Circa l’80% della popolazione italiana soffre di pelle sensibile: a confermarlo non solo l’esperto dermatologo di Milano Antonino Di Pietro, fondatore dell’ISPLAD, ma anche l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) che la inserisce come quarta problematica della cute a livello mondiale. Ma ciò che spaventa di più sono le previsioni future, non rassicuranti a causa di ambienti sempre più inquinati, sbalzi di temperatura e sole sempre più aggressivi per la cute. Prevenire la pelle sensibile è però possibile: esistono infatti formulazioni specifiche in grado di riequilibrare la barriera idrolipidica, anche se la prima cosa da fare è comprendere come una pelle diventi sensibile.
Pelle sensibile non vuol dire pelle allergica. La pelle sensibile reagisce agli stimoli esterni con rossori, secchezza e prurito, mentre una cute allergica presenta inestetismi più evidenti come vescicole, spaccature e bolle.
La sensibilità è legata al sistema immunitario che si attiva in presenza di sostanze nocive: se pensiamo che la loro concentrazione è sempre più elevata, soprattutto nelle città, si capisce perché la pelle è diventata più reattiva.
La pelle butta fuori quello che la mente trattiene.
…vale a dire che il nostro stato d’animo si riflette sulla pelle! Forti momenti di stress e ansia possono causare rossori localizzati che si concentrano in determinate zone del viso o del corpo e possono essere accompagnati da prurito. Per fermare l’eccessiva reattività della Sensitive Skin Syndrome agli impulsi emotivi si può abbracciare il concetto di resilienza o capacità di far fronte ad eventi traumatici in maniera positiva. L’alternativa è insomma trovare una valvola di sfogo come yoga, meditazione o altri tipologie di hobby ed attività fisica che aiutino a incanalare e smaltire le cattive emozioni.
Seguire corrette abitudini di skincare diventa imprescindibile in caso di pelle sensibile. Si comincia con la detersione, preferendo detergenti poco aggressivi e senza schiuma in grado di rispettare il pH epidermico. Bene le acque micellari ricche di prebiotici naturali che aiutano l’equilibrio del microbiota cutaneo. Bisogna poi prediligere formulazioni con filtro solare per la crema viso giorno oppure formulazioni ricche di acido ialuronico o deltalattone dall’azione emolliente. La sera, invece, applicare sieri o creme dal potere lenitivo, calmante e antiossidante. Una volta alla settimana si può effettuare un trattamento idratante con l’aiuto di una maschera viso a base di rusco e calendula. Dal dermatologo evitare i trattamenti di peeling, mentre sono ottime le sedute con ceramidi dall’azione ricompattante.
Come sempre, anche dall’alimentazione può giungere un valido aiuto contro le problematiche della pelle. In caso di pelle sensibile si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e consumare molta frutta e verdura, cruda o al vapore per conservarne tutte le proprietà. Kiwi, fregole, agrumi, more e mirtilli sono invece ricchi di vitamine P e C, sostanze amiche della pelle sensibile. Stare alla larga poi dai cibi troppo speziati, fritti o piccanti perché non adatti a mantenere il benessere della pelle affetta da Sensitive Skin Syndrome. Sì anche al sushi, ma senza soia!
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