Il male provocato dall’herpes zoster può essere tenuto alla larga anche con la mesoterapia antalgica, un trattamento utilizzato a partire dagli anni ’50, che consiste nel contrastare il dolore agendo a livello locale.
“Tramite aghi molto sottili, della lunghezza di tre-quattro millimetri, vengono iniettate nel derma, in corrispondenza della zona dolente, alcune gocce di acqua bidistillata per preparazioni iniettabili o di soluzione fisiologica”, spiega Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. “Ciò provoca un piccolo trauma che causa un intenso e acuto bruciore della durata di pochi secondi, che probabilmente ‘impegna’ le terminazioni nervose e innalza la soglia del dolore”.
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In sostanza, poiché il dolore scatenato dal liquido somministrato è più forte di quello continuo e fastidioso provocato dall’infezione, quest’ultimo, nel 70-80% dei pazienti, non viene più avvertito. L’effetto variabile da caso a caso, può durare da alcune ore a un paio di giorni. Le sedute, che avvengono nello studio del dermatologo, in genere sono quattro-cinque. Si fanno inizialmente a distanza di uno-due giorni l’una dall’altra, poi, a mano a mano che l’effetto antidolorifico si consolida, vengono diradate. Si tratta di una procedura rapida, poco traumatica (in genere non si rompono i capillari), priva di rischi di allergie e di effetti collaterali, visto che non vengono utilizzati farmaci.
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