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Quel noioso ASPETTO “LUCIDO”

Incostante, irritabile, difficile da trattare: la pelle grassa e sempre un problema. D’estate, ama il sole ma non sopporta il caldo. D’inverno, detesta gli sbalzi di temperatura. Nelle mezze stagioni, tende inesorabilmente a “fiorire”. In ogni caso, non c’e trucco che tenga per più di qualche ora. Ed e una magra consolazione sapere che la pelle grassa, ben lubrificata com’e, resterà giovane più a lungo, rispetto alle pelli secche e vellutate, così invidiate fino ai vent’anni.

Impariamo a conoscerla
Come noto, nelle pelli “patinate”, c’è un iperattivismo delle ghiandole sebacee. Il fenomeno può essere diffuso un po’ dappertutto, ma più spesso e circoscritto alla cosiddetta zona a “T” del viso: tempie, fronte, naso e mento. Nei due casi, specie nell’adolescenza, possono comparire brufoli e punti neri. Le cause? Sono due: gli ormoni androgeni, prodotti in abbondanza durante la pubertà, e lo stress. Entrambi agiscono da veri e propri stimolatori delle ghiandole sebacee.

Con la “pillola” va giù…
Come affrontare il problema? Prima di tutto con calma: se avete meno di diciott’anni, guardatevi intorno e vi accorgere che circa l’80 per cento dei vostri coetanei ha lo stesso problema. Per uscirne, le ragazze hanno un alleato: le pillole anticoncezionali a base di ciproterone acetato, un composto ormonale che agisce riducendo l’eccessiva produzione di androgeni. Ma non basta: ci sono miriadi di piccole cose che si possono fare per tenere sotto controllo le ghiandole sebacee “impazzite”.

Sapone o latte detergente?
La parola d’ordine per la cura della pelle grassa e: pulizia. Ricordatevi che punti neri e brufoli si formano a causa dell’ostruzione dei pori: i “canali” attraverso cui le ghiandole sebacee comunicano con l’esterno. Tuttavia, la pulizia e un’arma a doppio taglio: l’uso di un detergente troppo aggressivo, come il sapone di tipo tradizionale, secca la pelle e stimola le ghiandole sebacee a lavorare ancora di più; il latte detergente, viceversa, può lasciare residui d’unto indesiderati. L’ideale? Ricorrere a prodotti poco schiumosi, poco, o niente, profumati, da usare con acqua. Ottimi i saponi a reazione neutra o debolmente acida (pH da 7 a 5,5); definitivamente tramontati i saponi allo zolfo, troppo acidi e, perciò, aggressivi. E se vi truccate? Le cure raddoppiano: prima bisogna sciogliere il makeup con il latte, poi lavar via i residui d’unto con un sapone delicato. Mai e poi mai lasciarsi prendere dalla pigrizia: per chi va a letto senza strucco, la “fioritura” e garantita.

Attenzione alle creme
E dopo la pulizia? Vietato nutrire, permesso idratare: la crema “giusta” è leggera e non unge. E’ obbligatoria prima del trucco, potete farne a meno prima di coricarvi, perché la pelle grassa, in linea di massima, è autosufficiente. Se, però, sentite la pelle “tirare”, potete ricorrere allo stesso idratante che usate di giorno. Sarà preferibilmente un’emulsione o una lozione, mai una crema grassa. E in farmacia? Le pelli impure trovano sollievo nelle creme con benzoilperossido o con acido retinoico. In presenza di brufoli, invece, può essere raccomandato l’uso di nuovi antibiotici, a base di eritromicina e clindamicina. Nessuna di queste cure va intrapresa senza il consiglio del dermatologo.

Il sole “freddo” non fa male
Altro agente seborroico è il caldo: ce ne accorgiamo perché, d’estate, la pelle grassa “luccica” più del solito. Tuttavia, ai raggi UV è riconosciuto il ruolo di “regolatori” dell’attività delle ghiandole sebacee. Prendere il sole evitando il surriscaldamento della pelle, responsabile dei peggioramenti che, talvolta, si verificano durante le vacanze. Come? Portatevi in spiaggia un flacone a spruzzo con acqua minerale frizzante e usatelo ogni quarto d’ora. E per proteggervi? Niente filtri ne creme, ma solo il buon senso: abbronzatevi gradualmente ed evitate di esporvi nelle ore roventi.

Trucco si, ma leggero
Via libera al trucco, purché i cosmetici siano di buona marca. Alcune case farmaceutiche producono speciali makeup curativi. Scegliete formulazioni non grasse. Per la pelle, ottima la cipria in polvere, bene i fondotinta compatti o quelli liquidi “effetto mat”; no ai fondotinta cremosi. E per un veloce ritocco, una cipria compatta. In ogni caso: massima cura prima e dopo il trucco.

Pulizia del viso: si o no?
Sì, se la pelle non è infiammata. In questo caso, rivolgetevi a una brava estetista (che per essere davvero brava non deve lasciare il volto tumefatto…) e ricordatevi che le vaporizzazioni troppo prolungate sono controproducenti, perché possono provocare un’ulteriore dilatazione dei pori.

A tavola un po’ di tutto
Potete mangiare tutto quello che volete, compresi i dolci a base di cacao (ricco di oligoelementi), il gelato e gli insaccati. Tutto con buon senso, senza esagerare. E, naturalmente, frutta e verdura a volontà, per il notevole apporto di vitamine e sali minerali. Mangiare in bianco non serve se non ad aumentare lo stress e, quindi, la seborrea.

redazione

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