Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Lamette, schiuma da barba e, per i più tradizionalisti, pure il pennello. La rasatura manuale ha le sue regole, e guai a trasgredirle. “Primo: sciacqua il viso con acqua tiepida per dilatare i pori o passa un panno umido e caldo e aspetta tre minuti” suggerisce Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano.
Così facendo la barba, che assorbe acqua fino al 20% del suo peso, si ammorbidisce. Distribuisci la schiuma, densa ed emolliente, e metti la lametta sotto l’acqua calda, poi falla scorrere nel senso del pelo. “ Insaponati un’altra volta, passa la lama in senso contrario e risciacquati con acqua fredda per facilitare la chiusura dei pori.” L’ultimo step è il massaggio con un dopobarba a base di sostanze lenitive come l’aloe o l’allantoina.

Pratico e veloce, l’elettrico è ideale per le pelli più grasse
Da quando è apparso nel 1934, l’elettrico ha conquistato molti cuori. Merito della sua grande velocità e praticità, ma tra le due rasature è quella più selettiva. “Se la barba è lunga e particolarmente dura l’elettrico non garantisce un risultato perfetto, e non va bene nemmeno per la pelle che si arrossa o con un accenno di couperose, perché tende a surriscaldarla” dice Antonino Di Pietro. In ogni caso, meglio radersi la mattina, quando i muscoli facciali sono più rilassati, passare il rasoio prima nel senso del pelo e poi nell’altro e mettersi sempre il prebarba, che indurisce i peli e previene le irritazioni. Per la pelle grassa, specie con qualche brufolo, l’elettrico è l’ideale perché garantisce un’uguale pressione e il rischio di tagli diminuisce.

Di Simona Fedele