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DIECI NOVITA’ PER TOGLIERSI 10 ANNI

In fondo è questione di dettagli. Basta lo sguardo più aperto, l’incarnato più luminoso, il collo più fresco e già si possono dichiarare tranquillamente dieci anni di meno. Per “ringiovanirsi” un po’ bisogna affrontare lifting e interventi chirurgici impegnativi? Sbagliato. Oggi le nuove tecniche medico-estetiche regalano forti sconti sull’età con interventi poco impegnativi (anche economicamente) e supermirati. A patto, naturalmente, di affidarsi al “bisturi” giusto.

Via le rughe d’espressione
Piccola, ma tanto fastidiosa. È quella ruchetta verticale che spunta in mezzo alle sopracciglia. Non si può mimetizzare neanche con la più generosa delle frange ma può sparire con un colpetto di bisturi. Per “spianarla” a Beverly Hills il chirurgo estetico Renato Calabria ha messo a punto una tecnica chirurgica considerata la migliore alternativa al Botox. “L’uso della tossina botulinica spaventa, soprattutto per la temporanea paresi alle palpebre talvolta provocata dalla diffusione del veleno”, commenta Ermete de Longis, presidente della Società di chirurgia estetica italiana (SCEI). “Invece questa tecnica offre risultati eccellenti con un intervento minimo.”. In che cosa consiste? Lo specialista prima seziona il muscolo corrugatore, il responsabile delle antipatiche “pieghe” (si chiamano rughe della glabella). Dopo avere inciso per un centimetro circa all’inizio delle sopracciglia (o attraverso le palpebre), asporta il pezzettino che “avanza”, sutura ed è fatta. Le sopracciglia mascherano la cicatrice. Il tutto in un quarto d’ora, in ambulatorio e in anestesia locale. E già che siete da quelle parti potreste anche riposizionare le sopracciglia.

Più luce allo sguardo
Avete cominciato a notare lo “sguardo triste”? La colpa può essere delle sopracciglia “discese”. Per rimediare non c’è solo il lifting, basta intervenire incidendo lungo la linea superiore per circa un terzo e asportando una piega di cute. “Se il chirurgo è bravo il risultato è ottimo e le cicatrici impercettibili”, dice de Longis. Anche in questo caso si interviene in ambulatorio e in anestesia locale. Insieme all’intervento per le rughe sulla fronte costa circa 2mila euro.

Quei solchi sulle labbra…

Un’altra spia del tempo che passa è il breve tratto tra il naso e la bocca. Per rimediare all’appiattimento delle zone che vanno dal fabbro alle narici (filtro nasale) è stato messo a punto un piccolo intervento. “Si ricostruisce con due striscioline di gore-tex larghe pochi millimetri”, spiega Giuseppe Sito, chirurgo plastico napoletano. “Sono necessarie quattro minime incisioni (quelle di un grosso ago), due all’apice del labbro e due sotto il naso”. Il gore-tex è un materiale atossico usato da tempo anche nella cardiochirurgia, di solito non comporta rischi di rigetto, ma dovesse capitare le striscioline si possono sfilare. Anche questo è un intervento che dura circa una mezz’ora, da eseguire in ambulatorio in anestesia locale. Lascia la zona un po’ gonfia per alcuni giorni. Ma il vero dubbio è un altro: poi si corre il rischio di dare baci al gore-tex? “No, perché dopo un mese il materiale viene “rivestito” dal collagene e non se ne avverte più la presenza”, assicura lo specialista. Costo: circa 2mila euro.

Narici perfette
Togliere la gobbetta del classico “profilo all’italiana”, non basta. A volte per ringiovanire l’espressione del viso basta intervenire sulla punta. Il chirurgo la “scava”, la orienta o la rimodella. “Si innestano frammenti di cartilagine prelevati dal setto nasale o da dietro il lobo dell’orecchio”, spiega Guido Borsetti, primario di chirurgia plastica all’Ospedale Maria Vittoria di Torino e consigliere della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (SICPRE). Lo specialista decide se operare tagliando la base del naso e sollevandolo (tecnica open tip) o intervenire dalle narici. Nel primo caso la cicatrice tra le narici con il tempo risulterà quasi invisibile. L’intervento dura un’ora e richiede l’anestesia totale. Dopo bisogna “indossare” un cerotto sopra a una placchetta di gesso per 3-4 giorni e tamponi per 48 ore. La punta è una parte difficile da trattare per la sua mobilità. Rimodellarla costa come una rinoplastica completa: da 5mila euro in su.

Su con il mento

Il mento si appesantisce e attorno al collo si formano antiestetiche “collane” di pelle. “Si chiamano bande platismatiche e sono provocate dal rilassamento del muscolo platisma, che nel collo è sottile quasi come una membrana”, Precisa Giuseppe Sito. Che cosa si può fare? Con la vibroliposcultura al Microair, uno strumento di precisione che fa vibrare la cannula aspiratrice migliaia di volte al minuto, si può ridurre l’eccesso di grasso. Il chirurgo fa una piccolissima incisione sotto il mento per inserire la cannula, da qui riesce a ritagliare le bande platismatiche e ridare un aspetto compatto al collo. L’intervento è ambulatoriale, in anestesia locale e dura un’ora circa. Poi, si dovrà tenere un grosso cerotto per 4-5 giorni. Costo: circa 4mila euro.

“Un giallo” sulle macchie
Sognate una pelle del viso senza macchie? La speranza si chiama “peeling composti”. “Si tratta di un mix di acidi cosmetici con potere levigante o schiarente”, spiega il dermatologo milanese Antonino Di Pietro. Ultimi arrivati sul mercato sono “compositum” (contro le rughe sottili e le cicatrici da acne) e “yellow” (agisce principalmente contro le macchie). Quest’ultimo, messo a punto in Brasile, consiste in una crema gialla a base di acido azelaico. Si mette sul viso per circa 4 ore (e per altre 4 la pelle resta color paglierino), un ciclo completo si ripete per 4 giorni, ma in certi casi basta una sola applicazione per avere buoni risultati. Costo: 100-150 euro a seduta.

Seno a prova di gravità
Un seno importante è sempre in lotta con la forza di gravità. Con la menopausa i tessuti mammari sono formati prevalentemente da grasso e la cute diventa meno elastica, e può essere il caso di pensare a una liposuzione riduttiva. Le dimensioni però devono essere ragionevoli (non si passa da una quinta a una seconda) e la cute ancora abbastanza elastica. “Aspirando il grasso in superficie con una cannula, inserita dal solco mammario o dall’ascella, si ottiene la retrazione della pelle e una leggera elevazione dell’areola'” spiega lo specialista romano Marco Gasparotti, tra i maggiori esperti italiani di liposuzione. È necessaria la sedazione profonda o l’anestesia generale e spesso un giorno di degenza. Dopo si devono portare dei cerotti per una decina di giorni. Anche in questo caso la scelta del chirurgo qualificato è fondamentale per il risultato. Costo: tra 4 e 6mila euro.

Aspiranti maggiorate
Se invece il seno è minuscolo l’unico rimedio è la protesi. Quelle in silicone del tipo “altamente coesivo” sono le più richieste. Il ente di  controllo americano che in un primo momento le aveva vietate, all’inizio di quest’anno ha rivisto la sua posizione permettendo di impiantarle in mille pazienti. Di recente ne sono state prodotte altre, sempre in silicone coesivo, più morbide e disponibili in forme e misure diverse. Costano circa mille e 600 euro la coppia.

Glutei come Jennifer
Le protesi di ultima generazione vengono in aiuto anche a chi vuole un sedere alla Jennifer Lopez o gambe ben tornite. Si inseriscono sotto il muscolo grande gluteo (e non sopra,

sedendosi) attraverso invisibili incisioni nella piega interglutea. L’intervento dura circa 2 ore, è in anestesia totale e richiede 48 ore di degenza. Vietato sedersi per alcuni giorni e bisogna indossare una fasciatura per circa una settimana. Costo: 7-8mila euro. Le protesi per regalare le giuste curve anche ai polpacci, invece, si sistemano, attraverso un’incisione nel retro del ginocchio, sopra il muscolo. Preferibile l’anestesia totale anche per questo intervento che dura poco più di un’ora. Costo: 5-6mila euro.

Pancia tonica
Forti dimagrimenti e gravidanze hanno in comune un effetto collaterale antipatico: il crollo della parete addominale. Un disastro estetico che spesso causa mal di schiena. Guai oggi risolvibili con la tecnica Round Mesh, ideata dall’equipe dell’Humanitas di Milano e dal dipartimento di chirurgia dell’Università di Modena. Ecco come funziona: prima si toglie grasso in eccesso, poi una leggera “pancera” di rete di polipropilene viene applicata ai muscoli ventrali, fatta girare dietro sui muscoli dorso-lombari, poi riportata anteriormente e fissata. Risultato: la pancia è appiattita, la colonna vertebrale non è più sollecitata. L’intervento, in anestesia totale, dura 2 ore e richiede 2-3 giorni di degenza. Il costo si aggira sui 7mila euro.

redazione

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