Le discromie cutanee più frequenti, oltre a quelle chiare o desuamate lasciate da vitiligine e psoriasi, sono legate a problemi ormonali o all’assunzione di farmaci e attivate dall’esposizione al sole. Macchie scure che si riscontrano, infatti, durante la gravidanza, con l’assunzione di anticoncezionali, antibiotici e psicofarmaci. “Queste discromie sono presenti nella maggior parte dei casi in una fascia di età che va dai 30 ai 50 anni – spiega Antonino Di Pietro, dermatologo presidente Isplad – La pelle diventa ipersensibile alla luce in zone circoscritte e, per proteggersi dalla violenza dei raggi ultravioletti, crea uno scudo di melanina. Le discromie di questo tipo hanno una durata limitata nel tempo e regrediscono gradatamente.” Nel frattempo possono essere utili prodotti schiarenti da applicare localmente e integratori alimentari che rinforzino la cite. Dai cinquant’anni in poi la comparsa di macchie scure, accompagnate da ispessimenti cutanei, è dovuta certamente all’invecchiamento della pelle.
In questa fase della vita, secondo Di Pietro, i meccanismi di turover cellulare si inceppano e in alcune zone si accumula una quantità eccessiva di cellule morte. Si eliminano con peeling e laser specifici.” […]
di Chiara Bettelli
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