L’inverno porta con sé gli odiati sbalzi di temperatura. Se fuori il termometro registra temperature sotto zero, all’interno di uffici e case si possono trovare microclimi tropicali. Un cambio di temperatura così sproporzionato si riflette sulla salute e si traduce in alcuni sintomi come mal di testa, sbalzi di temperatura corporea, pelle secca e affaticamento. Esistono dei limiti in cui mantenere i gradi del riscaldamento per tutelare il benessere psicofisico dell’organismo e alcuni accorgimenti che si possono seguire per mantenere un ambiente caldo senza compromettere il benessere di casa e famiglia. Scopriamoli insieme.
Le forme di riscaldamento più diffuse sono termosifone e condizionatore. L’impianto di riscaldamento con termosifone è più diffuso anche se ha un tempo di risposta più lungo, ovvero impiega più tempo per riscaldare l’ambiente, mentre il condizionatore ha una risposta più rapida e scalda l’ambiente in maniera quasi immediata. Lo svantaggio del riscaldamento con condizionatore è la manutenzione. I filtri d’aria devono sempre essere correttamente puliti e controllati per evitare che raccolgano batteri, funghi e polveri e li diffondano negli ambienti. Questo può causare aria viziata e aumento di allergie con difficoltà respiratorie soprattutto nei bambini.
Gli sbalzi di temperatura caldo-freddo tipici della stagione invernale possono avere degli effetti negativi anche sulla qualità del sonno. Ci si sente più stanchi, ma allo stesso tempo non si riesce a dormire tanto e bene. Per garantire una migliore qualità del sonno e prevenire la pelle secca da riscaldamento bisogna osservare alcune buone abitudini:
Abbiamo già evidenziato come gli sbalzi di temperatura possano essere responsabili della pelle secca. Anche se il freddo fuori dalle abitazioni è pungente, è necessario mantenere in casa non troppi gradi di differenza: solitamente sono consigliati 6 o 7 gradi in più rispetto alla temperatura esterna. Come abbiamo anticipato l’umidità in casa deve essere compresa fra un minimo del 40% e un massimo del 65%; percentuali più estese sono consigliate se si vive con bambini e anziani. Per regolare l’umidità è opportuno munirsi di deumidificatore. Vanno bene anche le classiche vaschette di porcellana piene d’acqua che si appoggiano ai caloriferi. Ottimi i deumidificatori con estratti di lavanda, da mettere in camera da letto: il profumo della lavanda ha proprietà rilassanti e calmanti che possono conciliare il sonno. Un ambiente troppo umido può poi favorire la proliferazione di muffe e batteri, per questo anche in inverno è necessario prestare un’attenzione in più ai livelli di umidità rilevati nell’abitazione.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…
Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…
Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…
Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…
Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…