Categories: IntervisteNews

SALVA LA PELLE

Che doccia fai al mattino?
La doccia, al mattino, è la scelta migliore per chi ha la pelle delicata, dice il dermatologo Antonino Di Pietro. A patto che sia veloce, perché in questo modo si limita l’azione disidratante del calcare contenuto nell’acqua. E’ indispensabile, comunque, usare un prodotto dolce, che faccia poca schiuma, avverte il dermatologo. Troppi tensioattivi, ossia le sostanze contenute nei detergenti che producono le bollicine, seccano ancora di più la cute. Dopo la doccia, la pelle va tamponata delicatamente e, quando è ancora umida, va massaggiata con olio per il corpo. In questo modo, si ricostruisce subito la barriera protettiva naturale.

Esci senza calze anche con la gonna?

E’ vero, la moda lo impone anche se fa freddo: con le gonne ci vogliono gambe nude e sandali col tacco alto. Le gambe nude presentano un inconveniente: le temperature basse disidratano la pelle, perché i vasi sanguigni si restringono e arriva meno nutrimento in superficie, dice il dermatologo. Inoltre, il sebo si indurisce e non è più in grado di proteggere la cute. Per una serata speciale, puoi lasciarle scoperte. Però, proteggile con dell’olio, che le rende lucide e setose. Nella vita di tutti i giorni, invece, è meglio indossare le calze e idratare la pelle mattina e sera con una crema per il corpo.

Fumi?

Oltre a tutti gli altri danni, le tossine prodotte dal fumo creano dei cambiamenti nel colorito e nella consistenza della pelle. Quando i componenti chimici della sigaretta entrano in circolo, si restringono i vasi sanguigni, compresi i piccoli capillari che si trovano sulla superficie cutanea, spiega Di Pietro. Diminuisce, così, l’apporto di ossigeno a aumenta il monossido di carbonio prodotto dal fumo, che dà all’incarnato il tipico colore grigiastro. In più, l’esposizione diretta al fumo irrita e disidrata. La soluzione è smettere di fumare. Se proprio non si riesce, si può combattere l’invecchiamento precoce mangiando ogni giorno alimenti ricchi si vitamina C, come agrumi e kiwi.

Fai lo scrub?

Lo scrub non secca la pelle. Anzi, permette di liberare lo strato fresco di epidermide, eliminando le cellule in superficie che si sono già staccate, spiega Di Pietro. Ecco perché, dopo questo trattamento, la pelle appare più liscia e luminosa. Inoltre, stimola la produzione di collagene ed elastina, che sono le proteine di sostegno della cute. Se, però, da una parte lo scrub è un toccasana, dall’altra non si deve ripetere troppo di frequente perché l’epidermide rischia di inaridirsi. L’ideale è una volta ogni tre giorni per le palli normali, ogni sette giorni per quelle delicate. Sul corpo si può usare una spazzola morbida, o un guanto di crine, o una crema specifica, oppure un olio vegetale mescolato a sale o zucchero. Per il viso, invece, è meglio scegliere un cosmetico esfoliante delicato.

Cosa usi per struccarti?

Togliere il trucco con acqua e sapone, non solo non assicura l’eliminazione di tutti i residui del make up, ma inaridisce l’epidermide, spiega il dermatologo. Va bene, invece, un latte detergente per pelli delicate, per esempio all’avena, o meglio ancora una crema o un olio da massaggiare con un batuffolo di cotone. Per gli occhi, si può scegliere un’acqua struccante ipoallergenica. Niente tonico, invece, che potrebbe contenere alcol e seccare la cute. A fine operazione, per chiudere i pori e idratare allo stesso tempo, si può spruzzare sul viso e collo dell’acqua termale. Si tampona l’eccesso con una velina e, infine, si stende la crema idratante.

Come ti depili?

Quando la pelle è secca, sarebbe meglio rinunciare allo strappo, che rappresenta uno stress intenso pur una cute già sensibile, avverte Di Pietro. Al massimo, si possono usare cerette delicate a freddo. E dopo, per due o tre giorni, bisogna stendere mattina e sera una crema lenitiva. Anche se ti depili con il rasoio devi usare qualche accorgimento. La parte va bagnata con acqua calda, sapone neutro o qualche goccia di olio d’oliva e, dopo, bisogna applicare una crema alla camomilla, suggerisce il dermatologo. La soluzione migliore è una mousse depilatoria ricca di sostanze idratanti e lenitive, come l’aloe e la vitamina E. E’ meglio della crema perché si elimina più facilmente, evitando risciacqui o sfregamenti prolungati.

Metti sempre il fondotinta?

Soprattutto quando c’è molto smog nell’aria e nelle giornate di vento, bisogna rinforzare le difese della pelle. Il fondotinta è un prezioso alleato, perché fa da schermo contro le aggressioni esterne, spiega l’esperto. Ma quale fondotinta scegliere? Vanno bene i tipi fluidi o cremosi. Generalmente, sono un’emulsione di sostanze grasse in una soluzione acquosa, spiega Di Pietro. Esiste poi il tipo cosiddetto colato: è una miscela di polveri e lipidi, si presenta in forma compatta ed è molto adatto anche per le pelli più secche. Non vanno bene, invece, i fondotinta in polvere o wet and dry e neppure le terre, perché seccano la pelle e mettono in evidenza le rughe.

Quanti anni hai?

Ci sono alcune cose da fare che valgono ad ogni età. E cioè, detergere la pelle in modo delicato e usare sempre acqua appena tiepida (il calore eccessivo scioglie il sebo). Poi, mettere ogni mattina una crema che contenga sostanze molto idratanti, come l’acido ialuronico, che siano in grado di trattenere l’umidità nei tessuti. La pelle dei bambini è ricchissima di acqua e, infatti, è morbida e compatta, spiega il dermatologo. Ma, già a partire dai 25, 30 anni, diminuiscono i legami tra una cellula e l’altra e si creano tante piccole falle, cioè dei punti di passaggio da cui l’acqua che si trova nella pelle evapora. E, se non si fa nulla per impedirlo, si va incontro alla disidratazione: non solo superficiale ma, soprattutto, profonda.

Quanta acqua bevi?

La pelle non si nutre solo dall’esterno, ma anche e soprattutto dall’interno, attraverso quello che beviamo e mangiamo, dice Di Pietro. Gli ambienti secchi, il freddo, il vento, prosciugano le riserve d’acqua dell’organismo, e la pelle ne risente subito. Se si vuole mantenere un equilibrio idrico ottimale, occorre bere un litro e mezzo di liquidi al giorno, continua lo specialista. E poi, bisogna fare attenzione all’alimentazione. Mangiando uova, carne e pesce, che contengono zinco, indispensabile per prevenire la secchezza cutanea. Importante anche latte e latticini, perché sono ricchi di vitamina A, un vero elisir di giovinezza. Mentre la vitamina E (è negli ortaggi verdi e nella frutta secca), previene l’ossidazione delle cellule.

Usi la pillola?

Contrariamente a quanto si crede, la pillola tradizionale non ha azioni negative sulla pelle. Se, invece, si tratta di una pillola a base di estrogeni e antiandrogeni, forse la tua cute è secca proprio a causa di questo tipo di anticoncezionale che, oltre agli estrogeni, contiene ormai antiandrogeni, come il ciproterone acetato o il clormadinone. Non a caso questa pillola viene usata  anche per combattere acne e untuosità, spiega il dermatologo. Ma, in chi ha già la pelle delicata, può ridurre troppo la già scarsa produzione di sebo. Dal momento che in questi contraccettivi sono molto comuni e non sempre nei foglietti illustrativi è indicato se contengono ormoni antiandrogeni, se hai dei dubbi chiedi chiarimenti al tuo ginecologo. E, se è il caso, chiedigli di cambiarti il tipo di pillola.

Com’è l’aria dove vivi?

L’inquinamento è il nemico numero uno per la pelle, afferma Di Pietro. Le polveri sottili si appiccicano sulla cute: se questa è secca, è anche più vulnerabile perché presenta tante micro-fessure attraverso cui le polveri penetrano. Si apre la strada, così, ai problemi di ipersensibilità o a vere e propri reazioni allergiche. Per difendersi, oltre a pulire il viso con detergenti delicati due volte al giorno, è indispensabile applicare creme idratanti che ristabiliscano rapidamente la barriera idrolipidica. Contrariamente a quanto si crede, alla sera non serve ipernutrire la pelle. Ma è indispensabile farlo al mattino, per prepararla ad affrontare le aggressioni esterne senza subire conseguenze, conclude il dermatologo.

Di Laura D’Orsi

redazione

Recent Posts

Rigenerazione cutanea su misura: per ogni pelle la sua soluzione

Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…

2 anni ago

Filler riassorbibili o permanenti: differenze e possibili rischi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…

3 anni ago

Tatuaggi e nei: quali rischi?

Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…

3 anni ago

Come rinforzare le unghie: rimedi per mantenerle sane e belle

Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…

3 anni ago

Viso stanco al rientro dalle vacanze: rimedi e trattamenti

Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…

3 anni ago

Digital aging: come contrastare l’invecchiamento digitale

Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…

3 anni ago