L’abbiamo amato alla follia, tutte in fila a farci rosolare dai suoi raggi per diventare nere che di più non si può. Poi, all’improvviso ci hanno detto che il sole fa male, che fa aumentare le rughe, che provoca lesioni profonde alla pelle, che può causare tumori cutanei. E allora, cosa dobbiamo fare quest’estate? Prima di disertare spiagge e piscine per stare lontane dai suoi raggi chiariamoci le idee con l’aiuto di un esperto, il dermatologo Antonino Di Pietro. Che ci tranquillizza subito. Prendere il sole è importante come respirare, o bere. Ma, proprio come l’acqua, che se è troppa può creare problemi a stomaco e reni, va dosato con criterio per goderne i benefici senza incorrere in danni. Il segreto sta tutto qui: nei giusti limiti, il sole è un amico perché rinforza le ossa, cicatrizza le piccole ferite, combatte l’untuosità della pelle. Quando è troppo può aumentare le rughe o far riesplodere un acne che sembrava in via di guarigione. E, soprattutto, può provocare scottature: ognuna di queste, anche se minima, è una ferita che intacca in profondità le cellule. All’inizio la rigenerazione dei tessuti è facile. Ma, a lungo andare, diventa sempre più difficile. E’ da qui che possono nascere i problemi.
Esporsi al sole tra le undici del mattino e le due del pomeriggio, quando i raggi sono perpendicolari, è il modo migliore per scottarsi, dice il dermatologo Antonino Di Pietro.
Un avvertimento valido per tutti, ma in particolar modo per i più piccoli. I bambini, infatti, hanno la pelle delicatissima, che si arrossa molto più facilmente di quella degli adulti. Per loro, quindi, niente spiaggia nelle ore calde. E sempre, da mattina a sera, una protezione efficace e sicura.
Molti, prima di partire per le vacanze, fanno qualche lettino o lampada solare. Ma è davvero una buona idea?
Come sempre, è una questione di misura: una lampada Uva al giorno scarica sulla pelle una quantità esagerata di ultravioletti che non può che nuocere, dice Antonino Di Pietro. Ma un paio al mese, anche per un lungo periodo, non provocano guai. Basta usare un buon prodotto con filtro 8.
L’invecchiamento della pelle non è causato da una scottatura, spiega Antonino Di Pietro.
A provocarlo sono le tante, troppe esposizioni che si sommano nel tempo. Non a caso, le donne che ne soffrono di più sono quelle che si concedono due messi di mare ogni estate e qualche settimana bianca in inverno.
In Australia, dove la fascia di ozono che protegge la Terra è più rarefatta, tutti hanno il terrore dell’abbronzatura. Alle nostre latitudini questo allarmismo è ingiustificato, chiarisce Antonino Di Pietro. I pochi giorni di sole che ci concediamo noi un mese all’anno non possono procurare i danni tanto temuti dagli australiani. Chi, però, vuole andare ai tropici o esporsi per l’intera estate, deve scegliere protezioni adeguate.
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