Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Il giradito è un’infiammazione superficiale o sottoepidermica che interessa le estremità delle dita delle mani o dei piedi. L’infezione compare solitamente intorno all’unghia o al polpastrello ed è provocata da batteri come lo Streptococcus pyogenes, lo Pseudomonas aeruginosa o dall’Escherichia coli che penetrano a livello tissutale attraverso piccole lesioni presenti sulla cute.

Azioni come mangiarsi le unghie, succhiare il dito, usare sostanze chimiche irritanti, sottoporre le mani al contatto continuo con acqua, saponi e solventi rappresentano le condizioni ideali per aumentare il rischio di contrarre l’infezione.

Giradito: i sintomi

Il giradito esordisce con dolore, gonfiore e arrossamento attorno alla base o ai lati dell’unghia, nella zona in cui è presente la lesione.

In caso di perionissi

Nella sua fase acuta l’infiammazione può provocare la manifestazione di vesciche piene di pus.

Il giradito non va sottovalutato: se trascurato può estendersi alle strutture profonde del dito colpito, dando luogo a spiacevoli complicazioni.

Giradito: i trattamenti

Si può contribuire alla guarigione dal giradito, attraverso degli appositi accorgimenti. Uno dei rimedi “casalinghi” potenzialmente più efficaci consiste nella semplice azione di immergere la zona interessata in acqua tiepida e sale per alcuni minuti. Come valida alternativa si può fasciare il dito colpito con garze imbevute di disinfettanti.

Per curare l’infiammazione, molto utile risulta inoltre l’applicazione di creme antibiotiche, avvolgendo il dito con della pellicola trasparente per qualche ora, in modo da favorire la penetrazione della pomata.

Se l’infezione non scompare in pochi giorni, è importante rivolgersi al dermatologo che prescriverà famaci specifici per evitare l’aggravarsi del disturbo.