E’ UN ANTIDEPRESSIVO E NON COSTA NULLA

Finalmente un pò di ottimismo. Il dr. Antonino Di Pietro esordisce con entusiasmo: il sole fa bene, è un toccasana per le ossa, libera le endorfine quindi regala piacere ed energia. E’ un antidepressivo naturale gratuito e alla portata di tutti. Continua spiegando che la razza umana è stata creata senza indumenti, quindi la nostra pelle è geneticamente programmata per proteggersi, dannoso è naturalmente l’eccesso. Da quest’ultimo dobbiamo difenderci con prodotti adeguati e con buon senso.

E il famoso buco dell’ozono?

Il problema della rarefazione e della conseguente diminuzione dello spessore di questo involucro gassoso esiste. Ma in Italia, in Europa in generale, non è un fenomeno così preoccupante come ad esempio in Australia o in America, dove addirittura c’è un bollettino quotidiano sull’intensità dell’ozono. In più noi siamo una razza mediterranea, quindi geneticamente più preparata e protetta.

I PRODOTTI DA PREFERIRE?

Sicuramente le creme a protezione totale, o un sun block, che aiutano a proteggerci dagli ultravioletti, soprattutto nei primi giorni, dopo un inverno col corpo coperto. Secondo lo schema della CEE, le protezioni oscillano da 1 a 15, quelle superiori seguono parametri extraeuropei. Le creme dovrebbero essere poco occludenti, prive di oli. Ideale l’emulsione ed il latte, perché prodotti troppo grassi impediscono la traspirazione aumentano la temperatura causando dermatiti.

ATTENZIONE AGLI INFRAROSSI

Si parla molto di ultravioletti, e gli infrarossi passano troppo spesso in secondo piano. Sono raggi termici contro i quali si può fare poco: producono calore. Se paragoniamo i raggi ultravioletti a degli spilli, sappiamo che si può porre loro degli schermi, il calore invece (quello degli infrarossi appunto) non è arginabile, è come cuocere qualcosa al cartoccio. I danni? Capillari dilatati, ricambio del sangue rallentato, diminuzione dell’ossigenazione con conseguente invecchiamento cutaneo. Producono teleangectasie (le famose venuzze sulle gambe) e stimolano la fragilità capillare.

UN RIMEDIO: RINFRESCARE

L’unico rimedio esistente è quello di eliminare i raggi termici, raffreddando la pelle. Abbiamo un’alleata validissima: l’acqua.

Io consiglio sempre, aggiunge il dottor Di Pietro, di portare con sé uno spruzzino, quelli da giardiniere, riempito con acqua minerale e ghiaccio. Meglio non usare l’acqua del mare, perché contiene microcristalli che asciugando creano un effetto specchietto che aumenta la rifrazione dei raggi solari e l’inaridimento cutaneo.

redazione

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