STRATEGIE ANTI-BRUFOLI

Tutto sommato avere l’acne è un po’ come dire di essere giovani considerato il fatto che il novanta per cento dei “foruncolosi” ha meno di vent’anni. È solo nella pubertà, infatti, che le ghiandole del sebo, le principali imputate in questo processo, iniziano la loro attività secretrice. Intorno ai dodici anni, con lo sviluppo del sistema ormonale, compaiono gli ormoni androgeni i quali tra le varie funzioni hanno anche quella di stimolare le ghiandole sebacee. Da questo momento in poi la pelle e i capelli cominciano a diventare più grassi e possono comparire i primi problemi dermatologici.

Un fattore importantissimo per l’insorgenza dell’acne è sempre un aumento della produzione sebacea. Questo evento può verificarsi o per un incremento degli ormoni androgeni che stimolano la ghiandola del sebo oppure per una maggiore sensibilità agli stimoli della ghiandola stessa la quale si eccita con estrema facilità.

COME SI FORMA?

Ma come si forma l’acne? Attraverso il poro e il condotto sebaceo, soprattutto se dilatati per un eccesso di secrezione, i germi che vivono normalmente sulla superficie cutanea, possono penetrare all’interno della ghiandola sebacea e riprodursi sensibilmente. Tra questi germi i maggiori responsabili sono gli stafilococchi, gli streptococchi e i propriobacteris acnes. Questi batteri s producono le lipasi, enzimi che trasformano i trigliceridi del sebo in acidi grassi, i quali poi irritano il dotto pilosebaceo e ne causano il restringimento e la chiusura.

Il sebo resta intrappolato sottocute e si formano in questo modo dei piccoli rigonfiamenti che per il loro colore sono detti “comedoni bianchi”. Altre volte, invece, il materiale accumulato riesce a dilatare l’orifizio, si ha cosi il comedone aperto, detto anche “comedone o punto nero”. Il nero non è dovuto alla sporcizia ma ad un aumento della produzione della melanina. La proliferazione dei germi all’interno del comedone e il suo progressivo ingrossamento può portare alla sua rottura nel derma e dare origine a stati infettivi-infiammatori responsabili delle diverse forme di acne denominate papulo-pustolosa o nodulocistica.

ALLA LARGA DALLO STRESS

È giusto sottolineare che l’acne non ha nessuna relazione con l’alimentazione. Per decenni si sono imposte diete “in bianco” e proibiti certi alimenti ai ragazzi pieni di foruncoli, ma solo negli ultimi anni si è avuto la conferma che tutto ciò non portava a nessun tipo di guarigione o miglioramenti. Anzi in molti casi si peggiorava la situazione soprattutto psicologica perché aggiungendo una sofferenza (alimentare) non si faceva altro che ingigantire il problema.

Più importante sembrava invece lo stress il quale probabilmente inducendo una maggior secrezione di ormoni androgeni poteva contribuire a mantenere in vita e a esacerbare un’acne in corso.

A CIASCUNA LA SUA CURA

Come si cura l’acne? La terapia dell’acne procede per gradi e a seconda della gravità del caso il dermatologo sceglierà il rimedio più opportuno. Spesso nelle forme iniziali è sufficiente usare saponi a pH neutro o acido e applicare per alcune sere blande creme seboriducenti, disinfettanti e debolmente esfolianti. Nelle forme di media gravità si useranno le stesse creme ma con concentrazioni maggiori e applicate per periodi più lunghi.

Nelle forme più gravi si associerà anche una terapia per bocca con antibiotici a basso dosaggio, isotretinoina, e per le ragazze, se il caso lo richiede, si arriverà all’uso della pillola che regolarizzerà la situazione ormonale agendo sugli ormoni androgeni.

È raccomandabile non usare mai creme grasse che occludono i pori e per lo stesso motivo trucchi troppo coprenti. Utilissimo è il sole, e in particolare i raggi ultravioletti i quali su una cute acneica svolgono una azione esfoliante e disinfettante. E il brufolo? Non va torturato a sproposito ma è invece utilissimo svuotarlo (v. Vitality di ottobre).

E se restano le cicatrici? Esistono rimedi come la dermoabrasione e il peeling chimico. Con esse si asportano i primi strati cutanei levigando le asperità. dopo alcuni giorni, superata la fase crostosa, apparirà una pelle nuova. Ma quando le cicatrici sono poco numerose, molto efficace e per nulla traumatico è il riempimento dei vuoti con microiniezioni di collagene che vanno ripetute due o tre volte all’anno a seconda dei casi. Recentissime infine sono le microiniezioni con estratti proteici cellulari.

DECALOGO CONTRO L’ACNE

1.      Via le mani dal viso (spesso ci si infetta da soli)

2.      Capelli lontano dal VISO (è sbagliato coprire i foruncoli, meglio curarli)

3.      Concordare col medico l’uso di saponi, shampoo, cosmetici, profumi

4.      Lavare i viso delicatamente

5.      Usare quantità giuste dei farmaci prescritti

6.      Non sospendere le cure ai primi sintomi di miglioramento

7.      Mangiare ciò che si vuole nei limiti di una dieta sana (l’alimentazione non provoca acne)

8.      Evitare ambienti con clima caldo-umido

9.      A vere pazienza, non esistono cure miracolo

10.  Accettare gli alti e bassi dell’attività dell’ acne perché finirà con certezza.

redazione

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