Il Fuoco di Sant’Antonio denominato anche Herpes Zoster è una vecchia varicella che a distanza di anni può riaccendersi e ricomparire. Quando da giovani ci si ammala di varicella, il virus non scompare mai dal nostro organismo ma va a nascondersi in una struttura del nostro corpo, dove rimane “in letargo” per mesi o per anni. Può poi accadere che in un certo momento della vita le difese immunitarie possano essere più basse quindi il virus si risveglia, entra in un nervo e attraverso di esso arriva sulla pelle. iniziando a manifestare l’infezione caratteristica dell’Herpes Zoster.
Compaiono un arrossamento, una sensazione di bruciore, un fastidio piuttosto intenso e a volte un vero e proprio dolore nella parte colpita. Dopo qualche giorno, appaiono delle piccole bolle che sono caratteristiche dell’Herpes. Queste bolle interessano solo una parte del corpo, a destra o a sinistra. Questo dato è importante perché il Dermatologo comincia a fare diagnosi, si accorge che si trova di fronte a un Fuoco di Sant’Antonio che sta iniziando.
La parte colpita tende a estendersi, il bruciore è piuttosto intenso e molto fastidioso. Ecco perché si parla di “fuoco”. La zona colpita va avanti con questi disturbi per dieci-quindici giorni. Le vescicole poi si rompono e si forma una crosta. La crosta poi guarisce, staccandosi, nell’arco di circa un mese al massimo.
Il guaio è che in soggetti anziani il nervo che è stato interessato dal Fuoco di Sant’Antonio rimane infiammato a volte per mesi e la senzazione di bruciore e dolore, anche se la pelle è guarita, persiste.
Cosa fare in questi casi? Quando cominciano a comparire i primi segni dell’Herpes Zoster bisogna prendere al più presto dei farmaci antivirali per bocca. Se compaiono le vescicole, occorre applicare subito delle creme antivirali e dopo un paio di settimane, quando le vescicole iniziano a rompersi, bisogna utilizzare creme antibiotiche per evitare che ci si possa infettare con i batteri.
In caso di dolore e di bruciore, si possono assumere degli antidolorifici per bocca. Molto imporrante è infine il riposo. Occorre evitare di sovraffaticare l’organismo e fare in modo che il sistema immunitario possa combattere in maniera efficace il Fuoco di Sant’Antonio.
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