Tra le infezioni cutanee più comuni che possono colpire adulti e bambini c’è l’erisipela. Questo disturbo cutaneo, che si manifesta con grosse chiazze rosse leggermente in rilievo e dai margini netti, si accompagna di frequente a febbre, brividi e sensazione di freddo. Per questo il problema non sempre viene correttamente diagnosticato e può essere confuso con altre patologie dermatologiche. In questo articolo trovi una guida per riconoscere questa infezione cutanea e la relativa cura dell’erisipela.
L’incubazione dell’erisipela può durare dai 3 ai 7 giorni. Nella maggior parte dei casi l’erisipela non è contagiosa, infatti lo streptococco si contrae per autoinoculazione e successivamente colpisce gli strati cutanei più profondi e non quelli superficiali da contatto. Per questo l’infezione si diffonde con un taglio o una parte di pelle lesionata, dove i batteri hanno l’opportunità di proliferare e penetrare nel derma. L’erisipela può diventare contagiosa quando le macchie rosse con cui si manifesta sono infette e ricche di pus. In questo caso, è importante medicare con molta attenzione la persona che ha contratto l’infezione.
L’antibiotico rappresenta la cura definitiva contro l’erisipela, perché permette di eliminare il batterio dello streptococco. La terapia antibiotica comprende solitamente cicli di trattamento che vanno dagli 8 ai 15 giorni di somministrazione orale. In combinazione possono essere somministrati antinfiammatori per ridurre febbre e dolore. Utile per la pelle e per eliminare più velocemente le chiazze rosse in rilievo sono gli impacchi d’acqua caldo-umidi ai quali si può aggiungere del disinfettante o del bicarbonato per un’azione antisettica, ma senza esagerare, soprattutto in caso di cute eccessivamente lesionata. Il consiglio è di recarsi sempre da uno specialista per individuare la terapia più corretta.
L’erisipela è un’infezione recidivante che può ripresentarsi a distanza di poco tempo, soprattutto in soggetti più deboli come anziani, bambini o individui affetti dal diabete. In questi casi lo specialista può prescrivere un terapia antibiotica più lunga e duratura e richiedere sedute di osservazione del paziente. Se il soggetto è recidivo occorre prestare attenzione ogni qual volta si lesioni o ferisca. È importante avere sempre in casa del disinfettante e delle garze sterili per pulire la ferita più volte al giorno garantendo una corretta guarigione.
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