al parrucchiere. E’ possibile cambiare testa?

Da sempre considerati simbolo di femminilità i capelli sono i primi a subire le variazioni imposte dalle mode, ma anche dall’umore del momento. Capita perciò anche alle future mamme di desiderare di cambiare taglio o colore, magari proprio per sottolineare la trasformazione che sta avvenendo nella propria vita. Ma non tutti i trattamenti sono consigliabili in questo periodo, perchè le sostanze chimiche utilizzate per realizzarli possono, in qualche caso, nuocere al bambino: per modificare la forma o il colore del capello, infatti, sono necessari acidi particolari che possono essere potenzialmente assorbiti dall’organismo della mamma rischiando di nuocere al feto. Il cuoio capelluto, infatti, è ricco di vasi sanguigni attraverso i quali le sostanze chimiche possono entrare in circolazione nel sangue ed essere poi assorbite dalla placenta, raggiungendo il bambino.

LA PERMANENTE
.LA PERMANENTE RENDE I CAPELLI RICCI E VOLUMINOSI. E’ un intervento definitivo perchè l’effetto, anche se con il tempo si indebolisce, non scompare completamente. Il trattamento può essere realizzato su tutta la lunghezza del capello o solo sulle punte.
.SI UTILIZZA UN ACIDO CHE SERVE A ROMPERE I PONTI SOLFURICI DEL CAPELLO, cioè i legamenti che gli danno la forma. Quando questi ponti si aprono, il capello perde la sua struttura iniziale e può assumere una nuova, cioè quella che ricalca la forma del bigodino. Dopo aver applicato l’acido e i bigodini si lascia in posa per un tempo variabile in base all’effetto desiderato, più o meno riccio.
.A QUESTO PUNTO, SI DISTRIBUISCE UN FISSANTE per richiudere i ponti solfurici. Il capello acquista così definitivamente la nuova struttura. I fissanti sono sostanze composte da bicarbonato di sodio e acqua ossigenata a basso volume mescolati con acqua e shampoo. I prodotti utilizzati per la permanente totale o per quella sulle punte sono gli stessi: a seconda del taglio di capelli, del tempo di posa, del diametro dei bigodini e della parte di capello trattata si possono ottenere effetti molto diversi, dai capelli quasi crespi ai riccioli più morbidi.

LA STIRATURA
. LA STIRATURA E’ UN TRATTAMENTO OPPOSTO ALLA PERMANENTE perchè rende il capello liscio. Il risultato è più o meno soddisfacente a seconda del grado di arrendevolezza del capello.
.PUO’ ESSERE EFFETTUATA IN DUE MODI: con una piastra elettrica calda o con l’acido. Il primo metodo ha il pregio di non danneggiare eccessivamente il capello, ma l’effetto sparisce presto, soprattutto se il capello è molto riccio di natura.
.LA STIRATURA CON L’ACIDO HA UN EFFETTO PIU’ DURATURO, ma può danneggiare il capello a causa delle sostanze chimiche utilizzate e della lunghezza dei tempi di posa del prodotto. L’acido per stirare i capelli è lo stesso che si usa per la permanente, cambia però la consistenza: mentre il primo è liquido, perchè si deve poter maneggiare il capello con facilità, quest’ultimo si presenta come una crema pastosa, perchè, dopo aver spezzato i ponti solfurici deve mantenere il capello nella posizione diritta per tutta la durata dell’applicazione.

LE TINTURE

Permanente
.LA TINTURA PERMANENTE MODIFICA IL COLORE DEI CAPELLI in modo duraturo: sparisce, infatti, solo con la ricrescita del capello. La sostanza utilizzata per colorare è costituita da un supporto (una crema oppure un gel) che contiene i cosiddetti precursori del colore (cioè sostanze chimiche non colorate capaci di penetrare nella struttura del capello attraverso l’apertura delle squame, per poi trasformarsi in componenti colorate), da ammoniaca e acqua ossigenata (provocano il rigonfiamento del capello e dissolvono in parte i pigmenti naturali).
.NEL PRODOTTO SONO PRESENTI ANCHE ALCUNE SOSTANZE TRATTANTI la cui funzione è quella di dare brillantezza alle chiome e permettono alle squame di cheratina (sostanza che costituisce i capelli, i peli, le unghie e la pelle) di richiudersi, fissando i coloranti all’interno. Si distribuisce il prodotto sull’intera chioma. Il tempo di posa è di circa mezz’ora.

Semipermanente
.LA TINTURA SEMIPERMANENTE E’ INDICATA SE SI VUOLE MODIFICARE DI QUALCHE TONO IL COLORE NATURALE, per donare riflessi luminosi e per nascondere i capelli bianchi, coprendoli con uno strato di colore che si deposita nella parte più esterna. Infatti, questo tipo di tintura si attenua gradualmente dopo circa due mesi.
.LA FORMULAZIONE NON CONTIENE AMMONIACA, MA SOLO UNA PICCOLA PERCENTUALE DI ACQUA OSSIGENATA; può presentarsi sotto forma di schiuma oppure di crema. La prima è utile per ravvivare, illuminare e rendere uniforme il colore originario dei capelli. La formulazione in crema dona, invece, una tonalità più intensa unita a una migliore copertura e a una maggiore durata (la tintura semipermanente resiste, infatti, fino a sei lavaggi circa).
.IL PRODOTTO VIENE STESO UNIFORMEMENTE SU TUTTA LA CAPIGLIATURA, quindi, bisogna lasciarlo agire per qualche minuto, infine, si sciacqua accuratamente.

Temporanea
.LA TINTURA TEMPORANEA REGALA ALLA CAPIGLIATURA RIFLESSI COLORATI, senza tuttavia coprire gli eventuali capelli bianchi. La sostanza utilizzata è, infatti, costituita da molecole piuttosto grandi che non riescono, quindi, a penetrare all’interno del capello, ma si fissano semplicemente all’esterno di esso.
.SI TRATTA DEL TIPO DI COLORAZIONE CHE RISPETTA MAGGIORMENTE LA SALUTE DEL CAPELLO, ma anche di quello meno duraturo, in quanto si elimina con tre-quattro lavaggi. La tintura deve essere distribuita sull’intera chioma, per poi essere risciacquata.

LA DECOLORAZIONE
.La decolorazione viene utilizzata per schiarire i capelli di molti toni (per esempio dal castano al biondo platino) o per decolorarli prima di tingerli con un altro colore (non sempre si può passare direttamente da un colore all’altro).
.I capelli vengono schiariti grazie all’acqua ossigenata a venti, trenta o quaranta volumi a seconda delle necessita, che elimina i pigmenti colorati presenti nel capello.
.L’effetto è maggiore quanto più lungo è il tempo di posa. Si tratta di un procedimento tra i più drastici e aggressivi per la struttura del capello. I prodotti usati dal parrucchiere contengono di solito acqua ossigenata emulsionata con sostanze emollienti e rivitalizzanti.

I FLASH
.I flash costituiscono una variazione dei colpi di sole dei quali seguono il principio: variegare il colore mantenendo però un aspetto assolutamente naturale.
.Tuttavia, il contrasto non è giocato solo sui toni chiari, ma anche su quelli scuri: per esempio, si eseguono anche i riflessi ramati sui capelli neri. Il procedimento è lo stesso dei colpi di sole: si utilizza una cuffia oppure la spatolina.
.In questo tipo di trattamento i tocchi di colore sono più ampi di quelli usati per i colpi di sole. I flash vengono effettuati su tutta la lunghezza del capello. L’effetto è di un’estrema luminosità grazie al contrasto che si crea tra il colore naturale e il tocco della nuova colorazione.

LE MECHE
.Le meche schiariscono i capelli in modo più delicato e con un effetto più naturale rispetto a quello ottenuto con la decolorazione. E’ prevista la decolorazione (eseguita solo sul capello, senza toccare la radice) di una parte della capigliatura.
.La donna indossa una speciale cuffia di gomma bucherellata, quindi il parrucchiere, utilizzando un apposito uncinetto, estrae le ciocche dalla cuffia coprendole poi con la tinta o il decolorante, oppure distribuendo i tocchi di colore con un pennello piatto.
.Le ciocche di capelli trattate sono piuttosto spesse e scelte su punti strategici del capo in modo da valorizzare l’effetto globale della schiaritura che risulta, comunque, molto omogenea.

I COLPI DI SOLE
.I colpi di sole hanno un obiettivo simile a quello delle meche, cioè schiarire con un effetto naturale. Sono preferibili quando i capelli sono sottili e fragili perchè, pur coprendo i capelli bianchi e donando riflessi dorati, non intaccano il bulbo e non richiedono continui ritocchi. Anche in questo caso si decolora il capello (ma non fino alla radice).
.Il procedimento è semplice: il parrucchiere prende una ciocca, da cui separa dei ciuffetti, sui quali agirà il prodotto (non sempre si usa la cuffia).
.Nel colpi di sole le ciocche raccolte sono sottilissime: l’effetto è quindi molto naturale. La schiaritura non è, però, uniforme come nelle meche, ma limitata solo a quei punti della testa che, in genere, risultano naturalmente schiariti dal sole.

I trattamenti VIETATI e quelli PERMESSI
La permanente E’ sconsigliata per le donne incinte perchè gli acidi potrebbero entrare nel circolo sanguigno attraverso il cuoio capelluto. Inevitabilmente, il bambino, attraverso la placenta, li assorbirebbe. Tuttalpiù si può eseguire una permanente leggera solo sulle punte.
La stiratura La stiratura con la piastra può essere eseguita senza problemi, anche se è meglio non ricorrervi spesso per non indebolire troppo i capelli. Per la stiratura con l’acido vale, invece, lo stesso discorso della permanente: l’acido deve infatti essere distribuito su tutta la lunghezza del capello, partendo dalla radice. La sostanza chimica utilizzata può dunque passare nel sangue attraverso il cuoio capelluto.
Le tinture Durante la gravidanza è preferibile non tingersi i capelli con i prodotti a base di sostanze chimiche (sali ossidanti e parafenilendiamina): questi potrebbero entrare in circolazione nel sangue attraverso i piccoli vasi sanguigni di cui è ricco il cuoio capelluto ed essere poi assorbiti dalla placenta. Se non si vuole rinunciare a un tocco di colore anche nei nove mesi, ci si può orientare sulle tinture a base di sostanze vegetali (camomilla, hennè, mallo di noce) che si acquistano in erboristeria. Queste sostanze naturali, infatti, non sono nocive per il feto
La decolorazione Decisamente sconsigliata: infatti, la sostanza usata per decolorare viene applicata anche su tutta la superficie della testa e, quindi, potrebbe essere assorbita dal cuoio capelluto.
Meche, colpi di sole e fash E’ possibile sottoporsi a questi trattamenti anche durante la gravidanza. In tutti e tre i casi, infatti, le sostanze chimiche vengono a contatto solo con il capello e non con il cuoio capelluto: in questo modo non possono entrare nel circolo sanguigno e quindi nella placenta. In ogni caso, è meglio assicurarsi che le tinture non contengano la parofenilendiamina, una sostanza molto tossica.

redazione

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