Con l’arrivo della bella stagione, la sudorazione può provocare diversi disturbi alla pelle, tra cui la Tinea pedis, comunemente nota come “piede d’atleta”. Si tratta di una micosi che compare tra le dita dei piedi ed è provocata da un fungo della cute, il Trichophyton, che tende a proliferare negli ambienti caldo-umidi, come appunto, le scarpe chiuse (da qui il nome).
Il piede d’atleta si manifesta con piccole e dolorose piaghe tra le dita, che provocano prurito, bruciore, arrossamento e dolore. Inizialmente, le lesioni sono piccole, ma se trascurate possono divenire estese e profonde, fino a provocare sanguinamenti. Se non adeguatamente curato, inoltre, il disturbo può estendersi alla pianta del piede, scatenando un fastidio intenso al paziente, soprattutto al momento di camminare.
In presenza di lesioni circoscritte, come primo rimedio si possono effettuare dei pediluvi da fare due volte al giorno, mattino e sera. È sufficiente immergere i piedi per dieci minuti in una bacinella contenente acqua tiepida e un paio di paio di cucchiai di bicarbonato per ogni litro. Il bicarbonato ha un’azione disinfettante e contrasta il fungo che causa la tinea pedis.
Dopo i pediluvi, i piedi non vanno risciacquati ma devono essere asciugati con cura, per evitare di lasciare aree umide. In questa fase, è importante usare un asciugamano dedicato esclusivamente allo scopo, evitando di frizionare la pelle, ma tamponandola invece con attenzione.
Tra i rimedi naturali per curare il piede d’atleta, c’è anche l’applicazione dell’olio di Melaleuca, che può essere usato dopo il pediluvio serale. È sufficiente metterne un paio di gocce sulle lesioni e preferibilmente anche negli spazi tra le dita dei piedi ancora sani.
La prevenzione è fondamentale per contrastare la comparsa del piede d’atleta
Se dopo sette giorni dall’inizio della cura non si vedono miglioramenti, è necessario ricorrere ai farmaci. Il dermatologo può prescrivere pomate antifungine, generalmente a base di tioconazolo o bifonazolo. Il trattamento può comunque essere associato ai pediluvi con bicarbonato.
Esclusivamente in caso di infezioni molto estese e profonde, è necessario intervenire con farmaci da assumere per via orale, contenenti sostanze come la terbinafina e l’itraconazolo.
La prevenzione è fondamentale per contrastare la tinea pedis. Il primo accorgimento consiste nel curare l’igiene, lavando i piedi quotidianamente con detergenti neutri e asciugandoli con cura, evitando però di frizionare la pelle tra le dita poiché molto sensibile.
Anche l’applicazione dell’olio di Melaleuca è tra i rimedi naturali del piede d’atleta
Le scarpe non vanno inoltre mai indossate a contatto diretto con la pelle, che deve essere protetta con calze o “fantasmini”. Quando possibile, è invece utile far respirare il piede, indossando sandali o ciabattine. In questo modo si può contrastare la macerazione della cute che avviene nelle scarpe chiuse e che favorisce la proliferazione del fungo scatenante la tinea pedis.
È infine fondamentale non camminare in nessuna occasione a piedi nudi, soprattutto negli spazi comuni come piscine, spogliatoi e docce delle palestre. Questo semplice accorgimento eviterà anche di contrarre fastidiose verruche.
Con l’arrivo dei primi caldi, complice il sudore, mi capita di avere il piede d’atleta. Mi suggerisce qualche rimedio naturale?
Se le lesioni del piede d’atleta sono lievi e circoscritte, le consiglio di fare pediluvi due volte al giorno, immergendo i piedi per una decina di minuti in una bacinella con acqua tiepida e un paio di cucchiai di bicarbonato per ogni litro. Infatti, il bicarbonato ha ottime proprietà disinfettanti. Dopo il pediluvio, le suggerisco di asciugare i piedi con cura, senza sfregarli ma tamponandoli delicatamente con un asciugamano morbido ed eliminando ogni residuo di acqua. Dopo il pediluvio serale, le consiglio di applicare un paio di gocce di olio di melaleuca sulle lesioni ma anche sulle zone fra le dita dei piedi ancora non colpite dal disturbo.
FONTE: Di Più, I Segreti di una pelle da Star – 9 Aprile 2018
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