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Prede delle zanzare? È una questione di geni

Siete tra le vittime preferite dalle zanzare? Potrebbe dipendere dai geni. A sostenerlo è uno studio condotto nella London School of Hygiene and Tropical Medicine e pubblicato sulla rivista Plos One.

Secondo gli esperti, alcune persone attraggono maggiormente le zanzare perché sprigionano un odore particolare molto influenzato dalla genetica. Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno svolto un esperimento, liberando delle zanzare, attraverso un tubo a forma di Y che le conduceva in direzioni diverse, su 18 gemelli omozigoti e quindi con lo stesso patrimonio genetico. Ne è emerso che i volontari attraevano gli insetti nella medesima maniera. L’esperimento è stato poi svolto su 19 gemelli eterozigoti, che condividevano il 50% del patrimonio genetico. Le zanzare in questo caso sono state attratte in maniera diversa.

Come evidenziato dagli studiosi, comprendendo meglio il meccanismo genetico  dietro cui si cela la maggiore o minore attrattività per le zanzare, si potrebbero ideare nuovi metodi per controllarle e respingerle.

Quali sono i possibili fattori genetici che ci rendono preda delle zanzare?

Tra i fattori che possono attirare più o meno l’attacco di una zanzara, ovviamente troviamo il gruppo sanguigno, la maggior parte delle zanzare preferirebbe il gruppo zero, seguito dal B e dal gruppo A. Un altro fattore che può renderci bersaglio facile delle zanzare è il nostro respiro. Questi insetti sono attratti dall’anidride carbonica che eliminiamo tramite il respiro. I soggetti in gravidanza o sovrappeso, possono essere facili prede per le zanzare perché tendono ad avere uno scambio ossigeno – CO2 più frequente rispetto a un adulto normale. In questi casi è la genetica a far da padrone. Sono fattori che non possiamo controllare, ma che purtroppo rendono un soggetto più “appetibile” rispetto a un altro.

La nostra pelle produce dei segnali che possono essere individuati più facilmente da questi insetti. Un esempio sono alcuni batteri buoni che vivono sull’epidermide. Sembra che alle zanzare piacciono soprattutto i batteri che si trovano intorno a piedi e caviglie ed è anche per questo che concentrano le punture in questa parte del corpo. Anche sudore e calore corporeo sono dei trasmettitori per essere facili prede delle zanzare. Mentre dopo l’allenamento si accumula nei muscoli acido lattico che attira le zanzare a colpire i più sportivi e amanti dell’attività all’aperto.

I fattori che non dipendono dai genti: alcuni alimenti NO per evitare di essere preda delle zanzare

Tra gli alimenti che possono rendere appetibili per le zanzare ci sono  gli alcolici e in particolare la birra, che fanno aumentare la temperatura corporea e che ci rendono prede facili per le punture di questi insetti. Alimenti ricchi di potassio, come banane, avocado, spinaci, prugne e così via, questa sostanza aumenta l’acido lattico che come abbiamo anticipato ci rende vittime più facili. Anche il sangue ricco di colesterolo e sodio (sale) ci rendono facili prede per le zanzare. Evitando il consumo di questi alimenti facciamo un favore anche alla salute generale del nostro corpo. Ultimi sono gli zuccherini, la saccarina è un altro trasmettitore che comunica alle zanzare quanto può essere delizioso il nostro sangue. Alcuni cibi che possono diventare repellenti sono invece quelli ricchi di vitamina B come peperoncino e crusca, che riescono ad alterare il sudore corporeo. La stessa azione la svolge l’aglio, con l’allicina, il principio naturale che caratterizza il tipico odore di questo alimento.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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