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Sgraditi ricordi dell’estate.

Non è raro, dopo le vacanze, scoprire sulla propria pelle spiacevoli ricordi dell’estate appena tra scorsa: il colpevole, o meglio, i colpevoli di queste sgradite sorprese sono i funghi. Ovvero dei minuscoli microrganismi che vivono normalmente sulla nostra pelle senza provocare problemi fino a quando particolari condizioni ambientali o fisiche non li fanno proliferare, causando una serie di problemi più o meno importanti.

A spiegare come prevenire e curare questi nemici invisibili è il professor Antonino Di Pietro, direttore del Servizio di Dermatologia dell’Ospedale di Indago in provincia di Milano “. “Tra le particolari affezioni provocate dai funghi” spiega “le più comuni di questo periodo che segue l’estate sono essenzialmente tre: la psoriasi versicolor o fungo di mare, la tinea cruris e il piede d’atleta. Ciascuna di queste micosi, così sono chiamate le infezioni provocate da funghi interessa una diversa parte del corpo, ma tutte hanno in comune il fatto di essere scatenate dalla temperatura elevata, sia ambientale sia, di conseguenza, del corpo e dall’umidità. Un binomio, questo, tipico della stagione estiva”.

Quali sono i sintomi di micosi?
Il fungo di mare si manifesta di solito quando l’abbronzatura comincia a svanire con la comparsa di macchie bianche soprattutto sul busto, sulle braccia e sulle gambe, più raramente sul collo e mai sul viso. In condizioni normali il fungo responsabile di questa micosi è innocuo. Ma a volte la pelle modifica il proprio PH, cioè il grado di acidità, e questo crea le condizioni favorevoli per la proliferazione del fungo, che si accresce e forma vere e proprie colonie. I mutamenti che scatenano la micosi avvengono d’inverno e possono essere dovuti a cause molto diverse, ma è solamente dopo essersi abbronzata che la persona comincia a vedere gli effetti del fungo: dove le colonie fungine hanno invaso la pelle l’abbronzatura è più sottile e meno profonda, e quindi va via rapidamente, lasciando dietro di sé le antiestetiche macchie. La tinea cruris ha la caratteristica di manifestarsi nelle grandi pieghe del corpo, all’inguine oppure sotto le mammelle, ma se non curata tempestivamente può estendersi al pube, all’addome, alle cosce e alla piega tra i glutei. Si presenta con chiazze arrossate e desquamanti che hanno la parte centrale più chiara e i bordi arrossati e molto marcati. Le chiazze sembrano migliorare spontaneamente in un primo momento, ma questo non significa affatto che la malattia stia guarendo da sola. Successivamente compaiono altri sintomi come bruciore e prurito che possono diventare molto intensi. L’affezione chiamata “piede d’atleta”, o tinea pedis, è una micosi che si presenta negli spazi fra le dita dei piedi, in particolare nello spazio tra il terzo e il quarto dito. Colpisce soprattutto le persone, con una netta prevalenza di maschi adulti, che praticano un’intensa attività sportiva, costringendo i piedi dentro le scarpe da ginnastica, o che frequentano abitualmente le piscine. Dopo un iniziale arrossamento, seguono macerazione e desquamazione, fino alla formazione di piaghe lineari chiamate ragadi, molto dolorose”.

Professor Di Pietro, si possono curare queste affezioni in modo definitivo?
“Certamente, purché si abbia l’accortezza di agire con tempestività e costanza ci si può liberare del problema applicando sulla parte delle creme antimicotiche. “Le più efficaci nel caso della tinea cruris e del piede d’atleta sono creme a base di tioconazolo oppure terbinafina, da applicare sulla parte interessata per almeno due settimane, mentre per il fungo di mare è consigliabile ricorrere all’econazolo in schiuma. Si usa come un normale detergente per doccia, ma non va risciacquato. Sono sufficienti tre giorni di cura per liberarsi degli ospiti indesiderati”.

Le micosi si possono prevenire?
“Sì, osservando un’accurata igiene personale, evitando di tenere addosso troppo a lungo il costume bagnato quando fa molto caldo, lasciando d’estate il piede il più possibile libero dalla costrizione delle scarpe chiuse. Nel caso del fungo di mare che, ricordiamolo, è tra le micosi più diffuse, è consigliabile giocare d’anticipo, sottoponendosi alla cura con econazolo prima di recarsi in villeggiatura. Anche se il fungo non fosse presente la cura non provocherebbe alcun effetto sgradito”.

redazione

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