Sensitive Skin Syndrome: cos’è e come curare la pelle sensibile

Circa l’80% della popolazione italiana soffre di pelle sensibile: a confermarlo non solo l’esperto dermatologo di Milano Antonino Di Pietro, fondatore dell’ISPLAD, ma anche l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) che la inserisce come quarta problematica della cute a livello mondiale. Ma ciò che spaventa di più sono le previsioni future, non rassicuranti a causa di ambienti sempre più inquinati, sbalzi di temperatura e sole sempre più aggressivi per la cute. Prevenire la pelle sensibile è però possibile: esistono infatti formulazioni specifiche in grado di riequilibrare la barriera idrolipidica, anche se la prima cosa da fare è comprendere come una pelle diventi sensibile.

Cosa si intende per “pelle sensibile”?

Pelle sensibile non vuol dire pelle allergica. La pelle sensibile reagisce agli stimoli esterni con rossori, secchezza e prurito, mentre una cute allergica presenta inestetismi più evidenti come vescicole, spaccature e bolle.

La sensibilità è legata al sistema immunitario che si attiva in presenza di sostanze nocive: se pensiamo che la loro concentrazione è sempre più elevata, soprattutto nelle città, si capisce perché la pelle è diventata più reattiva.

Sentive Skin Syndrome: inquinamento e allergie le maggiori cause

Chiamata anche SSS nei manuali dermatologici, la Sensitive Skin Syndrome è in aumento soprattutto a causa dei livelli di inquinamento atmosferico. In paesi come Cina e Messico, dove le particelle inquinanti minacciano quotidianamente la salute e la pelle, esistono App per smartphone che calcolano giorno per giorno la qualità dell’aria (un esempio è “Plume Labs”). A questo si somma la paura di portare quest’aria malsana anche in casa. Se precedentemente si aprivano le finestre per far circolare e cambiare l’aria tra gli ambienti domestici, ora si preferiscono impianti di riscaldamento o raffreddamento artificiale che in realtà non permettono una corretta sanificazione dell’aria, favorendo un ambiente più secco e preda della polvere da acaro, estremamente dannosa per la pelle. Anche chi viaggia spesso in aereo può essere vittima dell’SSS a causa dell’aria pressurizzata e ricca di batteri. Attenzione anche all’asimmetria della pelle sensibile causata dagli smartphone. Accostando frequentemente lo schermo del telefono al viso , il calore emesso dall’apparecchio incentiva la vasodilatazione capillare che si traduce in rossori e piccole vene rotte in superficie.

Macchie rosse sul collo e sul viso: sensibilizzazione della pelle da stress

La pelle butta fuori quello che la mente trattiene.

…vale a dire che il nostro stato d’animo si riflette sulla pelle! Forti momenti di stress e ansia possono causare rossori localizzati che si concentrano in determinate zone del viso o del corpo e possono essere accompagnati da prurito. Per fermare l’eccessiva reattività della Sensitive Skin Syndrome agli impulsi emotivi si può abbracciare il concetto di  resilienza o capacità di far fronte ad eventi traumatici in maniera positiva. L’alternativa è insomma trovare una valvola di sfogo come yoga, meditazione o altri tipologie di hobby ed attività fisica che aiutino a incanalare e smaltire le cattive emozioni.

La beauty routine giornaliera per la pelle sensibile

Seguire corrette abitudini di skincare diventa imprescindibile in caso di pelle sensibile. Si comincia con la detersione, preferendo detergenti poco aggressivi e senza schiuma in grado di rispettare il pH epidermico. Bene le acque micellari ricche di prebiotici naturali che aiutano l’equilibrio del microbiota cutaneo. Bisogna poi prediligere formulazioni con filtro solare per la crema viso giorno oppure formulazioni ricche di acido ialuronico o deltalattone dall’azione emolliente. La sera, invece, applicare sieri o creme dal potere lenitivo, calmante e antiossidante. Una volta alla settimana si può effettuare un trattamento idratante con l’aiuto di una maschera viso a base di rusco e calendula. Dal dermatologo evitare i trattamenti di peeling, mentre sono ottime le sedute con ceramidi dall’azione ricompattante.

Gli alimenti da mangiare e da evitare se soffri di pelle sensibile

Come sempre, anche dall’alimentazione può giungere un valido aiuto contro le problematiche della pelle. In caso di pelle sensibile si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e consumare molta frutta e verdura, cruda o al vapore per conservarne tutte le proprietà. Kiwi, fregole, agrumi, more e mirtilli sono invece ricchi di vitamine P e C, sostanze amiche della pelle sensibile. Stare alla larga poi dai cibi troppo speziati, fritti o piccanti perché non adatti a mantenere il benessere della pelle affetta da Sensitive Skin Syndrome. Sì anche al sushi, ma senza soia!

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Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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