Il prurito

Ma è un piacere effimero che si trasforma subito in un vivo bruciore: la pelle si rompe, si escoria e può uscire anche un po’ di sangue. Piccole croste in questi casi sono un normale e legittimo ricordo.
Grattarsi può essere gratificante nel momento in cui si compie ma insopportabile è ciò che ti spinge irrefrenabiimente a farlo: il prurito.
Ma cos’è il prurito, quali sono le sue principali cause e cosa possiamo fare per fermarlo?
Nella nostra pelle esiste una rete fittissima di piccole terminazioni nervose. Quando si crea un fatto irritativo la stimolazione del sistema nervoso superficiale provoca per reazione la sensazione pruriginosa.
Lo stimolo irritativo può essere di natura diversa: si può trattare di una semplice e leggerissima pressione come ad esempio una piuma che accarezza la pelle, oppure può essere la reazione a una sostanza chimica non tollerata, ad esempio l’applicazione di creme allergizzanti.
In caso di eczema o dermatite allergica il prurito è il primo dei sintomi principali. Esso è dovuto alla reazione della cute nei confronti di una sostanza con cui siamo venuti a contatto. In pratica è come se la pelle si ribellasse a sostanze ritenute dannose e per mezzo del prurito volesse farlo sapere. Se il prurito non si ascolta o non si sa capire, la dermatite diventa sempre più grave dando luogo a vescicole, bolle e fissurazioni della pelle. Il prurito, quindi, è spesso il primo campanello d’allarme nei confronti di qualcosa che sta danneggiando il nostro organismo. Anche uno stress psicofisico troppo intenso e protratto a lungo può dar luogo a una sindrome pruriginosa, diffusa talvolta a tutto il corpo.
L’eritema solare, causato dall’azione dei raggi ultravioletti e infrarossi sulle pelli più delicate, comincia anch’esso con una sensazione pruriginosa e un lieve arrossamento che spesso è sufficiente a far capire al soggetto colpito che deve allontanarsi il più possibile dal sole e stare all’ombra proteggendo la cute.
Talvolta il prurito può essere invece causato dalla presenza di piccoli parassiti sulla nostra cute.
Si può trattare di acari che scavano piccole gallerie sotto la pelle e sono i responsabili della “scabbia”. In questi casi la caratteristica più importante e singolare è un prurito soprattutto serale e notturno.
Non rarissime sono infestazioni di “pidocchi” che, succhiando il sangue, causano pruriti nelle regioni pelose del pube e del capo. In questi casi l’applicazione di creme O lozioni a base di zolfo, pirelro, benzoilbenzoato risolvono in breve tempo il problema. Ma se il prurito non è di natura infettiva molto benefici possono essere dei bagni di amido o di bicarbonato di sodio e l’applicazione di polveri di talco mentolato.
Non dimentichiamo comunque che il prurito è sempre un sintomo per cui la vera terapia è individuare la causa ed eliminarla.

Tra le conseguenze del prurito ci può essere un ispessimento cutaneo e la comparsa di abrasioni più o meno superficiali.
Possono essere molto utili creme contenenti urea.
L’urea infatti ha un forte potere emolliente e reidratante oltre che cicatrizzante.
Non si può dimenticare che nell’ultima guerra mondiale i nostri nonni combattenti, restando in trincea, curavano le mani spaccate e indurite dal freddo bagnandole con la propria urina che, come si sa, contiene una certa quantità di urea.

dott. Antonino Di Pietro
Specialista in dermatologia e venereologia
MILANO

redazione

Recent Posts

Rigenerazione cutanea su misura: per ogni pelle la sua soluzione

Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…

2 anni ago

Filler riassorbibili o permanenti: differenze e possibili rischi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…

3 anni ago

Tatuaggi e nei: quali rischi?

Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…

3 anni ago

Come rinforzare le unghie: rimedi per mantenerle sane e belle

Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…

3 anni ago

Viso stanco al rientro dalle vacanze: rimedi e trattamenti

Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…

3 anni ago

Digital aging: come contrastare l’invecchiamento digitale

Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…

3 anni ago