzolate troppo energiche oppure uso di phon eccessivamente caldo.

La cura: occorre risalire alla causa scatenante del disturbo e tagliare periodicamente i capelli.

CONSIGLI

Ecco alcune regole stilate con la consulenza del professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano.

SHAMPOO

Lavaggio anche tutti i giorni, ma con uno shampoo molto delicato. Se il contenuto di sostanze sgrassanti (tensioattivi) è troppo alto, si elimina il grasso del film idrolipidico che protegge la guaina del capello. Un solo lavaggio è sufficiente a detergere capelli e cuoio capelluto.

RISCIACQUO

Dopo lo shampoo, va sempre fatto un risciacquo accuratissimo con acqua fredda, che rinsalda le squame della cuticola (la parte più esterna del capello) con l’effetto di una migliore lucentezza. L’acqua calda, al contrario, solleva le squamette della cuticola togliendo luminosità al capello e indebolendolo.

BALSAMO

Utile per dare morbidezza e luminosità alla chioma, ma da risciacquare con molta cura, per evitare di appesantire il capello e irritare il cuoio capelluto.

CADUTA

In caso di diradamento, si possono lavare lo stesso i capelli liberamente con uno shampoo molto delicato. Attenzione però a non maltrattarli e a non strofinare troppo il cuoio capelluto: frizioni troppo energiche

redazione

Recent Posts

Rigenerazione cutanea su misura: per ogni pelle la sua soluzione

Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…

2 anni ago

Filler riassorbibili o permanenti: differenze e possibili rischi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…

3 anni ago

Tatuaggi e nei: quali rischi?

Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…

3 anni ago

Come rinforzare le unghie: rimedi per mantenerle sane e belle

Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…

3 anni ago

Viso stanco al rientro dalle vacanze: rimedi e trattamenti

Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…

3 anni ago

Digital aging: come contrastare l’invecchiamento digitale

Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…

3 anni ago