Fate di tutto per avere un’abbronzatura omogenea e bella da vedere. Ore e ore al sole nelle posizioni più strane pur di ottenere un colore uniforme. E poi compaiono loro le macchie. Aloni scuri, in particolare sugli zigomi, le guance, il collo, il décolleté e sul labbro superiore, di grandezza e intensità diverse.
Le macchie che compaiono in estate, di solito sul viso, possono avere caratteristiche e cause diverse, ma il meccanismo con cui si formano è sempre lo stesso» osserva il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. “Normalmente, la melanina, il pigmento scuro che colora la pelle, viene eliminata da alcune cellule-spazzino. Esistono, però, alcuni fattori che mandano in tilt questo meccanismo. Tra questi l’Invecchiamento della pelle, l’assunzione di farmaci o gli squilibri ormonali, l’applicazione dl profumi o prodotti repellenti per le zanzare sulla pelle. Ecco che così compaiono le macchie, tra cui le più note sono il melasma o cloasma, le efelidi, le lentigo solari o senili, le cheratosi”.
Conosciamone meglio, allora, con l’aiuto del nostro esperto, le caratteristiche e soprattutto l modi per attenuarle eliminarle.
È una macchia di colore grigio-marrone che può comparire anche in giovane età, su fronte, zigomi e labbro superiore, ma anche sulle areole dei seni. La causa principale sono i fattori ormonali: momenti ‘a rischio’ sono la gravidanza (in questo caso si parla di cloasma gravidico) e la menopausa, ma sono particolarmente esposte a questo problema anche le donne che fanno uso della pillola anticoncezionale. Altri fattori di rischio sono la ceretta (per esempio ai baffetti) o l’uso di creme profumate e profumi prima di esporsi al sole, oltre alla pillola annconcezionale e a una certa predisposizione genetica.
Alcuni studi ne correlano la comparsa anche allo stress. Ma è il sole che può intensificare la pigmentazione: ecco perché il melasma é anche detto macchia solare e si fa più visibile alla fine dell’estate. Queste macchie non durano tutta la vita: dopo 3-4 anni tendono a scomparire da sole ma ricompaiono non appena ci si espone ai raggi UV. Ecco perché, sia che si scelga di trattarle sia che si attenda che sbiadiscano naturalmente, è molto importante imparare a proteggersi con prodotti solari con fattore di protezione alto, meglio se 50+.
Le cure variano a seconda della profondità delta macchia. Se l’accumulo di melanina è superficiale, può essere utile un trattamento schiarente con creme specifiche. Recentemente, una sostanza che sta dando ottimi risultati è la fospidina, che sfrutta la capacità di un particolare zucchero, la glucosamina, nel riparare i danni provocali dal sole, abbinandovi l’azione dei fosfolipidi, che aiutano la pelle a rigenerarsi. Quando invece le macchie sono localizzate in profondità, a livello del derma, si potrebbe ricorrere a un peeling chimico o al laser anche se non sempre questi trattamenti riescono a risolvere il problema.
Si presentano rosse, brune, ocra e non sono da confondere con le lentiggini. Si tratta di piccole macchie dal bordo indefinito, dovute a una maggiore produzione di melanina da parte delle cellule specifiche, i melanociti. Compaiono di solito nella prima infanzia, nei soggetti con familiarità, specie se di fototipo 1 e 2 (rossi e biondi). Si localizzano nelle zone fotoesposte (viso e dorso delle braccia) e con il sole aumentano di numero e di intensità, ma senza mai diventare troppo scure.
Macchie senili: rimedi, trattamenti mirati per eliminarle, prevenzione
Sono macchie piuttosto profonde che si possono controllare o attenuare usando creme depigmentanti specifiche, sempre sotto stretto controllo dermatologico. Anche trattamenti con luce pulsata e peeling possono essere utili. Attenzione però. Tutti questi trattamenti richiedono crema solare ad alta protezione anche in città e niente sole per due o tre mesi. Non hanno controindicazioni (tranne in gravidanza e in allattamento per il peeling) e possono essere ripetuti’.
Sono chiazze di grandezza variabile e di colore bruno che affiorano principalmente sul viso, sul dorso delle mani o sul décolleté, ma anche sulle spalle e sulla schiena e, comunque, nelle zone maggiormente foto-esposte. Si formano in genere dopo i 40 anni ma possono manifestarsi anche in giovane età in caso di predisposizione genetica. Si tratta d macchie più persistenti rispetto, ad esempio, a quelle del melasma, poiché con l’avanzare dell’età il ricambio cellulare rallenta mentre aumenta lo spessore della cute, che contribuisce a rendere le chiazze più evidenti. Per eliminarle, si possono utilizzare, con buoni risultati la crioterapia, la luce pulsata o i peeling, anche se il trattamento che si preferisce oggi è il laser-q-switched, un laser molto selettivo, in grado di colpire il bersaglio, senza danneggiare i tessuti circostanti. Meno frequenti di melasma e lentigo solari, infine, ci sono le cheratosi che si presentano come piccoli rilievi scuri, irregolari e ruvidi al tatto provocati, anche in questo caso, da un’eccessiva esposizione al sole. Compaiono, in genere, dopo i 40 anni in zone esposte alla luce. Sono le macchie più comuni e sempre più diffuse negli uomini, in particolare su fronte e cuoio capelluto. In alcuni casi possono trasformarsi in un tumore maligno della pelle, l’epitelioma. Per questo sarebbe meglio farle controllare dal dermatologo una volta all’anno. Se le cheratosi sono molto piccole o superficiali, si possono curare con prodotti cheratolitici, cioè pomate a base di acido salicilico o di urea, che aiutano ad ammorbidire la pelle e che ne favoriscono la desquamazione, eliminando le cellule morte. In genere, però, si eliminano del tutto con laser, crioterapia o diatermocoagulazione a radiofrequenza. Recentemente, viene utilizzata con ottimi risultati anche la terapia fotodinamica.
La strategia di prevenzione nei confronti delle macchie causate dal sole passa anche attraverso la tavola. Utile, in particolare, è seguire un’alimentazione ricca di betacarotene, licopene, flavonoidi, omega3, vitamine C ed E (che si trovano, ad esempio, in zucca, carote, pomodori, radicchio, cavolo rosso, spinaci, broccoli, frutti di bosco, uva, kiwi) perché proteggono dai danni da raggi Uv e potenziano idratazione e ossigenazione.
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