Questo video, pubblicato su LiveLeak e realizzato da Valerie Choumet, ricercatrice francese dell’Institut Pasteur di Parigi, mostra cosa accade sotto la pelle quando si è punti da una zanzara.
Lo studio, condotto su un topo anestetizzato, analizza la puntura di una Anopheles gambiae, una delle zanzare portatrici della malaria.
Nel filmato si vede la “bocca” della zanzara che si allunga finché l’insetto non trova il sangue. L’azione è rapidissima, dopodiché la zanzara si allontana felice e sazia.
Resta ora da verificare se la stessa dinamica valga anche per gli esseri umani.
Analizzando il video più attentamente si può notare come la zanzara analizzi a fondo il tessuto cutaneo prima di procedere a pungere. Il naso della zanzara è infatti in grado di sondare la pelle individuando il vaso sanguigno più vicino. L’operazione implica all’incirca 4 minuti. Sono solo gli esemplari femmina a pungere i mammiferi. Quando la zanzara punge rilascia anche degli anticoagulanti che sono quelli che causano prurito, gonfiore e il relativo pomfo. Queste sostanze anticoagulanti rilasciate da questi insetti, vengono individuate e attaccate dal nostro sistema immunitario come degli agenti estranei. Lo scontro tra le due parti porta ad una reazione cutanea che genera arrossamento, prurito e gonfiore.
Si possono prevenire gli attacchi da parte delle zanzare? Non sempre, ci sono alcuni fattori che possono rendere alcuni soggetti più a rischio rispetto ad altri. Questo dipende da alcuni fattori genetici o da determinate abitudini.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
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