Pelle screpolata: cause, rimedi e prevenzione

«Alcuni usano l’acqua molto calda per scaldarsi ma la pelle reagisce dilatando i capillari, che diventano visibili e non riescono più a restringersi, formando quella che noi dermatologi chiamiamo couperose» • «Per curare arrossamenti e screpolature suggerisco di idratare la pelle bevendo due litri di acqua nel corso della giornata e di applicare sul viso, una volta alla settimana per dieci minuti, un impacco con il pane bagnato nell’acqua tiepida e avvolto in un panno di cotone»

«Nei mesi freddi, la pelle del viso è messa a dura prova: le basse temperature, il vento e lo smog la rendono più secca, arrossata e, a volte, anche screpolata. Consiglio perciò di prendersene cura con molta attenzione per non rischiare di rovinarla per sempre». Questa raccomandazione è del professor Antonino Di Pietro, uno dei massimi esperti medici dermatologi in Italia, presidente fondatore dell’Isplad, la Società internazionale di dermatologia plastica, rigenerativa e oncologica, e direttore dell’Istituto dermoclinico Vita Cutis a Milano.

Perché il freddo può danneggiare la pelle del viso?
«Perché quando il termometro scende, i capillari del viso si restringono provocando una minore ossigenazione della pelle, ma poi, quando si entra in un ambiente riscaldato, si dilatano di colpo e questa differenza di temperatura la indebolisce. Quando poi gli ambienti sono molto riscaldati, l’acqua contenuta nella pelle evapora più velocemente, seccandola   e rendendola opaca. Inoltre le polveri dell’inquinamento dell’aria nei mesi freddi aumentano sensibilmente danneggiando la pelle».

Che cosa c’entra lo smog con la salute della pelle del viso?
«Le polveri dell’inquinamento si depositano sul viso impedendo la naturale traspirazione e questo porta a una aggressione continua della barriera cutanea che, a lungo andare, non è più in grado di fornire una adeguata protezione alla pelle. Così la sensibilità della nostra pelle aumenta provocando con maggiore frequenza irritazioni, rossori e dermatiti».

Quale errore raccomanda assolutamente di evitare durante la stagione fredda?
«Quello di lavarsi il viso con l’acqua molto calda, come istintivamente alcuni fanno pensando di scaldarsi senza considerare invece che la nostra pelle ne soffre».

Perché?
«Perché la pelle del viso reagisce allo sbalzo di temperatura dilatando i capillari, che diventano visibili e non riescono più a restringersi, formando quella che noi dermatologi chiamiamo couperose, il tipico arrossamento sulle guance e su altre parti della faccia».

Quindi come consiglia di curare la pelle screpolata nei mesi freddi?
«Raccomando di lavare il viso due volte al giorno con acqua appena tiepida, al mattino per rinfrescarla e per darle maggiore vitalità e alla sera per eliminare le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera e per togliere anche ogni traccia di trucco. Il viso, poi, va asciugato sempre scrupolosamente perché le goccioline di acqua che restano sulla pelle, in particolare attorno alla bocca e agli occhi, a contatto con l’aria fredda possono creare screpolature. Suggerisco poi di applicare sul viso, una volta alla settimana per dieci minuti, un impacco con il pane bagnato nell’acqua tiepida e avvolto in un panno di cotone. Infatti il pane contiene l’amido, una sostanza che produce un grande effetto calmante. Inoltre suggerisco di preparare un infuso di malva o di camomilla come quello che si beve, di filtrarlo e poi di passarlo sulla pelle, picchiettando con i polpastrelli delle dita. Inoltre consiglio di idratare sempre molto bene la pelle bevendo due litri di acqua distribuiti nel corso della giornata e applicando una crema idratante al mattino e alla sera».

Perché è importante farlo?
«Applicare una crema al mattino e alla sera, possibilmente a base di deltalattone e soprattutto di fospidin, un composto attivo formato da sostanze naturali come fosfolipidi di soia e zuccheri. Tale composto ricompatta lo strato corneo, cioè quello più superficiale della pelle, aiutando a migliorarne l’elasticità e il turgore. Se poi la crema è distribuita sul viso facendo un massaggio con movimenti circolari e lievi pizzicotti per circa cinque minuti, si riesce a riattivare la circolazione dando alla pelle anche un colorito migliore».

Anche l’alimentazione aiuta a curare la pelle screpolata durante i mesi freddi?
«Una alimentazione corretta è importantissima in questi mesi. Raccomando gli spinaci e le carote, che contengono la vitamina E, utile contro gli arrossamenti, così come gli agrumi, i kiwi, i pomodori, i peperoni, i cavoli e i broccoli, perché sono ricchi di vitamina C, che fa aumentare le difese immunitarie e mantiene elastiche le pareti dei vasi sanguigni, e i frutti di bosco, freschi o surgelati, perché lamponi, fragole e ribes contengono fiavonoidi, sostanze ideali per migliorare la circolazione sanguigna. Altri alimenti cui non si dovrebbe rinunciare sono il fegato e le aringhe che contengono la vitamina A, importante perché ripara e rinnova le cellule della pelle, e il merluzzo e lo sgombro, ricchi di Omega-3, i “grassi buoni” che mantengono giovani. Consiglio anche di mangiare un po’ di cioccolato, ovviamente senza eccedere, perché contiene una sostanza, chiamata triptofano, che stimola la pelle e i muscoli distendendoi lineamenti in modo naturale».

Nei mesi più freddi si fanno gite o vacanze in montagna: che cosa suggerisce a chi trascorre le giornate ad alta quota?
«Consiglio di non dimenticare mai di mettersi la crema solare poiché pure nella stagione fredda la pelle del viso ha bisogno di protezione. In particolare in montagna ad alta quota si rischiano pericolose scottature perché la neve e il ghiaccio funzionano come uno specchio intensificando la potenza dei raggi del sole. Inoltre i solari contengono burri vegetali e sostanze nutrienti che creano una barriera isolante contro il vento e il freddo, impediscono la disidratazione della pelle e diventano anche un prezioso strumento di prevenzione per la comparsa di rughe e macchie scure».

Quali caratteristiche deve avere la crema solare e con quale frequenza suggerisce di applicarla?
«Consiglio di proteggere il viso con creme solari che hanno un indice di proiezione alto, dal 50 in su, perché rappresentano lo schermo più sicuro per la pelle. Raccomando di applicarle sempre, anche quando non si scia oppure quando non c’é il sole, meglio se ogni due o tre ore per garantire una protezione continua alla nostra pelle».

di Roberta Pasero

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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