Prendete una spugna. Riempitela d’acqua. Ovviamente, non riuscirete mai a bruciarla. Bene, è più o meno quello che accade al corpo quando è gonfio d’acqua. Che si accumula nei tessuti, tra una cellula e l’altra. Risultato: l’organismo non riesce a bruciare i grassi. E noi ci ritroviamo gonfie, pesanti. E, soprattutto, insidiate dalla cellulite. Un tormento che affligge il 95 per cento delle donne. Per fortuna, per tutto il mese di maggio, sarà possibile, con un esame gratuito, valutare l’entità del problema.
Un mese di controlli E’ infatti il Mese della prevenzione della ritenzione dei liquidi: un’iniziativa promossa dall’Isplad, società scientifica che si occupa di dermatologia plastica, in collaborazione con l’acqua minerale Danone Vitasnella e con Dietosystem, società leader nel campo della nutrizione. Più di cinquecento medici, in tutta Italia, saranno disponibili per effettuare un controllo gratuito sulle pazienti. Volete sapere il nome dello specialista più vicino a casa vostra? Basta chiamare il numero verde 800-013984. E, una volta scoperto se e quanto siete state ‘colpite’ dalla ritenzione idrica, cosa fare per combatterla? Innanzitutto bisogna seguire un corretto regime alimentare. Ma attenzione: non pensate che buttandovi su una dieta ferrea risolverete qualcosa.
Equilibri delicati Una delle caratteristiche della ritenzione idrica è la difficoltà a dimagrire, pur mangiando poco. A volte si registra addirittura un aumento di peso da un giorno all’altro. La mossa numero uno da fare in questi casi, allora, è ridurre l’apporto di sale. Perchè? “L’equilibrio idrico del nostro corpo è molto delicato”, spiega Antonino Di Pietro, dermatologo plastico di Milano. “Ed è regolato dalla concentrazione di potassio, che si trova prevalentemente all’interno delle cellule, e di sodio, presente nel liquido interstiziale. Così, se si verificano squilibri nella concentrazione di sali, il bilancio idrico si altera. E in pratica, tra una cellula e l’altra, viene ‘richiamata’ più acqua per diluire il sodio”.
Tanto movimento “Ecco perchè”, prosegue l’esperto, “dobbiamo tener presente che il nostro corpo ha bisogno di 5 grammi circa di sale al giorno. E, visto che molti cibi sono già salati di per sè, è meglio non aggiungere più di 3 grammi di sale alle pietanze di un giorno”.
Altra buona regola contro l’eccesso d’acqua (che si accanisce in particolare nelle gambe) e una sana attività fisica. Quindi: pedalate, nuotate, fate le scale a piedi!
DEA VERNA
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