Cresce il numero dei cosidetti “pentiti dei tatuaggi”. Secondo i dati dell’Aicpe (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica) solo nel 2014 le rimozioni sono state 12 mila. Le ragioni che spingono le persone a eliminarli sono di vario genere: c’è chi lo fa per motivi di lavoro, c’è chi desidera cancellare ricordi o, ancora, c’è chi è motivato da pure questioni estetiche.
Al di là delle motivazioni specifiche, visto il numero rilevante dei pentiti, l’Aicpe ha deciso di stilare un decalogo delle cose da sapere prima di togliere un tatuaggio, un’operazione che risulta molto più complessa rispetto alla semplice scelta di eseguirlo. Ecco i dieci punti che chi decide di rimuovere un tatoo deve tenere ben in mente:
- La completa scomparsa del tatuaggio non è sempre possibile. L’efficacia del trattamento dipende da diversi fattori, come il colore, il tipo di pigmento utilizzato o il fototipo del paziente.
- Per l’eliminazione occorre rivolgersi solo a esperti del settore, capaci di proporre tecniche moderne. Tra le più efficaci, attualmente c’è il Laser Q-Switched.
- Occorre portare pazienza, perché per la rimozione sono necessarie varie sedute a distanza di circa 6-8 settimane l’una dall’altra. C’è da ricordare che la pelle trattata non deve essere esposta al sole o a lampade abbronzanti almeno per un mese, facendo poi attenzione, durante le prime esposizioni, a usare creme a filtro solare elevato (filtri 30+/50+).
- È difficile sapere in anticipo quante sedute saranno necessarie per rimuovere un tatuaggio. Nelle situazioni più semplici variano da 3 a 5, mentre in quelle più difficili si arriva anche a 8-12 sedute. In una minima percentuale di casi, inoltre, il trattamento può risultare insoddisfacente a causa di vari fattori. Alcuni colori, come il verde, l’azzurro e soprattutto il giallo, sono molto difficili da rimuovere, mentre il rosso, in alcuni casi, può scurirsi. I tatuaggi più vecchi sono più facili da cancellare rispetto a quelli più recenti, perché il corpo ha già eliminato parte del pigmento.
- La durata di ogni singola seduta varia a seconda della superficie del tatoo da rimuovere.
- I tatuaggi cosmetici di colore rosa-marron-arancio vanno trattati con molta prudenza, svolgendo test su piccole aree prima di procedere all’elimininazione completa. Questo tipo di tatoo contiene, infatti, zinco e ossido di titanio e se viene con il laser Q-S può annerirsi in maniera irreversibile.
- Il trattamento di eliminazione può essere interrotto in qualsiasi momento. Il paziente deve, però, in tal caso, essere consapevole del fatto che in questo modo il lavoro non è ultimato.
- Il trattamento con laser Q-S è doloroso. Per ridurre il dolore viene di solito applicata della crema anestetizzante 30 minuti prima di iniziare la seduta.
- Rimuovere il tatuaggio risulta più difficile nelle persone con pelle scura, perché si corre un forte rischio di alterare la pigmentazione. La rimozione è, inoltre, sconsigliata anche alle persone che tendono a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee e a chi presenta infezioni attive della pelle.
- In seguito al trattamento, quando si formano delle bolliccine, sulla cute vanno utilizzati unguenti antibiotici e va applicata una medicazione occlusiva con garza vaselinata per due giorni circa, fino alla formazione delle croste.
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