Come accade da diverso tempo ormai, anche quest’inverno, nelle città italiane si ripresenta con puntualità l’allarme “inquinamento da polveri sottili”. Il peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo, come è noto, determina un aumento generale dei problemi di salute, in particolar modo tra i soggetti più deboli come bambini e anziani, oltre a una maggiore incidenza di malattie respiratorie, cardiocircolatorie e tumori.
Ma lo smog costituisce un serio antagonista anche per pelle. La cute di chi vive in zone in cui l’ambiente presenta molti fattori inquinanti, infatti, risente enormemente delle aggressioni esterne. Le polveri sottili alterano il film idrolipidico, ovvero la barriera naturale di acqua e sebo, la cui funzione è di difendere la pelle. Ne conseguono, non solo una perdita di luminosità e un aspetto del viso più stanco, ma anche anche un’alterazione degli equilibri cutanei interni, con la comparsa di irritazioni o con l’aggravarsi di dermatiti, come la atopica o la seborroica.
Come difendere la pelle dagli attacchi esterni, allora? Il primo accorgimento consiste nell’usare prodotti capaci di frenare l’azione dannosa degli inquinanti, creando una sorta di barriera tra pelle e fattori aggressivi. Le creme ideali sono quelle in grado di proteggere dai raggi grazie ai filtri UV e dai radicali liberi, con la presenza di sostanze antiossidanti come la vitamina E. Molto utili risultano poi i prodotti contenenti Fospidina, un complesso costituito da glucosamina e fosfolipidi, sostanze che creano barriere benefiche e favoriscono la biosintesi dell’acido ialuronico, penetrando negli strati cutanei più profondi e aiutando il tessuto a rigenerarsi, per ritrovare una pelle idratata, levigata e luminosa.
Non va poi dimenticata l’importanza della detersione. Pulire con cura il viso due volte al giorno, di mattina e di sera, è fondamentale per evitare che gli inquinanti restino a contatto con la pelle, rompendone l’equilibrio e scatenando rossori, irritazioni e desquamazioni. Per la detersione, è consigliabile prediligere un detergente delicato, preferibilmente arricchito con sostanze nutrienti e idratanti, capaci di contrastare l’impoverimento del film idrolipidico, già compromesso dall’azione dello smog.
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