Sfuggire alle zanzare è impossibile perché si sono evolute e hanno sviluppato segnali termici, visivi e olfattivi per cacciare le loro prede, ossia noi esseri umani. A sostenerlo è uno studio condotto dal California Institute of Technology e pubblicato online su Current Biology.
Attraverso una serie di esperimenti finalizzati a comprendere come questi insetti combinino le informazioni sensoriali, si è giunti all’ipotesi secondo cui le zanzare siano attratte dall’odore dell’anidride carbonica (CO2), emessa con il respiro, da 10 a 50 metri di distanza. Poi, quando si avvicinano alla preda, riescono a vederla a una distanza compresa tra 5 e 15 metri. I fastidiosi insetti sono infine guidati dagli stimoli visivi e sono in grado di rilevare il calore del corpo a meno di un metro.
Come evidenziato dai ricercatori, a quanto pare, risulta quindi impossibile sfuggire alle punture di zanzara. Come sottolineano, infatti,
Se anche fosse possibile trattenere il respiro a tempo indefinito, ci sarebbe un altro umano vicino ad emettere Co2 e ad attirare le zanzare abbastanza vicine da vederci. L’alternativa è rendersi invisibili o camuffarsi. Ma anche in questo caso potrebbero trovarci tracciando il calore rilasciato dal corpo.
Sono state effettuate numerose ricerche per cercare di comprendere più a fondo come evitare di essere preda delle zanzare. Oltre ai soliti spray ritenuti repellenti per questi insetti, ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare tutti i giorni. Ad esempio sembra che le zanzare siano attratte dal colore nero o comunque lo identificano più facilmente rispetto al bianco, quindi via libera a indumenti color panna. Il consumo di alcuni alcolici come la birra, sembra causare reazioni nel nostro organismo come aumento della temperatura corporea e maggiore produzione di Co2, reazioni che rendono un soggetto più “appetibile” per il morso di una zanzara.
Una persona può essere predisposta geneticamente alle punture di zanzara? Alcuni studi svolti dalla Pest Control Technology Institute su 64 volontari hanno verificato come le zanzare preferiscano tendenzialmente il gruppo sanguigno 0. Mentre l’entomologo Jerry Butler dell’Università forense della Florida, ha studiato come il DNA può influenzare il destino di una persona nell’essere vittima delle punture di zanzara. Il patrimonio genetico caratterizza infatti il gruppo sanguigno, ma anche la produzione di anidride carbonica attraverso il respiro, così come la concentrazione di colesterolo o steroidi sulla pelle; altri fattori che secondo Butler attirerebbero le zanzare. Anche le donne in gravidanza possono essere più soggette alle punture di zanzara, perché la temperatura del corpo risulta più elevata. Stessa cosa, capita agli sportivi subito dopo un allenamento; la sudorazione e il respiro aumentato sono segnali evidenti per questi insetti nell’identificazione di una potenziale vittima.
Le zanzare e le loro punture sono sempre più aggressive, per questo è importante uscire sempre con un repellente anti-zanzare, soprattutto se sappiamo che dobbiamo recarci in un posto di campagna o in mezzo alla natura. Ricordati che questi insetti preferiscono le ore notturne, dal crepuscolo in poi. Citronella e Geranio per decorare il tuo balcone sono sempre un buon e vecchio rimedio per tenere alla larga questi insetti. Una volta che veniamo punti, purtroppo le cose da fare sono poche. Ovviamente è consigliato non grattarsi. Per attenuare i pomfi puoi utilizzare alcune pomate anche a base di cortisone consigliate dal medico che si possono trovare in farmacia. Oppure ghiaccio e aceto sono due tra i rimedi più efficaci per dare sollievo subito dopo una puntura di zanzara.
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