IDRATARE LA PELLE

La nostra pelle ha sete e va dissetata: applicando opportuni cosmetici idratanti sulla sua superficie, ma anche bevendo e assumendo liquidi attraverso gli alimenti. Per ripristinare un patrimonio dal quale è in gran parte composto il nostro organismo.
“In media, vi circolano dai 40 ai 50 litri di acqua. Il più liquido fra tutti gli organi e tessuti è il sangue, costituito per il 90 per cento da acqua” scrive il professor Antonino Di Pietro (nella foto), dermatologo e presidente ISPLAD, nel libro Per la tua pelle (Spreling & Kupfer) . “Poi vengono i muscoli, che ne contengono una quantità pari all’80 per cento del loro volume. E la pelle, costituita per il 70 per cento da acqua. L’acqua è dunque un elemento necessario, non solo alla vita del corpo umano, ma anche alla bellezza: regola il pH cutaneo, elimina scorie e tossine (che possono affaticare cute e tessuti), stimola il rinnovamento cellulare, combatte l’invecchiamento, lubrifica i tessuti, smuove gli accumuli adiposi. Insomma, è fondamentate per la salute e la lucentezza della cute. La nostra pelle, invece, è incessantemente a rischio di disidratazione, soprattutto in estate che porta con sé eccessi di calore, sole e aria condizionata.
“In particolare, è importante che la quantità di acqua presente nello strato corneo non scenda al di sotto del 10 per cento, altrimenti le cellule iniziano a desquamare, cioè a staccarsi; la superficie cutanea ‘si rompe’ e diventa più sensibile. Come sappiamo, la prima regola per mantenere la giusta idratazione consiste nell’applicare ogni giorno creme idratanti insistendo sulle zone che hanno più bisogno di nutrimento come gambe, ginocchia, gomiti, schiena” scrive ancora Di Pietro. Ed è fondamentale l’apporto idratante fornito da una corretta alimentazione.
“Il mare che scorre all’interno dell’organismo, infatti, ha bisogno di essere continuamente alimentato. Ogni giorno è necessario introdurre circa due litri e mezzo di acqua (una quantità pari a quella che si elimina attraverso urine, sudore, respirazione): l’organismo da solo, attraverso i processi ossidativi, è in grado di procurarsene solamente 300 ml. Un litro e mezzo lo attinge dalle bevande assunte. Per questo motivo è importante bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno. Al quale vanno aggiunti succhi di frutta fresca, centrifugati di verdure, tisane. Che, oltre a essere rinfrescanti, sgonfiano, drenano le tossine e combattono la ritenzione idrica, ostacolando la comparsa della cellulite. Meglio invece evitare caffè e tè normale, i quali al contrario favoriscono la ritenzione dei liquidi. Anche il consumo delle bevande gassate andrebbe limitato. Oltre a contenere numerosi conservanti, producono gonfiori all’addome”.

La dieta per far ‘bere’ la pelle
“Un litro e mezzo dei 2 litri d’acqua di cui l’organismo necessita ogni giorno proviene dalle bevande assunte. E il restante mezzo litro? Dagli alimenti. Dei 10 bicchieri che, secondo i calcoli dell’Associazione dei dietologi americani (Ada), bisogna introdurre ogni giorno, almeno tre possono provenire dai cibi” spiega il professor Di Pietro nel suo libro. “Tutti i cibi, infatti, perfino quelli apparentemente più secchi, come la pasta cruda, contengono acqua. I più ricchi sono la frutta e la verdura: possono arrivare a contenerne quasi il 100 per cento (anche se la verdura, a causa della presenza di cellulosa, trattiene meno acqua rispetto alla frutta). In cima alla lista si collocano anguria, cetrioli e ravanelli, formati per oltre il 95 per cento da acqua. Non molto da meno cetriolo, insalata, melone, pesche, peperoni, susine e pomodori: raggiungono concentrazioni di acqua pari o superiori al 90 per cento. Meno dissetanti albicocche, carciofi e carote, con un contenuto di acqua inferiore al 90 per cento. Anche gli ortaggi in apparenza più legnosi e asciutti, come la zucca e il sedano-rapa,
in realtà, contengono alte percentuali di acqua (fino al 90 per cento). Le più povere sono le banane, che ne contengono ‘solo’ fra il 70 e 1’80 per cento. Un normale bicchiere contiene circa 200 grammi di acqua. Lo stesso quantitativo che si può trovare in piccole dosi di moltissimi cibi. Non solo nella frutta e verdura, ma anche nel salame, nelle uova o nella carne.

• Anguria. Ne basta una fetta sottilissima per avere l’equivalente di un bicchiere. Del resto, che sia prevalentemente acqua è cosa risaputa: il suo contenuto idrico supera il 95 per cento.
• Insaccati. Il sale ha la proprietà di trattenere i liquidi. Per questo gli insaccati e gli alimenti in scatola sono motto ricchi
di acqua. 650 grammi di salame contengono per esempio 200 grammi di acqua.
• Melone. È uno degli alimenti più consumati in estate perché fresco e dissetante. In effetti, è composto per il 90 per cento da acqua. 222 grammi (più o meno 2 fette), ne forniscono un bicchiere.
• Pomodori. Quelli da sugo, come i ramati, sono più asciutti, ma gli altri tipi sono ricchissimi di acqua. Due etti abbondanti ne forniscono una quantità pari a quella di un bicchiere.
• Mozzarella. Tre etti e mezzo contengono esattamente 200 grammi di acqua. 60 grammi su 100 di questo formaggio sono costituiti, infatti, da acqua.
• Pasta. Basta una porzione e mezza di pasta cotta (135 grammi a crudo: il liquido assorbito in cottura ne raddoppia il peso) per introdurre nell’organismo 200 grammi di acqua.
• Peperone. Basta mangiarne 1 e mezzo (con il suo 92 per cento di acqua) per assumere lo stesso quantitativo idrico di un bicchiere.
• Uova. Non ne contengono moltissima, soprattutto gli albumi: ne servono 5 più un tuorlo per fare un bicchiere.
• Uva. Un grappolo da 250 grammi equivale a un bicchiere pieno di acqua.
• Yogurt. Poco meno di 2 vasetti, più precisamente 230 grammi, il quantitativo necessario per assicurarsi 200 grammi di acqua.

Meno gli ortaggi cuociono, più acqua e vitamine trattengono. Ottima, per esempio, la cottura a microonde: raggiunge alte temperature utilizzando l’acqua contenuta negli alimenti, senza farla evaporare. Infine, meglio preferire varietà fresche. Appassendo, frutta e ortaggi si essiccano, prosciugandosi. No quindi alla frutta secca, tipo susine o fichi disidratati. Anche se va ricordato che persino nella composizione di noci e nocciole vi è una piccola percentuale di acqua (5-6 per cento). Benissimo, invece, la frutta sciroppata: unisce l’acqua della frutta a quella degli zuccheri e al liquido di immersione.

redazione

Recent Posts

Rigenerazione cutanea su misura: per ogni pelle la sua soluzione

Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…

2 anni ago

Filler riassorbibili o permanenti: differenze e possibili rischi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…

3 anni ago

Tatuaggi e nei: quali rischi?

Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…

3 anni ago

Come rinforzare le unghie: rimedi per mantenerle sane e belle

Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…

3 anni ago

Viso stanco al rientro dalle vacanze: rimedi e trattamenti

Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…

3 anni ago

Digital aging: come contrastare l’invecchiamento digitale

Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…

3 anni ago