Gentile dottore, ultimamente, si parla molto di ritorno della scabbia. È una malattia pericolosa?
Paola
Cara Paola, la scabbia è un’infezione molto comune anche in Italia, contagiosissima ma per niente pericolosa. È causata da un acaro, il Sarcoptes Scabiei, un piccolo parassita che si nutre delle cellule più superficiali della pelle, scavando microscopici cunicoli. Arrivato a un massimo di 1 cm di profondità depone due-tre uova che, schiudendosi, rilasciano altri acari. Le zone preferite dal parassita sono quelle dove la pelle è più tenera: spazi tra le dita, interno di gomiti e ginocchia, genitali, areola mammaria. Si può sospettare di avere la scabbia quando un forte prurito ci assale di notte e vediamo comparire sulla pelle piccoli graffi. La trasmissione awiene per contatto con la pelle, per esempio con un abbraccio, oppure indossando indumenti o dormendo in letti dove si è annidato il parassita. i luoghi a rischio sono quelli molto affollati, come le palestre o i mezzi di trasporto. Ma la cura è molto veloce. Il dermatologo, con il microscopio, può verificare la presenza dell’acaro, dopodiché basta applicare (spesso una sola volta), una pomata a base di permetrina o ivermectina. Inoltre, è fondamentale lavare (meglio a 90°) gli indumenti con cui si è venuti a contatto.
ANTONINO DI PIETRO, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis presso l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano
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