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I segni lasciati dai raggi del sole

Quando ci esponiamo ai raggi del sole, godendo della sua carezza sulla pelle, ci troviamo in realtà immersi in un vero e proprio bagno di radiazioni e quelle che esercitano gli effetti più rilevanti sulla pelle sono gli UVB e gli UVA. Non parleremo qui di invecchiamento né di melanoma, ma solo degli effetti sensibilizzanti. Con l’aiuto del dottor Antonino Di Pietro, dermatologo milanese, vediamo come nascono questi problemi e come risolverli.

Eritema solare

L’eritema è la prima reazione della cute all’esposizione al sole. Significa solamente rossore (i raggi ultravioletti B ne sono la causa) e costituisce il primo passo obbligato verso la tintarella. Se però la pelle è particolarmente sensibile o non si è stati cauti nell’esporsi, si può avere una risposta cutanea abnorme che si manifesta con gonfiore, prurito, chiazze più o meno in rilievo e, a volte, anche papule, cioè noduletti sotto pelle. Secondo le teorie più recenti di questa forma di eritema sarebbe dovuta a una risposta di tipo immunitario: gli UV agirebbero sui linfociti della cute, alterando l’azione e riducendone l’effetto.Da qui la reazione di ceri enzimi dannosi e la liberazione di sostanze infiammatorie. Come l’istamina, responsabili di rossore, bruciore eccetera. Il perché una persona sviluppi questa risposta “allergica” al sole non è ancora chiaro mentre è noto che l’assunzione di certi farmaci o di altre sostanze fotosensibilizzanti possono scatenare l’eritema.

I trattamenti. Cominciare una strategia preventiva un mese o almeno 15 giorni prima delle vacanze, assumendo del betacarotene, il precursore della vitamina A. Per due motivi: questo pigmento, passando nei tessuti, si dispone sotto l’epidermide e forma così una barriera ai raggi solari; in più, grazie alla sua colorazione aranciata, regala un bel colore dorato all’abbronzatura. Il betacarotene è presente nelle verdure e nei frutti colorati, ma si può trovare anche in integratori.

_Esponetevi al sole in modo graduale e proteggete sempre la pelle con filtri solari.

_Se nonostante le precauzioni l’eritema insorge, fate subito degli impacchi impregnando delle garze con acqua fredda e amido (5-6 cucchiai per ogni litro d’acqua) oppure ricorrete a un impacco di camomilla. Fate cuocere per dieci minuti a fuoco lento una manciata di fiori in un po’ d’acqua; lasciateli raffreddare e poneteli direttamente sulla pelle, coperti con una garza, per mezz’ora e ripetete due volte al giorno. Usate saponi delicati e aggiungete all’acqua della vasca da bagno sempre dell’amido.

Fino a quando l’epidermide è arrossata, evitate il sole, e la spiaggia: anche all’ombra la pelle si surriscalda, i vasi si dilatano e il bruciore aumenta.

_Se l’eritema peggiora, il trattamento farmacologico prevede l’uso di pomate antistaminiche (ma attenzione poi a non esporsi alla luce solare perché possono dar luogo a reazioni fototossiche) oppure di creme a base di idrocortisone.

Macchie scure

La comparsa di macchie scure sulla pelle è dovuta a un’iperpigmentazione (cioè un eccesso localizzato di melanina) scatenata dal sole ma dovuta a vari fattori. Tra questi l’uso di determinati farmaci fotosensibilizzanti o sostanze allergizzanti, ma soprattutto fluttuazioni ormonali come quelle tipiche della menopausa e della gravidanza (da qui il cloasma gravidico: chiazze che si manifestano su fronte, guance, mento durante la gestazione).

I trattamenti. Fondamentale è la prevenzione: sotto il sole applicare sempre solari ad alta protezione e schermo totale sulle macchie. Alla sera si può usare una crema schiarente a base di acido cogico. Una volta comparse le macchie, non c’è un rimedio immediato: al termine della vacanza, si può intervenire con trattamenti medico-estetici più risolutivi come la diatermocoagulazione, la crioterapia o il fotopeeling con il laser.

Orticaria solare

L’orticaria è un classico fenomeno allergico e che si manifesta in persone predisposte (prevalentemente donne giovani) alle prime esposizioni al sole. Bastano pochi minuti perché sulla pelle compaiono pomfi di colore pallido, che danno di solito un intenso prurito. Questo disturbo è in relazione con un’allergia al sole, diretta o mediata da farmaci fotosensibilizzanti, e richiede un’accurata diagnosi.

I trattamenti. Di solito il fenomeno tende a esaurirsi spontaneamente, ma si deve stare lontani dal sole. Per i trattamenti, si può ricorrere a quelli indicati per l’eritema.

redazione

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